L'allenatore rossoblù dopo il pareggio con il Milan: "Prima della partita abbiamo festeggiato per la salvezza, abbiamo finito tante birre. Ma questa è stata una delle prestazioni più belle, credo sia dipeso anche dal raggiungimento dell'obiettivo. Percorso eccezionale, cambiato dopo la sconfitta in casa con il Verona. Ci siamo parlati e ho messo davanti agli occhi dei giocatori cose che non volevano vedere. C'erano dei problemi, li abbiamo risolti e la squadra ha mostrato il suo vero valore"
Il Cagliari ha festeggiato già nel pomeriggio la salvezza, grazie al pareggio del Benevento contro il Crotone, ma non ha rinunciato a fare una grande partita a San Siro contro il Milan. I rossoblù coronano il raggiungimento dell'obiettivo con un pareggio prestigioso, che lascia soddisfatto Leonardo Semplici: "Prima della partita abbiamo fatto un po' di festa per l'aritmetica salvezza, abbiamo finito tante birre – le parole dell'allenatore a Sky Sport – I ragazzi hanno fatto passi da gigante, ci siamo messi in discussione e lo abbiamo dimostrato anche contro il Milan. Percorso eccezionale, devo ringraziare questi calciatori. Questa è stata una delle più belle partite, credo sia dipeso anche dalla salvezza. Tra l'altro giocavamo contro una grande squadra ma siamo venuti a San Siro e abbiamo creato tante occasioni, Donnarumma è stato bravissimo. Siamo stati equilibrati, con linee strette per non permettere ai loro trequartisti di fare le consuete giocate. Questa partita corona un grande percorso iniziato dalla partita vinta contro il Parma".
"Ho messo davanti agli occhi dei giocatori cose che non volevano vedere"
"La stagione è cambiata dopo la sconfitta in casa col Verona, lì ci siamo parlati chiaramente e tutti hanno capito che il modo di affrontare le gare non andava bene – prosegue - Ci siamo confrontati e i ragazzi hanno capito che bisognava cambiare marcia. Questo Cagliari non doveva avere una classifica del genere, ma poi attraverso mentalità, spirito comune e gioco abbiamo ottenuto risultati importanti con una grande cavalcata. Ho messo davanti agli occhi dei calciatori cose che facevano finta di non guardare, non eravamo sempre una squadra. Si era creata una situazione di malcontento, c'era qualche gruppo e non avevano il coraggio di dirsi le cose in faccia. Quando sono arrivato mi sembrava impossibile che questa squadra potesse avere 15 punti, ma poi hanno dimostrato di avere un valore diverso. Godin? Lo conosciamo bene, è una guida per noi. Ma insieme a lui anche altri, da Pavoletti a Joao Pedro passando per Nainggolan. Tutti hanno fatto una carriera importante e, probabilmente, una situazione di classifica così non l'avevano mai vissuta. Ma la voglia di correre per riparare a un errore del compagno ci ha trasformato in una squadra". Sul futuro, infine: "Mi chiamo Semplici, devo andare con calma e fare il mio percorso. Mi auguro di fare un altro step, ma ora festeggiamo questa salvezza e poi penseremo al futuro".