Napoli, Spalletti si presenta: "Qui calcio e miracoli sono la stessa cosa. Voglio vincere"

Il nuovo allenatore si presenta in conferenza stampa al Ssc Napoli Konami Training Center di Castel Volturno: "Questa squadra mi piace e mi assomiglia. Un onore rappresentare il club che è stato di Maradona. Per far tornare l'entusiasmo c'è solo una strada, la vittoria. Qui completo il mio tour dell'anima". Sul mercato: "Ho detto a Insigne che lo vorrei con me, ma bisogna fare delle valutazioni". Poi un messaggio a Totti: "La serie tv poteva farla su sé stesso..."

IL GIORNO DEI MISTER: LE PRESENTAZIONI SU SKY

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Ha seguito il percorso virtuoso della squadra nel girone di ritorno dell'ultimo campionato: secondo lei perché è crollata negli ultimi dieci metri?
"Il presidente ha detto bene precisando che mi aveva contattato a gennaio. Io ho dato la mia disponibilità, aggiungendo che avrei preferito partire dall'inizio della stagione. Secondo me Gattuso ha fatto un lavoro splendido al quale bisogna dare merito. Lui è una persona che conosco bene, so qual è il suo credo calcistico. Lui è un passionale, ci mette sentimento e sa fare il suo mestiere. Per quanto riguarda quello che possa essere successo, io non lo so. È mancato un risultato, ma per arrivare a quel punto sono state vinte tante partite. Si resta fuori anche per la differenza reti, ma il Napoli ha fatto tanto nel girone di ritorno". 
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Quale aggettivo immagina per il suo Napoli? Il Napoli ha snobbato l'Europa League, quest'anno sarà un obiettivo reale?
"Dobbiamo mettere in campo un calcio che somigli alla città e di cui poi gli sportivi siano orgogliosi. Questo è fondamentale, come aggettivo magari mi potete aiutare voi. Ma mi piacerebbe una squadra sfacciata, di 'scugnizzi' che credano nel proprio talento e che vadano a metterlo in campo contro qualsiasi avversario e su qualunque campo. L'Europa League è una competizione a cui tengo molto, così come la Coppa Italia e il campionato. Tengo molto anche alle partite amichevoli, ogni allenamento mette un premio giornaliero che è piccolo, ma se ti alleni bene per sette giorni è sicuro che poi la partita la giochi meglio. Per cui si parte da lì, io tengo a fare bella figura ogni volta che il Napoli scende in campo. Io, calcisticamente parlando, rappresento Napoli, quindi bisogna fare le cose per bene, senza snobbare nulla. In campagna, l'animale più feroce mette sempre tutta la forza che ha anche per la preda più debole. Non bisogna dosare la forza. Quindi anche nelle amichevoli bisogna fare sul serio".
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Teme di perdere qualche pezzo pregiato? Che mercato si può costruire per il nuovo Napoli?
"Noi dobbiamo essere pronti a vedere quello che succede. Abbiamo delle persone addette ad essere pronte a prepararsi su quello che potrebbe avvenire. Con il presidente ho parlato più volte dopo che ho firmato questo contratto, è chiaro che tra di noi ci si dice qualcosa in più. Ma per il momento non possiamo parlarne. Dobbiamo lavorare in maniera corretta e in maniera seria. Vista la qualità che abbiamo anche al di fuori della squadra, si andranno ad occupare tutte le caselle e tutto lo spazio necessario".
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Dieci giorni fa, nella chiacchierata con De Laurentiis, si è parlato di un aspetto importante che le dà ulteriore responsabilità. Si è parlato di tornare in Champions. Come si pone dinanzi a questa responsabilità?
"Mi sembra che il presidente abbia toccato i tasti giusti, dicendo che bisogna rimettere a posto i conti per poi ambire alla Champions. La prima caratteristica deve essere avere calciatori forti per entrare tra le prime quattro, perché ci sono delle grandi squadre. Ma è chiaro che entrare in Champions sarà la mia ambizione e la mia ossessione. Napoli è la città che ha più cittadini in giro per il mondo, questo è un motivo per non rimanere fuori dall'Europa che conta. Chiaramente terrei volentieri tutti i giocatori che ho a disposizione perché sarei già contento così. Poi sappiamo che per contratti in scadenza, per il Covid e per altre questioni che sono subentrate il prossimo Napoli sarà un po' differente da quelli precedenti. Ma noi siamo qui per tentare di costruirne un altro altrettanto forte. Lavoriamo tutti per questo". 
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In questi due anni è stato protagonista a proposito della serie su Totti. Cosa le ha lasciato quella interpretazione dal punto di vista narrativo?
"Innanzitutto sono felice di aver dato a Totti la possibilità di fare una fiction. Però posso assicurargli che aveva i contenuti anche per farla su di lui. Mi dispiace che non abbia avuto grande successo e che abbia ricevuto delle critiche, se me lo avessero detto prima io un po' di scene per fargli fare il pieno e per far crescere l'audience le avevo. A parte tutto, io non voglio sottrarmi a questa questione. Ci sarà spazio anche per le cose meno importanti. Ora ce n'è una molto più importante, allenare il Napoli, parlare del Napoli e dei calciatori del Napoli".
