Juventus, Chiellini: "Mai con un'altra maglia in Italia e in Europa"

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Il difensore bianconero ha parlato in esclusiva a Sky Sport: "Io e Buffon non siamo mai stati un problema, non lo siamo e non lo saremo mai. Indossare un'altra maglia? Mai". Poi fissa l'obiettivo: "Arrivare più in alto possibile, che magari sarà il secondo posto...". Sull'Atalanta, prossima avversaria: "Ha ragione Guardiola, è come andare dal dentista"

"Con un'altra maglia? È fantamercato". Una dichiarazione d'amore alla Juventus firmata da Giorgio Chiellini. Il difensore centrale, che ha un contratto in scadenza il prossimo 30 giugno, chiude a un futuro con un altro club che non sia quello bianconero: "Sicuramente non in Italia e in Europa - ammette il difensore in un'intervista a Sky Sport -. Non è un tema attuale, adesso sono concentrato su Muriel, Zapata e Malinovskyi. Ho già tanti pensieri, il resto verrà dopo ed è lontano dalla mia concentrazione attuale".

"Io e Buffon non saremo un problema"

Il futuro, però, è un tema che tiene banco perché è in scadenza non solo il contratto di Chiellini, ma anche quello di Gigi Buffon. Due bandiere del club che non saranno mai un problema per la Juventus come sottolineato da Chiellini: "Nel periodo che ero in Nazionale sembrava fosse un problema se io e Gigi avessimo rinnovato o meno - ammette - Non siamo mai stati un problema, non lo siamo e non lo saremo mai". 

"Obiettivo? Più in alto possibile"

Chiellini analizza allora la stagione in corso, concentrandosi sulla gara contro l'Atalanta e svelando l'obiettivo di squadra: "In questo momento non bisogna pensare a quello che è stato e a quello che poteva essere se avessimo vinto più gare con le ‘piccole’: sono solo discorsi con i ‘se’ e con i ‘ma’ che ci tolgono attenzione da quello che dev’essere il vero obiettivo, cioè arrivare il più in alto possibile, che magari sarà il secondo posto perché siamo tanto lontani dall’Inter".
 

A livello personale, invece, il difensore bianconero è soddisfatto dei suoi ultimi mesi, dopo l'infortunio: "Io sono stato per un anno e mezzo in 'vacanza forzata' e ancora i primi mesi di quest’anno sono frutto dell’infortunio e della difficoltà di trovare un equilibrio. Ma da gennaio in poi sono contento di quello che ho fatto e del contributo che ho dato. A 36 anni compiuti non era così scontato." Aumento dei gol subiti dalla nostra difesa? In parte è dovuto al Covid, in parte al Var, perché ci sono molti più rigori che qualche anno fa. Il calcio è cambiato molto: non si può dire se sia migliore o peggiore, è semplicemente diverso".

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"Atalanta? Ha ragione Guardiola"

"La vittoria con il Napoli è stata importante perché loro sono forti e in un buon momento, contro il Genoa abbiamo dato continuità rischiando solo all’inizio del secondo tempo ma creando tanto e adesso dobbiamo pensare solo all’Atalanta", continua Chiellini. "È una squadra fisica, tecnica, che ha qualità, ti pressa per 90 minuti: come ha detto Guardiola, “è come andare dal dentista”, perché non è mai piacevole da affrontare. Ma siamo consapevoli della nostra forza e delle armi che possiamo usare per metterli in difficoltà. Quest’anno non siamo mai riusciti ad avere grande continuità e sarebbe un bel segnale trovarla ora in questi ultimi due mesi".

Il "problema" Ronaldo

Chiellini, poi, sorride ancora ripensando all’assist sbagliato per Ronaldo contro il Genoa: un'azione che l'ha visto involarsi verso l'area avversaria per poi tentare una giocata con un'improbabile scavetto a servire in profondità il portoghese. Nella gara in cui CR7, non trovando il gol, si è spazientito in più di un'occasione, sbuffando e allargando le braccia. "Cosa gli ho detto dopo quel passaggio sbagliato? Ridevo perché gli ho detto 'io ci ho provato, ma più di tanto non posso fare…', e si è messo a ridere anche lui. Se il problema è Cristiano Ronaldo, ce ne fossero di questi problemi...".

Lo spettacolo di Psg-Bayern

Infine, un giudizio sulla fase finale della Champions. "Psg-Bayern è stata uno spot per tutto il calcio, tutti gli appassionati non possono non aver apprezzato. Si affrontavano la squadra più forte e la squadra con i giocatori più forti. Uno spettacolo vederla, un ritmo e una tecnica impressionanti. Il Real? La solita conferma, quando arriva ai grandi appuntamenti ha i giocatori che fanno la differenza: all’andata contro il Liverpool, il centrocampo del Real è stato qualcosa di fantastico”.

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