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Lautaro Martinez, dalle voci di addio all'Inter allo scudetto da record: l'anno del Toro
È stata la stagione della consacrazione per Lautaro Martinez, "gemello del gol" di Romelu Lukaku: 15 reti (e 8 assist) in Serie A, già un record per il 23enne attaccante argentino che la scorsa estate sembrava a un passo dal Barcellona e oggi festeggia da protagonista lo scudetto dell'Inter e del suo mentore Conte. Un anno magico per il "Toro", diventato anche papà della piccola Nina
a cura di Alfredo Corallo

"MARTINEZ RESTA ALL'INTER". Il 14 settembre, a due settimane dall'esordio in campionato con la Fiorentina, la lunga telenovela di mercato Lautaro-Barcellona cominciata ad aprile si chiude definitivamente, sigillata da Beto Yaqué, uno dei procuratori dell'attaccante argentino. E l'Anno del Toro può avere inizio...
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GOL... E PANCIONE. Smaltita la delusione della sconfitta - e della sua opaca prestazione - in finale di Europa League contro il Siviglia, Lautaro è subito decisivo al debutto stagionale a San Siro: è suo il primo gol nel pirotecnico 4-3 ai viola, con uno splendido destro a giro da fuori area, che dedica alla figlia in arrivo mimando il "pancione"; ed ancora lui a provocare la rete di Ceccherini che ribalta l'1-0 iniziale di Kouame.

TRE SU TRE. Ancora in gol nel 5-2 in casa del Benevento (partito dalla panchina, al fianco di Lukaku c'è Sanchez), torna titolare all'Olimpico con la Lazio e piazza la zampata dell'1-0, poi riequilibrato dal definitivo 1-1 di Sergej Milinkovic-Savic. Un avvio con i fiocchi per il 23enne bomber di Bahía Blanca, già a tre reti come il suo "gemello" della LU-LA.

LA PULCE E IL TORO. Dopo il match con la Lazio vola a Buenos Aires, impegnato con l'Argentina per le qualificazioni ai Mondiali di Qatae 2022. E la favola continua: titolare nell'1-0 all'Ecuador e a segno nella vittoria per 2-1 in Bolivia, nuovamente schierato dal primo minuto al fianco di Leo Messi, che l'avrebbe voluto con sé tutto l'anno...

MARCIA INDIETRO. Poi s'inceppa: a secco contro Milan, Genoa e Parma, e non va meglio in Champions: protagonista in negativo di un clamoroso errore sotto porta nella trasferta di Donetsk, relativamente compensato dal gol (+ assist) al Real che non evita però il ko ai ragazzi di Antonio Conte, costretti a inseguire in campionato (-4 dai cugini) e con un solo punto in tre gare nell'infernale girone di coppa.
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MATADOR. Ritrova il gol nell'1-1 sul campo dell'Atalanta con una spizzata sul cross di Ashley Young, e si ripete - grazie all'assist al bacio di Lukaku - nella clamorosa rimonta da 0-2 a 4-2 di San Siro al Torino, subentrando nella ripresa e contribuendo a un successo che mancava all'Inter da un mese, ormai.

TANGUERO. Tra Bergamo e Torino un altro volo intercontinentale, ormai elemento inamovibile dell'Albiceleste di Lionel Scaloni: contro il Paraguay non incide, ma a Lima è sua la rete del risolutivo 2-0 al Perù.

ASSISTMAN. Nelle successive 8 partite, considerando anche gli impegni di Champions (archiviata malamente con l'ultimo posto in classifica), Lautaro non va a rete ma si propone come utilissimo assistman nelle vittorie con Sassuolo (per Sanchez), Cagliari (da subentrante, per Lukaku) e Spezia (per Hakimi).

ADIOS 2020. Lautaro ritorna al gol nella 14^ giornata, a Verona, per l'ultima sfida dell'anno, girando magnificamente in porta una gran palla di Hakimi: i nerazzurri vincono al Bentegodi 2-1 (Skriniar decisivo allo scadere) e con 7 successi consecutivi chiudono il 2020 a -1 dal Milan capolista e a + 6 su Juve e Roma.

HAT-TRICK. Il 2021 comincia alla grandissima per l'argentino, che sigla 3 reti nel 6-2 casalingo al Crotone, firmando la sua prima tripletta da interista e condividendo la sua gioia sui social, dove non manca mai di sottolineare il suo attaccamento ai colori nerazzurri.

GIRO DI BOA. Dopo 8 vittorie l'Inter cade a Genova con la Sampdoria e non va oltre il 2-2 nella Roma giallorossa, ma vince lo scontro diretto con la Juve, chiudendo il girone d'andata con lo 0-0 di Udine, a -2 dal Milan e +2 sui bianconeri di Cristiano Ronaldo.
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TOP-CLASS. Lautaro rimane a digiuno fino alla prima del ritorno, quando si sblocca al Meazza nel 4-0 al Benevento, regalando anche un assist a Lukaku. Per Martinez è il 10° gol in questa Serie A: il giocatore più giovane tra quelli in doppia cifra e al quarto posto nei top-5 campionati europei.
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2024. Al termine della partita con il Benevento, l'argentino lascia trapelare un certo ottimismo sul rinnovo con il club nerazzurro al 2024: "Stiamo cercando di arrivarci. Sono contento qui e la gente mi ha sempre trattato bene. La società e il mister hanno fiducia in me e io sono felice. Cerco sempre di dare il meglio in campo, poi quello che succede fuori si risolverà".

