Lazio-Verona, insulti razzisti a uno steward: costretto ad andarsene

razzismo

L’incredibile episodio è avvento durante l’ultima gara della stagione all’Olimpico. I responsabili dei cori discriminatori non sono stati allontanati, mentre lo steward è stato invitato a spostarsi per farli smettere

Lazio-Verona, sabato sera, ultima di campionato. La squadra di Sarri dopo il 90° rimane in campo per celebrare il quinto posto e salutare i tifosi. Più di 50mila sugli spalti, mai così tanti in questa stagione. Sorrisi e clima di festa. Non per tutti evidentemente. Rovinata da un episodio che ha visto coinvolto un gruppetto di tifosi biancocelesti che - si vede da un video diffuso sui social - ha pesantemente preso di mira un giovane steward che, spalle rivolte al campo e occhi verso gli spalti, insieme ad altri colleghi controllava che il giro di campo della squadra si svolgesse senza problemi. Cori, offese, ululati e insulti razzisti che - guardando il video - partono da un gruppetto di tifosi, presumibilmente giovani, che occupavano le prime file della Curva Nord. Lo steward rimane impassibile poi inizia a scuotere la testa prima dell'arrivo di un collega, probabilmente uno dei responsabili del servizio, che lo invita a cambiare posizione ed allontanarsi da sotto la curva. Nel breve filmato diffuso sui social non si vede però alcun intervento nei confronti dei tifosi responsabili. A differenza di quanto accade all'estero, ad esempio in Premier, non vengono allontanati i tifosi ma è lo steward che deve lasciare, per evitare di continuare ad essere insultato.

Il comunicato della Lazio

"Sui cori razzisti e gli slogan antisemiti come quelli riportati in queste ore su alcuni siti e quotidiani la Società Sportiva Lazio si è sempre espressa con chiarezza: non meritano commenti e vanno condannati senza mezzi termini - si legge nella nota apparta sul sito del club -. Per questo condividiamo pienamente anche le considerazioni del ministro Di Maio. La Lazio, infatti, ha già da anni attivato tutte le iniziative e le misure possibili per prevenire e reprimere questi fenomeni. Anche in questo frangente la società si è già attivata con il proprio servizio di sicurezza, insieme alle autorità preposte, per individuare e perseguire i responsabili che, con i loro comportamenti, danneggiano gravemente l’immagine di tutto il calcio e di chi tifa con vera passione".