Inter-Roma, Mourinho torna nella sua San Siro in silenzio. Ma in passato...
Per la terza volta in stagione Mourinho affronta il suo passato interista e per la terza volta non parla in conferenza alla vigilia della partita. Che sia paura di scontentare una delle due tifoserie con una frase di cui poi si pentirebbe? Curiosamente, quando inventò gli "zero tituli", si rivolgeva proprio alla Roma...
Potrebbe essere il classico “terzo indizio”, quello che “fa una prova”. Per la terza volta in stagione José Mourinho si trova ad affrontare da avversario la sua amata Inter, e per la terza volta sceglie di non presentarsi alla conferenza stampa di rito che precede la partita. Era successo alla vigilia della gara d’andata (4 dicembre scorso), è ricapitato prima della partita di Coppa Italia (8 febbraio) e adesso ci risiamo: Mou è rimasto in silenzio anche prima del match di ritorno
Non da lui, verrebbe da dire. Specialmente se si ripensa alla quantità di frasi ad effetto che, proprio nel corso di alcune conferenza stampa ormai mitiche, ha regalato nel corso della sua carriera. Il sospetto è che dietro ci sia un grandissimo rispetto nei confronti delle due tifoserie, quella che l’ha amato tanto (e che non lo dimentica) e quella che lo idolatra oggi: una frase “sbagliata” o mal interpretata, una parola di troppo, potrebbero incrinare un rapporto piuttosto che l’altro
La prima volta che il Mourinho giallorosso ha rivisto l’Inter da avversario è stata lo scorso 4 dicembre, all’Olimpico, la sua nuova casa. L’Inter di Simone Inzaghi vince 3-0, segna anche l’ex Dzeko
Due mesi dopo, il destino fa in modo che Mourinho debba rimettere piede nella San Siro interista da avversario prima del previsto: quarti di Coppa Italia, vince ancora l’Inter (2-0, in gol ancora Dzeko), ma l’accoglienza riservata allo Special One non può lasciarlo indifferente.
Cori e striscioni per lo Special One, che dopo essere rimasto in silenzio anche alla vigilia di quel match, dalle sue labbra fa uscire solo un bacio rivolto ai suoi ex tifosi.
Adesso di nuovo San Siro, con Mourinho, l’ideatore del “rumore dei nemici”, che sta ancora in silenzio. E le sue altre frasi celebri da interista?
GLI ZERO TITULI - 3 marzo 2009
A pensarci bene, una delle sue più fortunate creazioni linguistiche, gli “zero tituli”, era dedicata proprio alla Roma, all’epoca rivale dell’Inter per lo scudetto.
“Negli ultimi due giorni non si è parlato della Roma che ha grandissimi giocatori, ma che finirà la stagione con zero titoli. Non si è parlato del Milan che ha 11 punti meno di noi e chiuderà la stagione con zero titoli. Non si è parlato della Juve che ha conquistato tanti punti con errori arbitrali", disse spiegando cosa intendesse per “prostituzione intellettuale”
INTELLIGENTE - 4 giugno 2008
(Conferenza di presentazione all’Inter, la questione dell'italiano così fluente sorprende e desta qualche interrogativo nei cronisti, come se Mourinho lo studiasse da tempo)
La risposta scherzosa: “L'ho imparato presto perché sono intelligente”
NON SONO PIRLA - 4 giugno 2008
(Conferenza di presentazione all'Inter: i giornalisti gli chiedono se abbia intenzione di portare Lampard in nerazzurro, ma lui non risponde a domande di mercato)
- Domanda: "Pensa che Lampard potrebbe trovarsi bene nel calcio italiano?"
- Mourinho: "Perché mi chiedi di un giocatore del Chelsea?"
- Domanda: "È un modo furbo di riproporre il tema che lei ha appena evitato".
- Mourinho: "Sì, sììì... Ma io non sono pirla"
NEMICI - 22 agosto 2009
(Vigilia di campionato)
"Ho espresso un'opinione da uomo libero in un Paese libero, e subito ho sentito il rumore dei nemici. Questo mi piace: ho parlato e ora sono tutti qui..."
TROPPO VECCHIO - 4 agosto 2008
Mourinho in polemica con Claudio Ranieri, ai tempi in cui i due allenavano Inter e Juventus (anni dopo si chiariranno e faranno la pace, diventando buoni amici)
"Ranieri? Ha comunque ragione per quello che dice: io sono molto esigente con me stesso e ho bisogno di vincere per avere sicurezza delle cose. Per questo ho vinto tante trofei nella mia carriera. Lui ha, invece, la mentalità di uno che non ha bisogno di vincere e a quasi settanta anni ha vinto una Supercoppa e un’altra piccola Coppa. È troppo vecchio per cambiare mentalità"
QUALE MONACO? - 15 settembre 2008
(Replica a Pietro Lo Monaco, ad del Catania, che aveva detto: "Mourinho è da prendere a bastonate sui denti")
"Io conosco il monaco del Tibet, il Principato di Monaco, il Bayern Monaco, il Gran Prix di Monaco. Non ne conosco altri. Se questo Lo Monaco vuole essere conosciuto per parlare di me, mi deve pagare tanto. Io ho già degli sponsor che mi pagano per fare pubblicità"
DOTTOR MOU - 2 aprile 2009
Mourinho ha da poco ricevuto la laurea "honoris causa" dalla Facoltà di Scienze Motorie dell'Università Tecnica di Lisbona.
"Solo uno tra ventuno non voleva darmi la laurea honoris causa, ma è normale: neanche Gesù piaceva a tutti"
HARRY POTTER - 10 luglio 2009
Prima conferenza stampa della seconda stagione all'Inter, quella che si chiuderà con il Triplete
"Posso lavorare di più. Quello che invece non posso fare sono i miracoli: io non sono Merlino o Harry Potter"
PUNTI DI VISTA - 3 marzo 2009
"Non sono il migliore del mondo, ma penso che nessuno sia meglio di me"
