Pioli ricorda Astori: "Un condottiero che mi ha insegnato tanto". VIDEO

IL RICORDO

L'allenatore del Milan ha ricevuto il premio dedicato ad Astori da parte dell'Ussi Sardegna. Ed ha ricordato lo sfortunato giocatore in una lunga intervista in onda su Sky Sport 24. "Davide lo porto dentro di me, era una persona speciale" 

A PIOLI IL PREMIO USSI DEDICATO AD ASTORI

Nei giorni scorsi, in occasione dei premi USSI Sardegna, Stefano Pioli ha ricevuto il premio "Davide Astori" dalle mani dei genitori di Davide. E' stato l'ocassione per una lunga chiacchierata, nel ricordo del capitano della Fiorentina, con Federica Masolin.

Il condottiero

"Davide era il condottiero della squadra- ricorda Stefano Pioli- era riconosciuto da tutti, da me in primis che ero il suo allenatore e soprattutto dai suoi compagni come il vero condottiero morale e tecnico della squadra".  

Davide era il mio punto di riferimento. Ci siamo appoggiati a vicenda

"E’ un onore vincere questo premio: è chiaro che il ricordo di Davide è dentro di me perché stiamo parlando di un ragazzo che nella sua semplicità era una persona speciale. Io ho avuto la fortuna di conoscerlo, purtroppo per poco tempo, ma è stato un capitano, un condottiero, che mi ha insegnato tanto. Il nostro è stato un rapporto vero, concreto, tra allenatore e capitano, persona di riferimento all’interno del gruppo che all’epoca era molto nuovo, con tanti giocatori arrivati da altre esperienze, tanti stranieri. Davide era il mio punto di riferimento per cercare di dare un’idea, non solamente di gioco, ma una cultura del lavoro. Ci siamo appoggiati a vicenda, ho trovato una persona molto serena, curiosa, generosa". 

Una persona speciale

"Era un ragazzo benvoluto da tutti perché sapeva sempre dire la cosa giusta al momento giusto e anche coi toni giusti. Io Davide me lo sento dentro perché era davvero una persona speciale". Questa tragedia mi ha cambiato? “Sicuramente è stata un’esperienza che mi ha colpito tanto. La gestione della squadra dopo la sua morte mi ha permesso di entrare ancora più in contatto con i miei giocatori e mi ha dato la possibilità di conoscerli ancora meglio".

"A ogni chiamata improvvisa rivivo quel trauma"

"Ogni volta che ricevo una chiamata improvvisa rivivo quel trauma, che credo nessuno abbia mai superato. Ma bisogna andare avanti. Dobbiamo però continuare con i bei ricordi perché Davide è con noi e i suoi insegnamenti e la sua serenità. Io sento ancora tutti i ragazzi con cui abbiamo condiviso questa tragedia e assaporiamo ancora quei bei momenti che abbiamo vissuto insieme a lui, le emozioni, le serate, i suoi sorrisi. Il ricordo di Davide per tutti noi è sempre molto concreto e sempre molto piacevole".

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