
Milan-Inter, nel 2011 l'ultimo derby scudetto: cosa fanno i giocatori oggi
Domenica va in scena il derby scudetto tra Milan e Inter, nerazzurri capolisti dopo il sorpasso della scorsa giornata. Sono passati 10 anni (stagione 2010/11) dall'ultimo derby coi club ai primi due posti: allora il Milan si presentò all'appuntamento con due punti di vantaggio sull'Inter e vinse 3-0, proiettandosi definitivamente verso il tricolore. Che fine hanno fatto i protagonisti di quel derby?

ZLATAN IBRAHIMOVIC. Partiamo dal grande assente di quel 3 aprile 2011, out per squalifica dopo le tre giornate (poi ridotte a due) inflitte dal giudice sportivo a seguito dalla manata a Marco Rossi in un Milan-Bari. Trascinatore assoluto in quella stagione, la sua assenza non pesò sui rossoneri che vinsero 3-0 il derby con doppietta di Pato e il rigore di Cassano. Dal gennaio 2020 è tornato al Milan e lo ha fatto in maniera decisiva, riportando il club in alto in classifica

MASSIMILIANO ALLEGRI. Ad allenare quel Milan c'era il mister toscano, alla stagione di debutto sulla panchina rossonera. Al primo colpo fece centro, vincendo lo Scudetto a sette anni di distanza dall'ultima volta, e fece suo anche il derby. L'avventura con il Diavolo si concluse poi nel gennaio 2014, sei mesi prima di cominciare il suo quinquennio vincente alla guida della Juventus. Dal 2019 è senza squadra

CHRISTIAN ABBIATI. Tra i pali c'era lui, protagonista di 15 stagioni in rossonero spalmate su due distinti periodi. Quell'anno totalizzò 19 clean sheet in 35 presenze, poi continuò a giocare con il Milan fino al ritiro del 2016. Dopo un anno di pausa, è tornato nel club – legato alla nuova proprietà cinese – per assumere il ruolo di team manager per una sola annata. Nel frattempo la passione per le moto lo ha spinto ad aprire una concessionaria di Harley Davidson, la Gate32, di cui è socio e Ad

IGNAZIO ABATE. Sul lato destro della difesa spazio quella sera al classe '86, rientrato al Milan (dove era cresciuto nelle giovanili) l'anno prima dopo varie esperienze in giro per l'Italia. In rossonero ci è poi rimasto fino al 2019, anno in cui è terminato il suo contratto. Da allora ha aspettato qualche mese in attesa di un'offerta da altri club, ma lo scorso novembre ha deciso definitivamente di ritirarsi. Nel suo futuro vorrebbe intraprendere una carriera dirigenziale

THIAGO SILVA. Tra i protagonisti di quel derby c'è anche chi, oltre a Ibra, ancora oggi è un giocatore in attività. Il brasiliano, leader della difesa, era alla sua seconda stagione in rossonero, dove sarebbe rimasto fino al 2012. Da lì il passaggio al Psg, con la quale ha giocato fino alla scorsa estate, quando si è trasferito al Chelsea a costo zero

ALESSANDRO NESTA. Al fianco di Thiago Silva c'era un altro centrale di livello mondiale, campione del mondo con la Nazionale nel 2006. In campo 26 volte in quel campionato, rimase al Milan fino alla stagione successiva, prima di andare a chiudere la carriera lontano dall'Europa tra Montreal Impact e Chennaiyin. Appesi gli scarpini al chiodo, è diventato allenatore, partendo da Miami. Poi ha guidato il Perugia e dal 2019 siede sulla panchina del Frosinone

GIANLUCA ZAMBROTTA. Altro difensore italiano di spessore in campo quella sera. Riportato in Italia dai rossoneri nel 2008, giocò con la maglia del Milan fino al 2012, anno del suo ritiro. Da lì diventò vice-allenatore al Chiasso e successivamente per un paio di mesi giocatore e primo allenatore. Dopo un anno al Delhi Dynamos ha seguito Fabio Cannavaro nella sua avventura allo Jiangsu Suning, esperienza terminata nel 2018. Attualmente è Consigliere Federale per l’AIC e Ambasciatore UEFA per Euro 2020

GENNARO GATTUSO. A centrocampo uno dei tre titolari era il calabrese, costretto a uscire nel derby dopo 51 minuti a causa di un infortunio. Così come Zambrotta, chiuse la sua epoca rossonera al termine del 2011/12, trasferendosi in Svizzera per l'ultima tappa della carriera col Sion. Con lo stesso club iniziò a fare l'allenatore, poi quattro cambi di panchina (compreso lo stesso Milan) fino all'attuale ruolo di mister del Napoli

