Lukaku, gol e urlo in Inter-Milan: "I'm the f... best. Io, io". Messaggio a Ibra? VIDEO

Serie A

Il belga grande protagonista del derby vinto 3-0 dai nerazzurri: asisst a Lautaro, solite giocate di fisico e potenza e un gol da dominatore assoluto. Dopo il quale si è lasciato andare a un'esultanza molto particolare, urlata nel vuoto di San Siro. Un messaggio forse per il rivale svedese, nettamente battuto nella partita

MILAN-INTER 0-3, GOL E HIGHLIGHTS

Il derby nel derby, quello che doveva eleggere a dominatore di Milano uno dei due simboli di Inter e Milan, l’ha stravinto tecnicamente e fisicamente. Un bacino dolce dolce per accomodare sulla testa di Lautaro il gol dell’1-0 dopo appena 5 minuti. Poi, dopo 66 minuti passati a sportellare con gli avversari e giostrare per i compagni, una dirompente cavalcata, nella quale pareva trascinarsi appresso l’intero popolo nerazzurro proteso verso il sogno scudetto, culminata con una rasoiata sul primo palo a impallinare Donnarumma. Due gesti estremi e opposti, che condensano la perfezione del derby giocato dall’Inter, portano i nerazzurri a più 4 sui cugini milanesi e, ovviamente, sanciscono la definitiva consacrazione di big Rom a ruolo di dominatore meneghino.

Lukaku e Ibra, sfida nella sfida del derby

Quinto derby di fila in gol - nessuno interista ci era mai riuscito, l’ultimo a farlo in 4 di fila in A fu Benito "veleno” Lorenzi nel ’50 - e uno strapotere tecnico e fisico mostrato in campo e urlato al mondo. Letteralmente. Dopo la rete del 3-0, infatti, è proprio con un urlo, lanciato come a voler sancire definitivamente la propria superiorità nei confronti del rivale svedese, che Lukaku scarica tutta la sua voglia di festeggiare. “I'm the f… best. Io, Io, te l’ho detto c…”, è esploso il belga, puntandosi più volte il petto e indicando poi Pinamonti che arrivava di corsa dalla panchina. Come una proclamazione, una sorta di auto consacrazione liberatoria, un punto esclamativo posto a chiudere la sfida a distanza con Ibra cominciata con re, proseguita con un dio e deflagrata in una partita di coppa tra un vodoo di troppo, un rosso evitabile e un rigore imparabile. Questa volta, però, tra i due, oltre a non esserci mai stato alcun contatto, non c’è stata proprio storia. O meglio, c’è stata ma l’ha scritta solo lui. Il rinnovato dominatore di Milano. “Io, io. Sono io il migliore”. Firmato, e urlato, Romelu.  

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