Ibrahimovic e la MLS: "Forse un giorno tornerò e avrò un mio club"

L'INTERVISTA
©IPA/Fotogramma

Lo svedese parla a ESPN della sua esperienza negli Stati Uniti: "Sono il migliore che abbia mai giocato in MLS, ero troppo bravo per la competizione. Forse un giorno tornerò e potrò ricordare loro cosa sia il calcio vero"

"Non si sa mai, forse un giorno tornerò in MLS e avrò un mio club". A dirlo è Zlatan Ibrahimovic che apre all'ipotesi di un ritorno negli Stati Uniti, ma sotto un'altra veste. Non più da calciatore, come accaduto tra il 2018 e il 2019 con i Los Angeles Galaxy, ma da proprietario. "Potrò ricordare loro cosa sia il calcio vero" ammette lo svedese, intervistato da ESPN. Ibrahimovic ha giocato due anni negli States e ricorda con piacere quella esperienza, sempre nel suo stile: "Sono grato alla MLS perché mi ha dato la possibilità di sentirmi vivo - spiega l'attaccante, in scadenza di contratto con il Milan - Tuttavia ero ancora troppo vivo, quindi ero troppo bravo per la competizione. Questo è quello che ho dimostrato: sono il migliore che abbia mai giocato in MLS".

"In MLS mi sono divertito"

Era il 23 marzo 2018 quando i Los Angeles Galaxy annunciarono l'arrivo di Ibrahimovic, proveniente dal Manchester United. Lo svedese era reduce dalla rottura del legamento crociato del ginocchio destro e la MLS ha segnato la sua rinascita. In totale 58 presenze e 53 gol con i Galaxy: "Penso che giocare in MLS sia stato il modo migliore per tornare dopo l'infortunio - spiega Ibra - Mi sono divertito. Mi piace il modo in cui lavorano, il loro pensiero rivolto al marketing. Ero nelle migliori condizioni di sempre. Sono molto orgoglioso di aver giocato in MLS perché mi dicevano che gli stadi erano vuoti. Gli impianti, invece, erano sempre pieni".

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