MARK VAN BOMMEL. Altro centrocampista protagonista in quel derby, poi passato dal campo alla panchina. Anche per lui il momento dell'addio si concretizzò l'anno dopo, prima del ritorno 'a casa' col Psv con cui chiuse la carriera. Diventato allenatore ha ricoperto il ruolo di vice con le Nazionali di Arabia Saudita e Australia, assumendo le redini di mister in prima persona del club di Eindhoven: rapporto che si è chiuso nel dicembre 2019. Oggi è senza squadra

CLARENCE SEEDORF. Fu l'olandese quella sera a completare il centrocampo di Allegri. Anche lui si separò dal Milan nel giugno 2012, andando a chiudere la carriera col Botafogo. Ai rossoneri tornò poi nel gennaio 2014 nelle vesti di allenatore: sei mesi, prima delle successive esperienze con Shenzhen, il Deportivo La Coruna e il Camerun. Attualmente è senza squadra

KEVIN-PRINCE BOATENG. Il ghanese è uno dei giocatori ancora oggi in attività, legato in qualche modo a quel Milan. Lasciò i rossoneri nel 2013 dopo 100 presenze e 17 gol, ceduto allo Schalke 04, poi fece un breve ritorno seguito da una serie di trasferimenti in giro per l'Europa. Nella scorsa finestra estiva Berlusconi e Galliano lo hanno portato al Monza

ALEXANDRE PATO. Man of the match di quel derby, grazie alla sua doppietta, il brasiliano disputò l'incontro nel periodo forse migliore della sua carriera. Nel gennaio 2013 l'addio e un lungo peregrinare per il mondo alla ricerca del talento perduto. Dopo qualche mese da svincolato, ha firmato da pochi giorni con l'Orlando City

ROBINHO. Al fianco del Papero c'era un altro brasiliano, acquistato dal Milan l'estate prima dal City. Nel 2014 fu venduto dai rossoneri al Santos, club che ha ritrovato lo scorso ottobre dopo un periodo tra Cina e Turchia: la società verdeoro ha tuttavia risolto il contratto con l'attaccante dopo pochi giorni e attualmente è svincolato

MATHIEU FLAMINI. Il centrocampista subentrò a gara in corso in quel derby, subentrando al 51' al posto di Gattuso. Dopo un'altra stagione in rossonero, fece ritorno all'Arsenal e poi giocò con Crystal Palace e Getafe. Una volta ritiratosi si è dedicato completamente alla sua attività imprenditoriale rivolta al green: è, infatti, il co-fondatore della GFBiochemicals, una società che produce acido levulinico

ANTONIO CASSANO. Fantantonio giocò 10 minuti di quel derby, sufficienti per chiudere il match su rigore e farsi espellere per doppio giallo. Dopo un altro anno in rossonero, passò sull'altra sponda di Milano, quella nerazzurra, prima del trasferimento al Parma, alla Samp (per un ritorno di un anno e mezzo) e al Verona, dove non fece in tempo neanche a scendere in campo. Ritiratosi nel 2018, oggi punta a un futuro da direttore sportivo

URBY EMANUELSON. Il terzino olandese fu mandato in campo da Allegri all'84' in quel derby, subentrando a Pato. Dopo altri due anni con il Milan (con in mezzo sei mesi di prestito al Fulham) proseguì la sua carriera in Italia, vestendo le maglie di Roma, Atalanta e Verona, ma dal 2017 è tornato in patria, all’Utrecht

LEONARDO. Sulla panchina dell'Inter sedeva allora il brasiliano, chiamato nel dicembre 2010 al posto dell'esonerato Benitez, dopo un'esperienza da calciatore, dirigente e allenatore sulla sponda rossonera. Lasciò i nerazzurri al termine della stagione per fare il direttore sportivo al Psg. Successivamente tornò a fare il mister (all'Antalyaspor), diventando poi direttore tecnico al Milan e ritrovando i parigini nel 2019 come ds, ruolo che ricopre tuttora

MAICON. Come terzino destro in quel derby fu impiegato il brasiliano, alla penultima stagione all'Inter prima del passaggio al Manchester City. Rientrato in Italia, con la maglia della Roma, proseguì la sua carriera successivamente in patria ma da gennaio ha riabbracciato il Belpaese: oggi, infatti, gioca in Serie D, col Sona

ANDREA RANOCCHIA. Se l'unico trait d'union del Milan è Ibrahimovic, quello nerazzurro corrisponde al difensore centrale, acquistato proprio nel gennaio 2011. Un'avventura caratterizzata da alti e bassi ma, dopo i prestiti alla Samp e all'Hull City, è tornato fisso nella rosa dell'Inter e oggi è una preziosa riserva di Antonio Conte

CRISTIAN CHIVU. Al fianco di Ranocchia c'era un altro difensore oggi ancora all'Inter, seppur in vesti diverse, espulso dal derby per rosso diretto al 55'. Restò a giocare con i nerazzurri fino al 2013, quando i continui infortuni lo convinsero a ritirarsi. Dopo aver svolto anche il ruolo di opinionista sportivo a Sky, è diventato allenatore cominciando dall'Under 17 del club di Suning. Dallo scorso settembre guida l'U18 dell'Inter