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Cosa chiede Luciano Spalletti a Luciano Spalletti?
"Io ho tutto. Mi sveglio sempre in forma la mattina, poi mi deformo un po' in base a chi mi trovo davanti nella giornata. Per me non chiedo niente, chiedo qualcosa per il Napoli. Io mangio una bistecca al giorno, non ho bisogno di una mucca. Sono qui per tentare di allenare bene questo Napoli e per fare più risultati possibili per il Napoli. Quella è la possibilità che ho di rimanere una persona forte per Napoli. Napoli è piena di uomini che nella sua storia hanno lasciato un segno e Napoli, come nessuna città, ama quelli che sono i suoi eroi. Io e la mia squadra vogliamo diventare delle persone ricordate dai tifosi del Napoli e dalla città. È questo quello che chiedo a me".
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Cosa pensa del rinnovo di Insigne e che giudizio dà del suo Europeo?
"Secondo me sarebbe meglio parlare con lui che con me. Ma siccome io di Insigne ne parlo bene, penso di non turbarlo. Io con Insigne ho parlato per telefono perché gli ho fatto i complimenti dopo un gol in Nazionale e gli ho detto che mi farebbe piacere fare questo percorso con lui al mio fianco. Poi naturalmente nel calcio ci sono anche altre questioni e altre situazioni, le andremo ad analizzare insieme quando tornerà. Chiaramente faccio i complimenti per l'Europeo spettacolare a lui e a Di Lorenzo. Insigne più volte ha fatto vedere il suo marchio di fabbrica e qui si possono aggiungere anche i complimenti a Di Lorenzo, un giocatore completo: forte dal punto di vista fisico, presente, che si adatta a fare tutto con grande qualità. Faccio i complimenti anche alla Nazionale, a Mancini per la squadra che ha allestito. È abbastanza visibile che assomiglia più a una squadra che non a una selezione e si capisce che molto del suo tempo ad allenare lo spende dalla parte offensiva del campo, contrariamente a quanto si fa di solito. Io non li ho mai visti allenare, ma sono convinto e sicuro che molti allenamenti sono fatti per giocare un calcio offensivo. Per questo gli faccio i complimenti, anche se nell'ultima partita alcuni hanno trovato il pelo nell'uovo. Ma non si poteva fare altrimenti, è lì che si vede la qualità di questa squadra che si è adattata alla Spagna e ha coperto tutti gli spazi". IL VIDEO
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Cosa si può fare per far tornare la passione ai tifosi?
"C'è solo una strada, una sola risposta e una sola possibilità. Per essere credibili servono i risultati, non c'è altra strada. Ai tifosi del Napoli, quello che gli dai, te lo rendono con gli interessi. È importante allenare il Napoli. Mi piace lo slogan 'Sarò con te!', che è stato il grido di battaglia in tante partite. Questo non dovrebbe mai mancare negli ambienti di sport. Questa è una mano forte che ti tende la città, noi dovremo stringerla forte per provare ad arrivare lontano e per dimostrare di meritare di poter vestire questa maglia. In questa città sono quasi tutti tifosi del Napoli, quindi noi dobbiamo restituire questo amore e questo affetto con il comportamento e la disponibilità in campo".
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Con quali sensazioni si torna in panchina dopo due anni? Cosa l'ha spinta ad accettare il Napoli?
"Io ho avuto la possibilità di stare un po' a casa. Per quelli come me, a casa le cose sono facili da fare. Si sta con la famiglia, si guardano le partite e si vive in campagna. Vivere in campagna a volte fa bene perché si cammina a piedi, siccome c'è tanta strada da fare avere i piedi forti è importante. Io sono sempre emozionato perché questo lavoro mi piace e mi crea sempre dei battiti forti. Qui, come dicevo, sono stato contento dal primo momento perché il Napoli è una squadra forte, la città è forte e completo un po' il mio tour dell'anima. Ho allenato a Roma, nella città del Papa e nella città eterna. A San Pietroburgo, la città degli Zar, e a Milano, che è la città della moda, dell'industria, dove c'è la Madonnina. Ora allenerà il Napoli. Sono orgoglioso di venire a Napoli anche perché siederò sulla panchina dove ha giocato Diego Armando Maradona. È il mio tour dell'anima perché qui ha giocato lui, Napoli è la città di San Gennaro e una città dove il calcio e i miracoli sono la stessa cosa". GUARDA IL VIDEO
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Qual è il suo primo obiettivo al Napoli?
"Il Napoli è una squadra forte, sono curioso di entrarci dentro per capire se riesce a vedere fino in fondo quanto ne è consapevole. Se si è forti senza esserne consapevoli, non si completa un percorso. Questa è una cosa di cui mi renderò conto strada facendo, da quando mi hanno detto che sarei stato l'allenatore del Napoli non ho mai levato gli occhi di dosso a questa squadra. Il Napoli mi piace, mi assomiglia, ma poi bisogna darci dentro e darsi da fare". LE PRIME PAROLE DI SPALLETTI IN CONFERENZA
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Come sta Mertens?
"L'ho sentito, ha detto che gli farebbe piacere salutare il gruppo. Ma dovrebbe avere bisogno di qualche tempo dopo l'infortunio alla spalla".
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Il programma del Napoli

