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Milan-Crotone, Pioli: "Siamo a metà salita, non possiamo accontentarci ora". Video

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Vigilia della partita contro il Crotone per il Milan. L'allenatore ha le idee chiare: "Siamo a metà della salita, le pendenze più difficili devono arrivare. Nel girone di ritorno tutte le squadre sono più motivate. che gli scontri diretti, saranno determinanti le ultime 5-6 partite. La pressione dell'Inter per noi è un privilegio". Formazione: dubbi Calhanoglu e Bennacer

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"Siamo a metà della salita, le pendenze più difficili devono arrivare. Nel girone di ritorno tutte le squadre sono più motivate, anche per questo dobbiamo alzare il nostro livello, tecnico, tattico e organizzativo". Stefano Pioli non ha dubbi nella conferenza di presentazione di Milan-Crotone, partita in programma allo stadio Giuseppe Meazza di Milano domenica 7 febbraio per la 21^ giornata di campionato (diretta su su Sky Sport Serie A e Sky Sport 251). "Dobbiamo provare a mettere in campo più intensità e qualità dei nostri avversari per vincere. Le difficoltà aumenteranno d'ora in poi, non possiamo accontentarci ora". 

"Pressione Inter? Conta essere primi domani sera"

L'allenatore rossonero si è anche concentrato sulla classifica, con l'Inter che ha temporaneamente sorpassato il Milan con la vittoria di Firenze. "Pressione dall'Inter davanti a noi in classifica? Continuo a pensare, e devono farlo anche i giocatori, che questo sia un privilegio. Già altre volte è capitato che l'Inter giocasse prima di noi ma siamo concentrati solo sul giocare bene la partita di domani, con intensità e qualità. Quando abbiniamo questi due fattori aumentiamo le possibilità di vittoria".  Cercando lo stimolo in "noi stessi - assicura l'allenatore - domani giochiamo una partita in casa, abbiamo cominciato bene vincendo a Bologna poi dobbiamo proseguire la nostra corsa. La classifica è parziale,  non ci interessa. Dobbiamo mettere in campo la miglior prestazione possibile. Sino a ieri eravamo primi in classifica e sarebbe importante esserlo anche domani sera. Avere una settimana per preparare la partita è stato strano, non ci succedeva da tantissimo tempo. Quando giochi ogni tre giorni è complicato, giochi, recuperi e giochi di nuovo".

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"Ibra determinante, dubbi Calhanoglu e Bennacer"

Pioli si è concentrato anche sui singoli, a partire da Ibra. "L'ho visto molto determinato a Bologna, nella manovra e mi è piaciuto tutto quello che ha fatto. Abbiamo creato 10 occasioni da gol, che in Serie A è difficilissimo e significa che tutta la squadra è stata incisiva". Dubbi per quanto riguarda Calhanoglu e Bennacer: "Calha ha avuto qualche sintomo per il Covid, qualcosa questa situazione te la porta via sul piano della condizione e valuterò se schierarlo dall'inizio o a partita cominciata. Bennacer oggi non si è allenato perché ha avuto un inizio di bronchite, quindi è tutto da valutare. Il suo ritorno una pressione per Tonali? Le pressioni ci sono per tutti, a questi livelli come dice Zlatan 'o mangi o vieni mangiato'. E se non mangi, sono pronti a mangiare gli altri. A noi il coraggio non è mai mancato. Non è mancato a me nelle scelte, ho giocatori di qualità disposti a sacrificarsi per il bene della squadra. C'è una regola semplice nel calcio: la domenica è il risultato di come ti alleni in settimana e in settimana ti alleni come vuoi giocare la domenica".

"Determinanti le ultime 5-6 gare di campionato"

L'allenatore del Milan mostra grande rispetto per il Crotone: "Si tratta di una squadra che gioca bene. Non so che tipo di attaccanti troveremo, hanno aumentato le loro soluzioni con il mercato e dovremo essere compatti e bravi nelle pressioni e nelle giocate facendo la miglior partita possibile dal punto di vista tecnico". Non nasconde Pioli che "il fatto di aver perso le ultime due partite giocate a San Siro deve essere uno stimolo per migliorare i risultati in casa. Qualche rimpianto per i pareggi con Verona e Parma lo abbiamo". Occhi sugli obiettivi stagionali: "Tutte le prime sette in classifica secondo me potranno vincere lo scudetto e arrivare in Champions League. Vanno tutte sfidate fino alla fine. Non vorremmo far parte delle tre deluse alla fine del cammino. Più che gli scontri diretti, saranno determinanti le ultime 5-6 partite". C'è spazio anche per un riferimento per la visita di Fabio Capello a Milanello: "Essere seguiti con questa attenzione da ex allenatori del Milan e grandissimi nomi del mondo del calcio ci dà il senso di quello che stiamo facendo".

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