Roma, alla cena di squadra un giornalista aggredito da un bodyguard. Le scuse del club

ROMA
Da "ilmessaggero.it"

Un collaboratore del "Messaggero" e un altro cronista, che stavano documentando la cena della Roma, sono stati aggrediti da un bodyguard nei pressi del ristorante in cui i giocatori stavano mangiando. La ricostruzione del quotidiano romano. E intanto sono arrivate le scuse da parte del club giallorosso

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Una cena tra i giocatori della Roma in vista della finale di Conference League, con i giocatori che si trovano per “fare gruppo”. Ma che si è conclusa con l’aggressione da parte di un bodyguard a due cronisti, tra cui un collaboratore del “Messaggero”, Gianlunca Lengua. A seguire il ritrovo dei giocatori giallorossi, in piazza de’ Ricci, erano presenti alcuni giornalisti e fotografi, arrivati per documentare con qualche immagine e video la cena. Dopo aver chiesto di poter scattare qualche foto dei calciatori a tavola e dopo aver ricevuto risposta negativa, uno dei cronisti e un fotografo hanno chiesto a una signora affacciata a un balcone di poter entrare nel suo appartamento per riprendere dall’alto la tavolata. Secondo la ricostruzione del “Messaggero” il bodyguard, dopo aver visto la scena, ha aspettato giornalisti e fotografi all’uscita dal portone, e ha aggredito Lengua (che era rimasto sulla strada) che lo stava riprendendo, prendendolo per il collo e strappandogli la camicia, come si vede in un breve filmato pubblicato sul sito di Leggo. Oltre a Lengua il bodyguard ha aggredito anche l’altro cronista che stava uscendo dal portone. Nella ricostruzione del Messaggero si fa riferimento all’esistenza di un video dell’aggressione. L’intervento di due poliziotti presenti sul luogo ha poi riportato la situazione alla calma. La Roma, da noi contattata, si è presa il tempo per verificare l’accaduto prima di rilasciare dichiarazioni.

La Roma si scusa

Un gesto condannato dalla società giallorossa. La Roma infatti ha chiesto formalmente scusa alle testate e ai cronisti coinvolti nel grave episodio di ieri sera e comunicato all’agenzia per la quale lavora, che il bodyguard coinvolto nell’episodio non seguirà mai più la squadra.