IL TORMENTO E L'ESTASI. Il gol alla Juventus nella semifinale d'andata di Coppa Italia illude i nerazzurri, battuti 2-1 a San Siro; eppure Lautaro ricorderà quel 2 febbraio come il giorno più bello della sua vita...

HOLA NINA! La fidanzata Agustina dà alla luce a Milano la loro piccolina. "Benvenuta Nina - il messaggio del neo papà - e grazie a te, amore, per avermi regalato questa gioia immensa". Fioccano gli auguri sui social: una "cascata" di cuoricini da parte Lukaku e - tra gli altri - il messaggio dell'amico e suo ex capitano Mauro Icardi.

EUROBACIO. L'esultanza di Lautaro, diventata un "classico" negli ultimi mesi. La prima nella notte dei quarti di finale di Europa League contro il Bayer Leverkusen, quando l'argentino aveva letteralmente trascinato l'Inter con una doppietta e un assist al "solito" Lukaku.

UN ROMANTICO A MILANO. Esilarante il racconto di Agustina sulla reazione del calciatore alla notizia che sarebbe diventato papà: "Sono tornata a casa piangendo - ha raccontato la bellissima modella - e Lautaro mi ha consolato. Poi si è seduto sul divano e ci è rimasto per due giorni, non è stato molto romantico...".

HIGHLIGHTS. Agustina aveva aspettato il fischio finale di Inter-Bayer Leverkusen, con i nerazzurri qualificati a una semifinale europea dopo 10 anni dall'ultima volta, dai tempi del Triplete, per la notizia più bella. La modella ha postato una foto della coppia - sono fidanzati dal 2018 - con la loro inseparabile cagnolina e uno scatto dell'ecografia. La reazione "social" del Toro - stavolta - era stata dolcissima: "Ti amo vita mia, sono l'uomo più felice del mondo!".

GALEOTTO FU... IL LOCKDOWN. Lautaro e Agustina hanno trascorso le lunghe settimane del (primo) lockdown per la diffusione del virus nel loro super attico milanese. E nove mesi più tardi... è arrivata Nina!

L'ANNO DEL TORO. Nel frattempo... arriva il Chinese New Year, che l'Inter dei Zhang celebra con una serie di iniziative dedicate all'avvento dell’anno del 牛 (niú), che in italiano si può tradurre come Toro/Bufalo. E protagonista delle celebrazioni del calendario lunare in casa nerazzurra non può che essere il classe '97 Lautaro: per il soprannome, ma anche perché secondo lo zodiaco cinese è nato proprio sotto questo segno. In particolare, è un Toro di Fuoco.

REGALO DI SAN VALENTINO. Il 14 febbraio, nel giorno degli innamorati, Lautaro & Lukaku confezionano il cadeau più desiderato da tutti gli interisti in love: contro la Lazio l'argentino si procura un rigore (trasformato da Romelu) e poi chiude il match del Meazza con la rete del 3-1 (assistito dal belga) che vale il sorpasso in classifica al Milan, sconfitto a Spezia.

ABBRACCIO-SCUDETTO. Da quella sera, effettivamente, l'Inter non abbandonerà più la testa della classifica.
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COLPO DI GRAZIA. Una settimana più tardi, nella stracittadina del 21 febbraio, Lautaro realizza i due gol che valgono un bel pezzo di titolo. Di testa (su cross di Lukaku) e da "rapinatore" d'area di rigore, prima del devastante 3-0 del compagno di reparto che spedisce il Milan di Ibra all'inferno, costretto ora a inseguire a -4.
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TORO SCATENATO. La marcia dell'Inter di Conte è inarrestabile e alla 27^ giornata è ancora la LU-LA a compiere il passo decisivo verso il Tricolore: all'Olimpico di Torino apre Lukaku su rigore, pari di Sanabria, ma all'85 i granata devono arrendersi all'incornata da applausi del Toro interista, una rete - se possibile - ancora più importante della sua doppietta nel derby.

È QUI LA FESTA. E sono sempre loro, quelli della LU-LA, a imbastire la pesantissima vittoria al Meazza nel recupero con il Sassuolo: Lukaku apre di testa e poi consegna il pallone del 2-0 al "fratello" argentino. Lautaro festeggia esibendosi in un balletto con Hakimi che, a Crotone - in collaborazione con Eriksen - completerà l'opera d'arte del maestro Antonio Conte: l'Inter è campione d'Italia per la 19^ volta nella sua storia.