Napoli, Cannavaro: "Che affare Anguissa. Osimhen? Conto di me non avrebbe toccato palla"

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L'allenatore, fresco di addio con il Guangzhou Evergrande, parla di futuro e di lotta scudetto in collegamento da Napoli: "Sono tornato in Italia anche per stare vicino alla famiglia. Spalletti sa come si vince, è una garanzia - racconta a Sky Sport - Osimhen e insigne stanno facendo la differenza. Victor con me non toccherebbe palla. Lorenzo rinnoverà, troverà la soluzione giusta"

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Annuncia l'addio con più di un anno di anticipo sulla scadenza del contratto con il Guangzhou Evergrande e promuove l'avvio di stagione del Napoli, primo in classifica in Serie A. In collegamento da Napoli, Fabio Cannavaro si racconta ai microfoni di Sky Sport tra presente e obiettivi per il futuro: "Napoli credibile per la vetta? Rispetto a qualche anno fa allenatore e società hanno un'esperienza diversa - ammette - poi arriveranno la Coppa d'Africa, qualche squalifica e qualche infortunio. Durante una stagione lunga, però, può succedere di tutto. Spalletti è una garanzia, ha allenato in piazze importanti e sa come si vince. A me piace molto, ha le idee chiare. Gli darei tranquillamente le chiavi del campionato".

"Anguissa grandissimo affare"

Merito anche dell'ottimo avvio di stagione di alcuni singoli. Che Cannavaro commenta così: "Come si marca Osimhen? Con me non avrebbe toccato palla (ride, ndr). Anche lui sta dimostrando grandissime qualità, fa reparto da solo, tiene impegnata una difesa intera, sa giocare senza palla e attacca la profondità. Sta facendo la differenza alla pari di Insigne". Per poi concentrarsi proprio sul capitano del Napoli: "Insigne deve fare le sue valutazioni come è giusto che sia. Il fatto che è capitano, tifoso e bandiera del Napoli lo porterà insieme al suo entourage a trovare la soluzione giusta per accontentare anche i tifosi, che in Lorenzo credono tanto". Promosso anche Anguissa: "Sta dimostrando un valore incredibile. Si è trattato di un affare low cost - spiega Cannavaro - è stato un grandissimo affare. Per un difensore, averlo davanti non è male: fa da schermo, è un lavoro importante per la difesa".

Foto Alessandro Garofalo/LaPresse 
30 settembre  2021 Napoli, Italia 
sport calcio 
Napoli vs Spartak Mosca - Europa League 2021/2022 - stadio Diego Armando Maradona 
Nella foto: Victor Osimhen (SSC Napoli); gol 2-3 

Photo Alessandro Garofalo/LaPresse 
September 30, 2020 Naples, Italy 
sport soccer 
Napoli vs Spartak Mosca  - Europa League  2021/2022 - Diego Armando Maradona  stadium.
In the pic: Victor Osimhen (SSC Napoli);  gol 2-3

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"Addio alla Cina per tornare dalla famiglia"

Dopo sei anni in Cina, Cannavaro ha dato l'addio alla panchina del Guangzhou Evergrande rinunciando a 15 mensilità: "In Cina sono sempre stato bene - racconta a Sky - non è stata una scelta figlia della crisi del club. L'avevo già fatta qualche mese prima e avevo già comunicato alla società che non avevo intenzione di rientrare". Una scelta legata anche alle restrizioni per la pandemia: "Ogni volta nel campionato si va in bolla e non se ne esce per 30 giorni. Non hai modo di vedere la famiglia per altri 11-12 mesi e alla fine ho scelto così. Ne sono contento. In Cina ho fatto un'esperienza fantastica, ho allenato giocatori importanti e per me è bello ora essere qui e aver ritrovato la mia famiglia". A confermare l'addio con Cannavaro è anche lo stesso club: "Dopo trattative amichevoli, il Guangzhou Evergrande ha deciso di rescindere il contratto di Fabio Cannavaro - la nota affidata al social Weibo - ringraziamo profondamente Cannavaro per il suo immenso sforzo e il suo contributo positivo al club, e gli auguriamo il meglio per il resto della sua carriera". L'ex Pallone d'Oro lascia un club in testa alla classifica del campionato cinese.

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"Vorrei essere una via di mezzo tra i miei allenatori"

Sguardo al futuro. E anche all'Italia: "Sicuramente ho riordinato le mie idee da allenatore. Quando mi ritirai non avevo tutti questi elementi di valutazione" spiega Cannavaro. "Ora sono più pronto, ho le mie esperienze, abbiamo giocato per tre anni la Champions League asiatica e ho sempre avuto la possibilità di allenare giocatori forti. Come mi definirei da allenatore? Ho avuto grandissimi gestori come Capello e Lippi o più appassionati della tattica come Malesani, Sacchi e Zaccheroni. Io spero di essere una via di mezzo e trasmettere le mie idee. Sono molto esigente e mi piace vincere attraverso il bel gioco. Molto però dipende dall'intelligenza di chi allena: se hai delle idee ma giocatori con caratteristiche diverse, devi avere la capacità di adattarti".