Caso Diawara in Verona-Roma, ricorso respinto dal Collegio di garanzia del Coni

Serie A

Confermata la sconfitta a tavolino nella sfida contro la squadra di Juric valida per la prima giornata di campionato (in campo era finita 0-0). I giallorossi avevano inserito il centrocampista nella lista under 22 nonostante avesse già compiuto 23 anni

CASO DIAWARA, COME SONO ANDATE LE COSE A VERONA

Nessun punto restituito. La Roma resta con l’amaro in bocca, una sconfitta non ottenuta sul campo e le sue attuali 50 lunghezze in classifica, che al momento le valgono il sesto posto a pari merito col Napoli. Il collegio di garanzia presso il Coni ha infatti respinto il ricorso presentato dalla società giallorossa sul caso Diawara, inserito erroneamente nella lista under 22 nella partita contro il Verona valida per la prima giornata di campionato. Confermata dunque la decisione presa a suo tempo dal Giudice Sportivo e poi dalla Corte Sportiva d'Appello della Figc che aveva sanzionato la Roma con la sconfitta a tavolino (sul campo la partita era finita 0-0) e conseguentemente assegnato la vittoria al Verona. 

Le tappe della vicenda Diawara

La Roma era stata penalizzata lo scorso 22 settembre dal giudice sportivo con la sconfitta 3-0 a tavolino e con un punto in meno in classifica in quanto nella gara valida per la prima giornata di questo campionato, disputata il 19 settembre 2020 e terminata 0-0, aveva schierato il centrocampista guineano (rimasto in campo per 89 minuti), inserito erroneamente nella lista degli under 22 sebbene avesse già compiuto 23 anni. La Roma aveva presentato un primo ricorso puntando sulla buona fede dell'errore: la società giallorossa aveva infatti sottolineato come, avendo ancora altri quattro posti disponibili nella lista degli over, non avesse ottenuto alcun vantaggio dal mancato inserimento di Diawara nella stessa lista. Il ricorso è stato rigettato lo scorso 10 novembre dalla Corte sportiva di appello della Federcalcio, da lì la decisione di appellarsi nuovamente e quest'oggi, lunedì 15 marzo, il mancato accoglimento anche da parte del Collegio di garanzia del Coni.