Milan, Cerchione si dimette: ma la cessione da Elliott a RedBird non è a rischio

MILAN

Le dimissioni dal CdA del club rossonero di Salvatore Cerchione, consigliere in quota BlueSkye (che detiene il 4,2% della holding che controlla il Milan), non incideranno sulla cessione da Elliott a RedBird. Il fondo di investimenti di Paul Singer non è preoccupato dalla posizione di Blue Skye, avendo una maggioranza schiacciante di Project RedBlack

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Dieci giorni dopo l'annuncio del signing, il futuro societario del Milan continua a far notizia. Ultimo caso quello delle dimissioni di Salvatore Cerchione dal consiglio di amministrazione del club rossonero che, però, da quanto si apprende da fonti qualificate come scrive l'Ansa, non influiranno sulla cessione della società da Elliott a RedBird. L'ipotesi di una frenata era maturata per una possibile causa legale tra BlueSkye - rappresentata da Cerchione - e il fondo d'investimenti di Paul Singer. Elliott, che detiene una quota di maggioranza molto netta di Project Redblack, holding che controlla il Milan, non è in alcun modo preoccupato dalla posizione di BlueSkye che detiene il 4,27% della holding.

Milan da Elliott a RedBird: il nodo percentuali

Le incognite sull'operazione erano state alimentate dalle dichiarazioni dello stesso Cerchione al Financial Times. L'ormai ex componente del CdA del Milan aveva espresso la sua perplessità sul passaggio di proprietà, dicendosi "scontento di fronte all'opacità del processo di cessione e confuso riguardo i reali motivi dietro a tutto questo, soprattutto visto il futuro roseo" che il club aveva "davanti". Incertezze che avrebbero potuto portare anche a un'azione legale contro Elliott. La cessione non è però a rischio e dalla vendita del Milan Blue Skye percepirà il 4.27%, come da quote in suo possesso. Il tavolo della partita è quello dei dettagli collaterali all'operazione: Arena Investors, che ha finanziato Blue Skye, sarebbe soddisfatto dell'operazione mentre Blue Skye sarebbe intenzionato a ottenere un ulteriore riconoscimento economico che Elliott non vorrebbe accordare. Uno scontro che non avrà comunque risvolti sulla cessione. Nelle prossime settimane sono invece attesi i rinnovi dei dirigenti dell'area tecnica, oltre all'annuncio del closing atteso entro settembre con il nuovo Cda che non comprenderà Cerchione. 

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