Lazio-Milan, Pioli: "Ibrahimovic e Rebic ci saranno, Bennacer out"

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L'allenatore rossonero parla in conferenza stampa alla vigilia della partita contro la Lazio: "Zlatan è il faro di questa squadra. Ha fatto bene in allenamento quindi partirà con noi. Sta bene anche Rebic". Ma non ci sarà Bennacer: "Nel derby ha avuto una distorsione alla caviglia e non è riuscito a recuperare. Questo è il momento più elettrizzante ed entusiasmante che potremmo vivere". E sui tifosi: "Loro hanno già vinto lo scudetto"

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Big match della domenica, nel weekend sull'asse Milano-Roma. Inter in campo a San Siro sabato contro i giallorossi del grande ex Mourinho. Un giorno dopo, nella sfida che chiuderà la domenica di campionato, rossoneri contro la Lazio all'Olimpico alle 20.45. La squadra di Pioli è reduce dal ko in Coppa Italia proprio nel derby: 3-0 con l'Inter. In campionato era invece arrivata una vittoria nell'ultima giornata (col Genoa) dopo i due pari 0-0 di fila. Lotta scudetto apertissima, così Pioli alla vigilia.   

Per caricarsi serve guardare la classifica?

"Sì, ma non è necessario. Siamo consapevoli del nostro percorso e del nostro momento, il più elettrizzante ed entusiasmante che potremmo vivere, visto che siamo in lotta scudetto a cinque dalla fine. Siamo assolutamente motivati".

 

Ci sarà un grande esodo dei tifosi del Milan a Roma

"I nostri tifosi hanno già vinto lo scudetto. Ci stimano, ci motivano, ci danno energia. Averli in numero così ampio ci darà una ulteriore spinta. Come sta la squadra dopo il derby? Conta solo quello che vogliamo e cosa fare domani sera".

 

Ci saranno Ibra e Rebic?

"Zlatan è il faro di questa squadra, la sua forza di volontà è indomabile. Quello che sta facendo per esserci e aiutare la squadra è eccezionale. Ha fatto bene sia ieri che oggi in allenamento, quindi partirà con noi. Sta bene anche Rebic". 

 

Bennacer ha festeggiato le cento presenze in rossonero, come sta?

"E' un giocatore in grande crescita con ancora margini in entrambe le fasi. Una delle caratteristiche di un centrocampista è leggere le situazioni con anticipo. Sta lavorando tanto per diventare sempre migliore. L'unica brutta notizia è che non ci sarà domani: nel derby ha avuto una distorsione alla caviglia e non è riuscito a recuperare".


Come commenta le voci sul possibile passaggio i proprietà? E' un momento importante?

"Siamo di fronte a un momento importante del campionato, c'è una società molto presente e vicina. Il presente è solido. Per il futuro non è una domanda da fare a me".

 

Che squadra è la Lazio?

"Affrontiamo una squadra dal potenziale offensivo importante, dove Immobile è la figura principale, ma non solo. È una squadra ben allenata. Servirà una grande prestazione, se palleggiamo bene potremo trovare degli spazi importanti". 

 

Sarebbe giusto giocare in contemporanea le ultime partite?

"Onestamente penso che nelle ultime giornate, se ci fosse ancora così tanto equilibrio, sarebbe giusto giocarle allo stesso orario. Ma sono situazioni che non posso controllare. Concentriamoci su altro". 

 

C'è un caso Rebic? A volte non ha giocato e poi non era stato segnalato alcun infortunio

"No, non c'è nessun caso, soffre di una tendinite cronica al ginocchio, che ogni tanto gli dà problemi. Nel riscaldamento pre gara aveva sentito qualcosa, e all'intervallo aveva provato di nuovo, ma non ce la faceva. Fortunatamente in due giorni di cure e fisioterapia è tornato a disposizione".

 

Se a fine stagione si dice che, tra torti e favori, i conti tornano, cosa deve succedere da qui a fine anno perché i tuoi conti tornino?

"Nella domanda c'è anche la mia risposta, nelle ultime cinque partite bisogna che succeda qualcosa che non è successo fino ad oggi".

 

Le difficoltà dell'attacco come se le è spiegate?

"Abbiamo segnato meno di quanto avremmo dovuto. I nostri indici di pericolosità sono sempre stati molto alti, meno l'efficacia. Ma non dimentichiamo due cose: siamo primi o secondi attualmente in classifica, e nel ritorno siamo primi con la Juve. Quindi un certo valore c'è sempre stato. Ora vogliamo provare a star lì fino alla fine e vincerle".

 

L'Inter ha qualcosa più del Milan?

"Non lo so e non è questo che ci deve interessare, noi dobbiamo provare ad avere qualcosa in più dei nostri avversari di domani". 

 

Che forma fisica ha il Milan di oggi?

"Ottima, stiamo sicuramente bene. All'andata con la Lazio avevamo giocato bene a livello aggressivo e tecnico. È quello che dobbiamo cercare di ripetere".

 

Quanto è importante tornare dubito in campo dopo il derby?

"E' importantissimo, e più ci avviciniamo alla fine sappiamo che ogni partita conterà sempre di più. Non conta più la delusione, conta solo domani".

 

Tatticamente può essere importante fare tre partite su cinque fuori casa?

"Non credo che faccia tanta differenza, lo faranno le motivazioni, le qualità, lo stato della squadra e di giocare con assoluta determinazione".

 

Il Milan ha speso sofferto giocatori alti e bravi nelle sponde come Milinkovic-Savic, ha in mente Romagnoli o Kessié sulla trequarti?

"La qualità di uno come Milinkovic-Savic sia una risorsa della Lazio, noi abbiamo sempre lavorato su di lui con un centrocampista con determinate caratteristiche e potremmo farlo anche domani".

 

Quale può essere la differenza tra il 3-0 del derby dell'anno scorso in campionato e l'ultimo di coppa?

"Perdere il derby ci ha deluso e non ci ha fatto bene, ma resta in un'altra competizione che non può influenzare la classifica del campionato. Non siamo stati bravi negli episodi decisivi delle partita. Ogni volta che cadiamo raccogliamo degli insegnamenti per fare meglio domani".

 

Come sta vedendo in allenamento Castillejo?

"Ha avuto qualche problema fisico che non gli ha permesso di stare bene. Ma ora è disponibile anche lui".

 

I ricordi più belli con la Lazio?

"Un primo anno fantastico dove arrivammo terzi, ma c'erano ancora i preliminari e non riuscimmo a qualificarci. Abbiamo fatto un periodo giocando veramente bene. Da allenatore l'unico rimpianto che ho è il secondo anno della Lazio dove non avevo gestito bene alcune dinamiche".

 

Cosa vuol dire per Pioli affrontare una squadra di Sarri?

"Aspettarsi un avversario di qualità, ben messo in campo, che cerca attraverso palleggio di trovare la profondità o la superiorità. È un allenatore molto preparato".

 

Che momento è questo per il Milan e per Pioli?

"In questo momento l'anno scorso non sapevamo se saremmo stati in Champions, quest'anno vogliamo provarci a giocare lo scudetto. In tutti noi c'è qualcosa in più di energia, di tensione, di emozione, di voglia. Ma sappiamo che serve avere il cuore caldo e la testa molto fredda".

 

Brahim Diaz ha giocato nel derby partendo da dietro, quasi box-to-box

"Dipende dalle partita, nel derby l'Inter ci aspettava, non c'erano tanti spazi. Dipende dalla situazione".