Miglior allenatore e miglior squadra: doppietta dell'Atalanta al Gran Galà del Calcio, che riceve i due premi relativi alla passata stagione. Gasperini: "Superare i propri limiti vale come un trofeo". Il presidente Percassi: "Dobbiamo continuare a essere 'bergamaschi' e... speriamo di salvarci"
La miglior squadra, allenata dal miglior allenatore. La strabiliante passata stagione dell’Atalanta, con il terzo posto in campionato e la storica semifinale di Champions sfiorata, si concretizza in ben due premi assegnati nel corso della serata del Gran Galà del Calcio. La Dea è stata votata infatti come la miglior squadra dello scorso campionato, e Gian Piero Gasperini è l’allenatore dell’anno, dopo aver battuto la concorrenza di Roberto De Zerbi del Sassuolo e di Simone Inzaghi della Lazio.
Gasperini: "Coraggio l'arma in più"
“Per me è una grande soddisfazione che non posso che condividere con tutta Bergamo e tutto l’ambiente, in virtù anche di una stagione che è stata veramente particolare, in cui siamo stati capaci comunque di arrivare nuovamente al terzo posto in Italia e a un passo dalle semifinali di Champions”, commenta Gasperini. “Stagione un po’ ‘spezzata’, metà col pubblico, metà senza pubblico, veramente difficile: il mio grazie va a tutte le componenti, i giocatori in particolare, per quello che siamo riusciti a ottenere. Credo che il coraggio di affrontare tutti gli impegni e di essere competitiva in tutte le situazioni, nonostante le difficoltà che si sono create in particolare a Bergamo, sia stato forse l’elemento più importante di questa squadra".
"Superarci sempre è il nostro trofeo"
"Si parla tanto di trofei e sembra che se non si alza un trofeo non si vince niente, ma io credo che vincere contro se stessi e superare i propri obiettivi sia una grandissima vittoria per un ambiente come Bergamo, anche se non c’è la vittoria in assoluto", continua Gasperini. "Credo che la cosa importante sia superare se stessi: allora sì che sei vincente di qualche cosa”.
"È stata una fortuna, dopo il Genoa, trovare un ambiente come Bergamo: non era facile per me ripartire dopo tanti anni così forti e così intensi. Bergamo è una città tutto sommato piccola però tutti tifano Atalanta, quindi c’è un attaccamento verso la propria squadra anche nei momenti difficili hai un sostegno da parte della tifoseria costante".
Percassi: "Restare umili e 'bergamaschi'"
A ricevere il premio a nome del club è invece il presidente Antonio Percassi: “Siamo orgogliosi e onorati di questo riconoscimento”, dice. “Un premio che va distribuito a tutti quelli che lavorano per l’Atalanta. È grazie a loro che siamo riusciti ad avere per il secondo anno consecutivo questo riconoscimento. Noi dobbiamo essere umili, con i piedi per terra, concentrati perché siamo una provinciale che sta crescendo anche in modo superiore alle aspettative ma dobbiamo pensare sempre di essere ‘bergamaschi’: lavorare e comportarsi bene. Siamo cresciuti molto, la scelta del mister è stata determinante e poi è cresciuto tutto il mondo Atalanta, dal settore giovanile alla prima squadra: è stato fatto un ottimo lavoro che ci sta premiando e... speriamo di salvarci", conclude con un sorriso.