Cessione Milan, Investcorp dà ultimatum a Elliott: la trattativa salta?

Serie A

Dopoi giorni di stallo tra le parti e la fine dell'esclusiva per la trattativa di cessione del club rossonero, il fondo del Bahrain intenzionato a comprare il Milan ha lanciato una sorte di ultimatum al fondo Elliott. Che però non gradirebbe la formula proposta dai potenziali compratori. E sullo sfondo compare un altro fondo

Si complica e non poco la trattativa tra il fondo Elliott e Investcorp per il passaggio di proprietà del Milan. E se la frenata arriva in maniera sin troppo palese, in manierà più velata cominciano anche ad alzarsi i toni tra le parti, in quella che ora sembra una vera e propria partita a scacchi. Ma facciamo un passo indietro e proviamo a capire meglio come stanno le cose e cosa potrebbe far saltare il tavolo. Più o meno all’inizio del mese di aprile Elliott e Investcorp firmano un patto di esclusiva e attivano una attenta due diligence, l’attività di raccolta e verifica delle informazioni di natura fiscale, patrimoniale, gestionale ed economica di un’azienda, necessaria prima di un’acquisizione così importante. Tutto sembra procedere verso la giusta direzione e a conferma del buon avvio della trattativa arrivano anche tweet e post social, pubblicati direttamente da uomini copertina del fondo mediorientale. Le parti sembrano a un passo dal signing (la firma dell’accordo con cifre, dettagli e condizioni), ma in realtà i rallentamenti sono dietro l’angolo. 

Equity e finanziamento, è questo il problema?

Ma quale sarebbe dunque ora l'ostacolo principale alla buona conclusione dell'affare? Sintetizzando: la formula d'acquisto da parte di Investcorp e i dubbi di Elliot sulle reali disponibilità del fondo del Bahrain. L’indiscrezione uscita qualche giorno fa da Il Sole 24 ore e mai smentita parlava di una suddivisione del miliardo e 200 mila euro di investimento così ripartita: 800 di equity, ovvero messi direttamente da Investcorp, e 400 di finanziamento, in un’operazione a debito (se il finanziamento non venisse ripagato ricadrebbe poi sulle casse del Milan) che Elliott non gradirebbe. Il fondo americano oggi alla guida del Milan, infatti, ha fatto capire che non vorrebbe che alcun debito possa gravare sulle spalle del club rossonero in futuro.

Tentennamenti e ultimatum

Da qui i primi tentennamenti e i primi dubbi sulla reale possibilità di investimento del fondo del Bahrain, che anticipano una serie di giornate di transizione e che hanno inevitabilmente portato all’ultimatum dettato nelle scorse ore da Investcorp a Elliott. Come a dire: i soldi ci sono, perché non ci vendete il Milan?! Un vero e proprio gioco delle parti, nel quale ogni componente dell’intricato puzzle continua a sostenere la propria posizione e che potrebbe nascondere anche un finale a sorpresa. Il periodo di esclusiva tra Elliott e Investcorp è scaduto, la situazione tra i protagonisti resta tesa, nonostante da entrambi i lati della barricata ci si nasconda dietro a un doppio “no comment”, e quel che appare sempre più chiaro è che in questo momento Investcorp abbia perso quota nella corsa all’acquisizione dei rossoneri. Sullo sfondo, infatti, aleggia e si fa sempre più ingombrante, il profilo del fondo americano RedBird, che ha aperto con forza il dialogo con Elliott e potrebbe rappresentare agli occhi dell’attuale proprietario dei rossoneri una sponda molto più sicura alla quale affidarsi. Nel caso però servirà una nuova due diligence e dunque altro tempo. E negli scacchi il tempo è sempre un fattore determinante.