JAVIER ZANETTI. Occasionalmente impiegato a sinistra per via di numerose defezioni, capitano dell'Inter in quel derby era ovviamente l'argentino. Con la maglia nerazzurra, dopo quasi venti anni, avrebbe poi chiuso la carriera nel 2014, restando comunque nel club nelle vesti di vicepresidente, ruolo che ricopre ancora oggi

ESTEBAN CAMBIASSO. Nei due di centrocampo spazio all'argentino (poi sostituito al 71') che, in nerazzurro, rimase fino al 2014, anno del suo trasferimento al Leicester. Successivamente finì all'Olympiacos, dove appese gli scarpini al chiodo. Conseguita la licenza da allenatore, fece parte dello staff tecnico della Colombia ai Mondiali 2018, mentre attualmente è uno dei talent di Sky Sport

THIAGO MOTTA. Al fianco del Cuchu c'era l'italo-brasiliano, uno dei protagonisti del Triplete conquistato l'anno prima. Nel gennaio 2012 fu ceduto al Psg, club con cui ha chiuso la carriera dopo sei stagioni e mezzo altrettanto ricche di trofei. Una volta ritiratosi è diventato allenatore, guidando prima la Primavera del club transalpino e poi il Genoa per un totale di 10 giornate. Da oltre un anno ormai, è alla ricerca di una nuova squadra in linea con le sue idee

GORAN PANDEV. Da Milano a Genoa, un filo che unisce anche il macedone. Il suo derby finì dopo 55 minuti, la sua avventura in nerazzurro al termine di quella stagione. Dopo aver giocato per Napoli e Galatasaray, fu acquistato dal club rossoblù nel 2015 e ancora oggi ne è uno dei trascinatori

WESLEY SNEIJDER. Trequartista centrale nell'11 di Leonardo, chiuse la sua seconda stagione in nerazzurro con 7 gol e 10 assist in tutte le competizioni. Il Galatasaray lo acquistò dall'Inter nel gennaio 2013, poi le ultime tappe della carriera tra Nizza e Al-Gharafa. Dopo l'addio al calcio nel 2019 per entrare nella dirigenza dell'Utrecht e un breve ripensamento, attualmente valuta e studia per un futuro da allenatore o dirigente

SAMUEL ETO'O. Altro leader assoluto di quell'Inter, lasciò i nerazzurri al termine di quella stagione per accasarsi all'Anzhi. Da lì una serie di trasferimenti tra Europa e Qatar, dove si è ritirato nel 2019. Appesi gli scarpini al chiodo, ha deciso di dedicarsi allo studio iscrivendosi a un corso specialistico di Harvard ed è collaboratore - insieme a un'altra icona del calcio africano come Didier Drogba - della Confederazione Calcistica Africana e ambasciatore del Mondiale 2022 in Qatar

GIAMPAOLO PAZZINI. Terminale offensivo nerazzurro in quel derby (sostituito dopo 62 minuti), fu preso dall'Inter a gennaio ed ebbe subito un impatto devastante con la nuova maglia. Dopo un altro anno in nerazzurro passò sull'altra sponda di Milano, quella rossonera, proseguendo poi la carriera tra Verona e Levante. La scorsa stagione, con la maglia dell'Hellas, è stata l'ultima della sua carriera. Oggi fa il commentatore tecnico ed è iscritto al corso "Allenatore Uefa A"

IVAN CORDOBA. Il difensore colombiano fu mandato in campo in quel derby al 55', al posto di Pazzini. Per lui era la penultima stagione in nerazzurro e della carriera in generale, ma rimase poi nel club come team manager fino al 2014. Da pochi giorni è cominciata per lui una nuova avventura, come socio e Consigliere Delegato per l’area sportiva del Venezia

DIEGO MILITO. È passato dietro la scrivania anche il Principe, protagonista dal 62' in quel derby. Lasciò i nerazzurri nel 2014 per le ultime due stagioni da giocatore con la maglia del suo Racing, club con la quale ha iniziato la carriera da dirigente. È stato, infatti, il direttore sportivo degli argentini dal 2019 allo scorso dicembre, quando ha deciso di interrompere il rapporto per divergenze con la proprietà

DEJAN STANKOVIC. Chiudiamo con l'ultimo cambio di Leonardo in quel derby, entrato in campo al 71'. Con l'Inter chiuse poi la carriera nel 2013, diventando l'anno successivo vice allenatore di Stramaccioni all'Udinese, per poi ritornare in nerazzurro come come club manager, ruolo lasciato nel giugno 2016. Dal dicembre 2019 allena la Stella Rossa, avversaria del Milan in Europa League, con cui ha già vinto un campionato