Prende la parola Luciano Spalletti prima delle domande dei giornalisti. "Sono felice di conoscervi. Resteremo qui per due o tre giorni per fare test e visite, poi per sistemare le questioni legate al Covid. Siamo tutti vaccinati. I giocatori impegnati negli Europei verranno nella seconda parte a Castel di Sangro".
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INIZIA LA CONFERENZA STAMPA DI LUCIANO SPALLETTI
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Spalletti verrà presentato tra pochi minuti - ph. Twitter @sscnapoli
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I piani sul mercato

Dopo l'arrivo dell'allenatore, la società ha iniziato anche a pensare ai programmi sul mercatoCOME PUÒ ESSERE IL NAPOLI DI SPALLETTI

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Le prime parole di Spalletti

Spalletti è già arrivato a Napoli da qualche giorno, accolto dal presidente De Laurentiis. Ha rilasciato qualche dichiarazione al suo arrivo nella sede del club azzurro: "Napoli, sarò con te!", le parole dell'allenatore che ha richiamato uno dei cori più gettonati tra i tifosi. IL VIDEO

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La durata del contratto

Spalletti ha firmato con il Napoli un contratto biennale: l'ingaggio dell'allenatore si aggira sui 2,7/2,8 milioni di euro a stagione.

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Ritorno in panchina

Per Spalletti si tratta di un ritorno in panchina dopo uno stop di due anni. L'ultima esperienza dell'allenatore risale alla stagione 2018/19, quando per il secondo anno consecutivo conquistò il quarto posto alla guida dell'Inter.

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