Superlega, Paratici: "Restiamo convinti della bontà del progetto. Serviva tempo"

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Il ds della Juventus definisce "uniche" le ultime 72 ore e offre il suo punto di vista sul capitolo Superlega. "Come tutti i cambiamenti c'era bisogno di tempo per metabolizzare l'evento, credo sia un'occasione unica per cercare di dare una mano a tutta la piramide del calcio. Nessuno ha mai messo in dubbio valori e meritocrazia, nemmeno noi"

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Tiene banco la questione Superlega nelle parole di Fabio Paratici, ds della Juventus, prima della sfida tra i bianconeri e il Parma allo Stadium. "Queste 72 ore sono state uniche" spiega Paratici a Dazn. "Come tutti i cambiamenti c'era bisogno di tempo per metabolizzare l'evento" aggiunge, difendendo la bontà del progetto. "Credo sia un'occasione unica per cercare di dare una mano a tutta la piramide del calcio, a tutta la struttura. Era un aiuto utile per tutti i club". Ricordando un precedente storico: "Il passaggio dalla Champions aperta solo alle vincenti dei campionati a quella aperta alle seconde, terze e quarte classificate è stato scioccante, così come quando la Juventus ha cambiato logo. Serve del tempo per metabolizzare".

"In queste 72 ore hanno parlato davvero tutti"

Nelle sue dichiarazioni, Paratici si è concentrato anche sui commenti arrivati negli ultimi giorni sul tema Superlega: "In queste 72 ore hanno parlato tutti, anche chi non era preparato. Io non parlo di medicina se non ne ho le competenze, per parlare di un argomento occorre essere preparati. Adesso ci sono più possibilità di parlare, i social, vent'anni fa questo fatto avrebbe avuto molto meno risalto". Riconoscendo che "questo un argomento popolare e l'opinione è importante, come quella dei tifosi. Ma nemmeno noi abbiamo mai messo in dubbio valori e meritocrazia, non l'ha fatto nessuno".

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