Mihajlovic dopo Salernitana-Bologna: "Guerra? Nessuno di noi deve rimanere indifferente"
VIDEOL'allenatore rossoblù su quanto sta accadendo in Ucraina: "Nel mio Paese ho vissuto le stesse cose 30 anni fa, i bombardamenti sono durati 80 giorni ma dopo 40 già non se ne parlava più. Non bisogna restare indifferenti, ognuno nel suo piccolo deve fare qualcosa. Solo chi ha vissuto la guerra sa cosa significa, queste immagini mi riportano indietro a 30 anni fa. Bisogna far sì che tutto questo non diventi la normalità"
Il Bologna pareggia in casa della Salernitana: ai rossoblù non basta Arnautovic, nel secondo tempo arriva il pari granata con Zortea. Un punto ciascuno in una giornata in cui, ovviamente, il pensiero è rivolto anche a quanto sta accadendo in Ucraina. Eventi che stanno colpendo Sinisa Mihajlovic, uno che la guerra l'ha vissuta. "Lo sport deve rimanere fuori dalla politica e fuori da tutto, è l'unico modo per tenere la gente unita – le sue parole nel post partita - Noi personaggi pubblici, con i nostri esempi, possiamo dare i messaggi giusti. Tutti insieme dovremmo fare sempre di più, senza commettere lo sbaglio fatto con il mio paese 30 anni fa. Io ho vissuto in Italia, quindi so com'è andata. All'inizio era la prima notizia sui giornali, abbiamo subito bombardamenti per 80 giorni ma dopo 40 già non se ne parlava più, era quasi normalità. Ma non deve essere la normalità una guerra. Avendo vissuto quell'esperienza negativa, spero non accada lo stesso anche oggi. Guardando le immagini, dico che sono tremende e mi riportano a quelle emozioni vissute 30 anni fa, so cosa sta provando questa povera gente".
"Nessuno sa cosa significa la guerra, non diventi la normalità"
"Nessuno di noi deve rimanere indifferente a quel che sta accadendo e ognuno di noi, nel suo piccolo, deve fare qualcosa per poter cercare di fermare questa situazione – prosegue - Poi lo sappiamo, i politici fanno tutto, ci sono degli interessi molto più grandi di noi. Però quello che passa nella testa di uno che sta vivendo la guerra non lo auguro a nessuno, noi siamo gente fortunata perché viviamo in libertà e senza la paura di morire. Questo lo puoi capire solo passando quei momenti. Oggi come oggi, nessuno sa cosa significa la guerra perché l'ultima è stata la seconda guerra mondiale. Il mio Paese è stato sfortunato 30 anni fa come lo è ora l'Ucraina, per questo non bisogna rimanere indifferenti. Si parla tanto ma poi non si fa niente, dobbiamo essere tutti più sensibili e non deve diventare la normalità".
leggi anche
Szczesny: "Spero esclusione Russia dal Mondiale"
"Pari risultato giusto, ma si poteva fare di più"
Sulla partita, aggiunge: "Sapevamo che sarebbe stata una partita difficile: ora incontrare le squadre che lottano per non retrocedere è dura. Peccato perché il gol loro è arrivato forse sull’unico tiro nello specchio, c’è stata anche sfortuna sul bellissimo tiro di Sansone ma va detto che probabilmente il pari è un risultato giusto. I ragazzi hanno provato a vincere fino all’ultimo, ma di sicuro si poteva fare meglio: accontentiamoci comunque di questo punto, bisogna dare continuità ai risultati quindi andiamo avanti. Un giudizio sulle tre punte? È vero che avrebbero potuto fare qualcosa di più ma si sono sacrificati e anche per loro non è stata una partita semplice".