Guerra in Ucraina, Szczesny: "Spero che la Fifa escluda la Russia dal Mondiale"

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Il portiere della Juventus e della nazionale polacca con un lungo post su Instagram ha spiegato quali sono le ragioni che lo hanno spinto a prendere questa decisione: "Non posso stare fermo e fingere che non sia successo niente. Rappresentare il proprio paese è l'onore più grande per un calciatore, ma la mia coscienza non mi permette di scendere in campo"

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La decisione della Federazione polacca di non giocare la partita dei playoff contro la Russia, valida per le qualificazioni ai Mondiali in Qatar, del prossimo 24 marzo ha reso orgoglioso Wojciech Szczesny che, dopo aver parlato in un post su Instagram dell’argomento, ha chiarito il suo pensiero nel post-partita a Dazn dopo la vittoria della Juventus a Empoli. "Ho deciso di non giocare la partita contro la Russia, e sono contento che i miei compagni abbiano fatto la stessa scelta. Se dovessimo perderla a tavolino, la perderemo a testa alta, sapendo di aver fatto la scelta giusta". E ha aggiunto: "Detto ciò, speriamo che la gente faccia le scelte giuste, la partita non si giochi e la Russia sia esclusa dal Mondiale. Comunque la maggior parte della famiglia di mia moglie è molto lontana dall'Ucraina da molte settimane, e quindi sta bene. C'è molta gente che è nascosta in Ucraina: la situazione è molto brutta". 

 

"Vediamo se la Russia ha le p… per escludere la Russia dal Mondiale"

Il portiere della Juventus ha poi aggiunto: "Sono consapevole che la maggior parte della Russia, le persone sensibili, è contro alla guerra. Ma il governo ha fatto questa scelta. Sono convinto che i social di noi calciatori siano a disposizione non tanto per mettere un post dopo una partita vinta: quando c'è da parlare, bisogna dire come stanno le cose. Sono contento che tutta la mia nazionale abbia parlato di principi, facendo la scelta giusta, e ora andiamo avanti. Ora vedremo se la Fifa ha le p… di escludere la Russia dal Mondiale a tavolino, ma non credo".  

Il post su Instagram

La decisione della Polonia è stata condivisa dai giocatori della nazionale biancorossa, alcuni dei quali hanno voluto esprimere il loro consenso sui social. Da Lewandowski a Zielinski fino a Szcezsny, con il portiere della Juventus che in mattinata aveva voluto fare un discorso più personale. "Mia moglie è nata in Ucraina, nelle vene di mio figlio scorre sangue ucraino, parte della nostra famiglia è ancora in Ucraina, molti dei miei collaboratori sono ucraini e sono tutte persone fantastiche. Vedere la sofferenza sui loro volti e la paura per il loro paese mi fa capire che non posso stare fermo e fingere che non sia successo niente". Successivamente Szczesny ha parlato della partita del prossimo 24 marzo: "Nel momento in cui Putin ha deciso di invadere l'Ucraina ha dichiarato guerra non solo all'Ucraina ma anche a tutti i valori che l'Europa rappresenta. Libertà, Indipendenza ma soprattutto Pace. Il 24 marzo avremmo dovuto giocare contro la Russia in una partita di spareggio per la Coppa del Mondo 2022 in Qatar. E anche se il mio cuore si spezza mentre scrivo, la mia coscienza non mi permette di giocare". In chiusura il portiere polacco aveva spiegato le ragioni che lo hanno spinto a sposare questa decisione: "Rappresentare il proprio paese è il più grande onore nella carriera di un calciatore, ma è pur sempre una scelta. Mi rifiuto di giocare contro giocatori che scelgono di rappresentare i valori e i principi della Russia! Mi rifiuto di stare in campo, indossando i colori del mio paese e ascoltando l'inno nazionale della Russia! Mi rifiuto di prendere parte ad uno sport anche che legittima le azioni del governo russo. So che il mio impatto potrebbe essere solo simbolico, ma invito Fifa e Uefa ad agire e ritenere la federazione russa responsabile delle loro azioni"

 

 

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