Insulti razzisti, al figlio di Simy la cittadinanza simbolica

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Le istituzioni hanno voluto far sentire il proprio sostegno all’attaccante nigeriano, bersaglio di odiosi insulti dopo la sconfitta col Bologna della settimana scorsa. Il sindaco ha conferito la cittadinanza simbolica al figlio di Simy

La sconfitta contro il Bologna della settimana scorsa aveva scatenato una serie di insulti sui social, indirizzati a Nwankwo Simy e a suo figlio. L'attaccante del Crotone aveva denunciato l'accaduto su Instagram in una story e ha raccolto solidarietà e sostegno, che le istituzioni hanno voluto ribadirgli con un gesto carico di significato. Vincenzo Voce, sindaco della città calabrese, insieme all'assessore allo Sport Luca Bossi hanno ricevuto Simy in municipio e hanno conferito la cittadinanza simbolica al figlio del giocatore, secondo quanto previsto dal regolamento "Io sono crotonese - io sono italiano", una serie di norme che tutelano la dignità e promuovono il rispetto e l'accoglienza.

Simy: "Voglio dare l'esempio"

Dopo la consegna della pergamena, Simy ha rilasciato alcune dichiarazioni: "Sono qui da cinque anni e mi sento crotonese, sento il calore della gente e li ringrazio. Ho voluto denunciare tutto ciò perché noi giocatori dobbiamo dare l'esempio, è importante lanciare un messaggio giusto ai ragazzi che ci guardano". A margine dell'evento, ha parlato anche il sindaco Vincenzo Voce: "Crotone ti vuole bene e ti abbraccia, ti è vicina perché con la tua denuncia hai dimostrato di essere un grande uomo, dando un esempio. Bisogna denunciare, perché solo così si può combattere l'intolleranza, la violenza e il razzismo. Abbraccia il tuo bambino, crescerà con grandi valori perché avrà al suo fianco un grande papà".

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