Espulsione Ibra, nuovi dettagli sul dialogo con l'arbitro Maresca
milanLo svedese è stato espulso al 60' di Parma-Milan. Secondo alcuni testimoni il rosso sarebbe frutto non di un equivoco ma di una somma di punzecchiature di Ibra all’arbitro. Ma perché non un giallo prima?
Emerge qualche particolare in più sul confronto Ibrahimovic-Maresca che ha portato all'espulsione dello svedese al 60' di Parma-Milan. Da un lato la versione dell'equivoco, filtrata in serata dallo stesso Ibra, secondo la quale l'arbitro avrebbe percepito la frase "sei un bastardo" al posto di "mi sembra strano". Dall'altra quella di altri testimoni secondo i quali Maresca avrebbe capito bene. La frase intera, come si riesce in parte a decifrare riascoltando i rumori di fondo di tutta la scena, sarebbe stata "vai a casa, vai a casa, se non ti interessa, se non ti frega che cosa fai qua?" prima appunto del finale "mi sembra strano eh!". Frase a quanto pare arrivata dopo una serie di punzecchiature di Ibra a Maresca iniziate già nel primo tempo, sempre dello stesso tenore.
Rosso per cumulo
Un rosso insomma per "cumulo" dopo un avviso di Maresca a Ibra, non preceduto però da un cartellino giallo che forse sarebbe stato opportuno, e come altri arbitri di solito fanno. Non Maresca, che ha scelto una strada più diretta, confermando la sua fama di arbitro che non tollera provocazioni anche se non plateali, e che potrebbero essere placate da una misura meno drastica.
Cosa rischia Ibra?
Ora si attende il verdetto del Giudice Sportivo: Ibra rischia due giornate di squalifica per espressioni irriguardose nei confronti dell'arbitro, salvo poi l'eventuale ricorso che comunque non potrebbe evitargli almeno un turno di stop, automatico in caso di espulsione.