Quarto risultato utile e settimo successo casalingo di fila per i bianconeri, che vincono 3-1 nella 26^ giornata. Meglio la Lazio in avvio che passa con Correa, bravo a sfruttare l'errore di Kulusevski. Morata vicino al pareggio che trova Rabiot con la complicità di Reina. Chiesa sfiora il gol, traversa di Milinkovic. Morata si scatena e segna due volte (sinistro e rigore trasformato) in tre minuti. Pirlo va a -7 dalla vetta e attende il Porto in Champions, Inzaghi cade ancora in trasferta
JUVENTUS-LAZIO 3-1 (highlights - pagelle)
14' Correa (L), 39' Rabiot (J), 57' e 60' rig. Morata (J)
JUVENTUS (4-4-2): Szczesny; Cuadrado (69' Arthur), Danilo, Demiral, Alex Sandro; Chiesa (82' Bonucci), Rabiot, Ramsey (69' McKennie), Bernardeschi; Kulusevski (92' Di Pardo), Morata (69' Cristiano Ronaldo). All. Pirlo
LAZIO (3-5-2): Reina; Marusic (82' Pereira), Hoedt, Acerbi; Lulic (55' Patric), Milinkovic-Savic, Leiva (55' Escalante), Luis Alberto (82' Caicedo), Fares; Correa, Immobile (82' Muriqi). All. S. Inzaghi
Ammonito: Acerbi (L)
Lo sprint è quello giusto per avvicinarsi alla Champions. La Juventus non perde un colpo in casa: settima vittoria interna di fila, con 20 gol fatti e solo 3 concessi, dopo il 3-1 alla Lazio. Qui ripartirà la corsa ai quarti contro il Porto: c’è un 2-1 da ribaltare all’Allianz Stadium, ma la reazione esibita con i biancocelesti concede ottimismo a Pirlo. Senza CR7 destinato in panchina per riposare e nonostante il vantaggio di Correa, i bianconeri la ribaltano con un super Morata (assist e due gol) e si portano a -7 dalla vetta (con una gara in meno). Terzko ko di fila in trasferta per Inzaghi che rimanda l’assalto all’Europa.
La cronaca della gara
Uno sguardo alla Lazio, ma anche al Porto: ecco spiegato il riposo concesso a CR7, che parte dalla panchina e lascia spazio al tandem Kulusevski-Morata. Chance a centrocampo per Ramsey (non McKennie e Fagioli) accanto a Rabiot, si rivede Cuadrado in difesa. Problemi per Pirlo ma anche per Inzaghi, che ricorre a Marusic nel trio arretrato e a due mancini (Lulic e Fares) sulle fasce a tutto campo. Avvio che premia i biancocelesti: Fares e Milinkovic non trovano la porta a differenza di Correa, "servito" dal retropassaggio errato di Kulusevski e bravo a disorientare Demiral prima della conclusione vincente. Maggiore intensità per la Lazio che insiste con Milinkovic e Luis Alberto (attento Szczesny), dall’altra parte Chiesa protesta per un tocco con la mano di Hoedt in area (Massa lascia correre). Morata sfiora di testa il pareggio che trova Rabiot, gran botta sul primo palo che sorprende Reina. L’unico tiro nello specchio dei bianconeri vale l’1-1 prima dell’intervallo.
Ripresa che inizia a ritmi altissimi: Chiesa impegna Reina, poi Milinkovic-Savic si arrende di testa alla traversa con Szczesny battuto. A spezzare l’equilibrio è Alvaro Morata, due volte a segno in tre minuti: suo il sinistro vincente sull’assist dell’ottimo Chiesa, suo il rigore trasformato dopo il contatto tra Ramsey e Milinkovic-Savic. Partita in discesa e Pirlo che ruota qualche giocatore (dentro Ronaldo, Arthur e McKennie) e incassa gli ultimi tentativi di Immobile, Correa e Fares senza brividi. Una reazione da big da trovare anche martedì, sullo stesso campo, contro il Porto.