L'allenatore annuncia il suo addio ai neroverdi: "L'ho comunicato a società e giocatori, scelta soffertissima perché non sono contento, ho deciso con il cervello. Non penso di poter dare di più a questa squadra, abbiamo fatto il massimo. Siamo arrivati per due volte all'ottavo posto in questo modo, arrivare nelle prime 7 significa scavalcare le corazzate. Rimarrò sempre riconoscente, ma sono un professionista e devo portare dei risultati"
Vince ancora il Sassuolo, che passa al Tardini contro il Parma. L'1-3 inflitto ai gialloblù permetterà ai neroverdi di giocarsi il settimo posto, che vale la qualificazione alla Conference League, nell'ultima giornata di campionato. Ma, al di là di come andrà il duello a distanza con la Roma, nella prossima stagione sulla panchina del Sassuolo non siederà più Roberto De Zerbi. L'allenatore è ormai diretto allo Shakhtar Donetsk e, dopo la gara di Parma, ha annunciato a parole il suo addio: "Prima della partita contro il Genoa ho parlato con la società e con i giocatori e ho comunicato loro che ho deciso di andare via – ha dichiarato a Sky Sport - È una scelta soffertissima perché non sono contento, lo faccio prevalentemente con il cervello perché non penso di poter dare di più a questa squadra. Penso che abbiamo raggiunto il massimo e magari se verrà un allenatore con la stessa squadra potrà fare meglio, non è detto che si faccia solo peggio. Ma dopo 3 anni di mia gestione martellante, essendo sempre esigente al massimo, parlando anche con la società, ho ritenuto fosse giusto così. Rimarrò sempre riconoscente, anche nei confronti dei giocatori, ma sono un professionista e devo portare risultati. Credo che abbiamo toccato l’apice sotto tutti i punti di vista, oggi entrare tra le prime sette vuol dire scavalcare le corazzate. Per due anni siamo arrivati all’ottavo posto in questo modo, di più non penso che avrei potuto dare a questa squadra. Ho iniziato a considerare altre squadre nel momento in cui ho fatto questa valutazione".
"Crediamo nel settimo posto, risentimento per Raspadori"
Sulla gara di Parma, aggiunge: "Grande partita contro una squadra viva, volevamo vincere con più gol di scarto perché crediamo ancora nel settimo posto e la differenza reti sarebbe decisiva in caso di arrivo a pari punti con la Roma. Noi rispettiamo tutti e io ho battuto i record negativi in Serie A, con il Benevento e con il Palermo, so cosa vuol dire retrocedere. Era giusto che anche noi lottassimo per il nostro obiettivo, cercando qualche gol di scarto in più. Raspadori? Ha avuto un risentimento muscolare, vedremo nei prossimi giorni l'entità dell'infortunio. Caputo è in netta ripresa. Anche Consigli è in forma e mi auguro venga preso in considerazione dalla Nazionale".