Juventus, Vlahovic al Salone del Libro: "Il DNA Juve è come il mio. Qui sono felice"
Serie AL'attaccante bianconero al "Salone Internazionale del Libro": "Sono felicissimo alla Juve. Bisogna tornare a vincere e basta, non c'è da parlare". Su Prandelli: "È l'uomo dello sport più importante che ho incontrato nella mia vita. Spero di incontrarlo presto". E parlando di Chiesa aggiunge: "Non vedo l'ora di giocare e vincere con lui"
Intervenuto al "Salone Internazionale del Libro" in occasione della presentazione del libro "Vlahovic non finisce qui" di Guido Vaciago, direttore di Tuttosport, Dusan Vlahovic ha parlato a 360 gradi della sua carriera. Dalla Fiorentina alla Juventus, passando per Prandelli e l'esordio in Champions League. "Sappiamo tutti l'obiettivo della Juve. Dobbiamo tornare a vincere e stop, non c'è da parlare. Come ho già detto, mi piace il DNA della Juventus. La voglia di combattere, di non mollare mai, di andare oltre al limite, di crederci fino alla fine, mi piace tutto questo. Sono così anche io - ha dichiarato Vlahovic - Mi piace lavorare e fare tanto, perché quando smetterò di giocare non vorrei avere rimpianti, voglio dare tutto me stesso. Questo è il mio lavoro, è un piacere e sono un privilegiato a fare ciò che amo. Si può sempre fare qualcosa in più, anche quando pensi di aver fatto una cosa straordinaria. Bisogna però anche essere soddisfatti di ciò che si fa senza voler esagerare". Poi un pensiero anche sulla Champions League, competizione in cui Vlahovic sognava di giocare da bambino e dove ha segnato un gol all'esordio dopo 30": "Quando la gente dice che davvero sogna di sentire l'inno della Champions, è vero. Tutta la settimana si respira un'aria diversa quando c'è un match di Champions League. Ero orgoglioso di me stesso per esser arrivato a quel livello. Il gol segnato dopo 30" è stata una grande emozione, rara e che vorrei provare per tanto tempo. Devo continuare a lavorare e sperare che arriveranno più partite come questa".
"Prandelli è la persona più importante che ho incontrato nello sport"
Non solo Juve. Dusan Vlahovic ha parlato anche della Fiorentina. Corvino lo acquistò e disse 'ho preso un campione', ma l'attaccante serbo non è d'accordo: "Non è così, sono ancora lontano dall'essere un campione e c'è tanta strada da fare, tanto da lavorare, ma darò tutto per diventarlo". Poi qualche bella parola anche per Prandelli: "Parlare di lui mi emoziona, perché mio padre non avrebbe fatto ciò che ha fatto per me. Lo ringrazio sempre tanto, ci sentiamo spesso ed è stato l’allenatore di cui avevo bisogno - ha dichiarato Vlahovic - Mi ha aiutato tanto e mi ha dato un grande supporto, lo ringrazierò per tutta la vita. Per lui ci sarò sempre, spero di vederlo presto. Ad oggi è l'uomo dello sport più importante della mia vita". Compagni prima alla Fiorentina, poi alla Juve, Vlahovic ha parlato anche di Federico Chiesa: "Abbiamo condiviso tre anni alla Fiorentina, fortunatamente siamo di nuovo insieme. Si è infortunato quando sono arrivato, ora spero di ritrovare la nostra intesa in campo. Non vedo l'ora di scendere in campo con lui per vincere insieme". Infine Vlahovic ha dichiarato: "Sono felicissimo, la mia vita sta andando bene, i miei stanno bene e tutta la gente che mi circonda sta bene. L'affetto del pubblico juventino e dei tifosi mi da una spinta in più. Quando sono stanco, mi spingono a fare cose che non immagino di fare. Felicissimo di stare alla Juve, l'ho voluta tanto e spero di vincere tanto".