Lotito diffida Gravina: "Mi reintegri in Consiglio Federale o paghi i danni"
figcIl presidente della Lazio ha inviato una lettera di diffida, in cui richiede l'immediato reintegro in Consiglio federale. E aggiunge: "Questa vale quale formale costituzione in mora per tutti danni". La risposta della FIGC: "Basta mistificazioni, la sua colpevolezza è stata accertata"
Non si placa il braccio di ferro tra Claudio Lotito e Gabriele Gravina. Il presidente della Lazio, dopo essere stato allontanato dal numero uno della FIGC in occasione dell'ultimo Consiglio Federale, ha presentato una lettera di diffida diretta allo stesso Gravina, al presidente della Lega, Paolo Dal Pino, e a tutti gli altri componenti dell'assemblea. In questa lettera Lotito invita "alla presa d’atto della decisione del Collegio di garanzia presso il Coni" che, secondo il presidente della Lazio, cassa le sanzioni emesse dalla Corte federale d'appello. Lotito poi aggiunge: "Questa vale quale formale costituzione in mora per tutti i danni". Alla lettera il presidente biancoceleste ha allegato anche il parere legale del professor Bruno Sassani, ordinario di Diritto processuale civile nell’Università di Roma 'Tor Vergata'.
L'allontanamento dal Consiglio
Il numero uno della Lazio, lo scorso 30 settembre, si era presentato al Consiglio Federale, pensando di poter partecipare regolarmente dopo che il Collegio di garanzia del CONI aveva chiesto alla Corte federale d'appello di rivalutare la sanzione nei suoi confronti sul caso tamponi (la condanna era di 12 mesi di inibizione in secondo grado). Il presidente federale Gravina, però, aveva negato la partecipazione di Claudio Lotito all'assemblea, basandosi sul fatto che nella decisione del Collegio di garanzia non era prevista la cancellazione della precedente sentenza, ma una semplice richiesta di rivalutare il caso. Per questo motivo, quindi, il presidente della Lazio sarebbe tuttora squalificato, in attesa che la Corte d'appello federale recepisca la richiesta del Collegio di garanzia.
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La risposta della FIGC
Ansa riporta la reazione della Federcalcio alla lettera del presidente biancoceleste: "Basta mistificazioni, la colpevolezza di Lotito è stata accertata", si legge. Si parla poi di "stupore nell’apprendere come nelle ricostruzioni del presidente Lotito e dei suoi avvocati si parli erroneamente di deferimento eludendo artatamente il punto 4 della sentenza del Collegio di Garanzia dello Sport, dove c’è scritto chiaramente che l’aver schierato un calciatore positivo in campo e uno un panchina rappresenta una negligenza e una responsabilità molto gravi".