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Inter-Monaco 2-2: doppio svantaggio ma Gagliardini e Asllani la pareggiano

amichevole
©Getty

Finisce 2-2 allo stadio Mazza di Ferrara, il secondo test di questo pre campionato della squadra di Inzaghi, sotto di due gol nel primo tempo con i francesi del Monaco ma capace di pareggiare con Gagliardini e Asllani. Nel secondo tempo in campo anche i tanti nazionali arrivati in ritiro

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INTER-MONACO 2-2

7' Golovin (M), 30’ Ben Yedder (M), 42’ Gagliardini (I), 60’ Asllani (I)

 

INTER (3-5-2): Handanovic (62’ Onana); Darmian, D’Ambrosio (62’ De Vrij), Dimarco (62’ Bastoni); Bellanova (63’ Dumfries), Gagliardini (65’ Calhanoglu), Asllani (65’ Brozovic), Mkhitaryan (64’ Barella), Gosens (45’ Lazaro); Lukaku (63’ Dzeko), Lautaro (63’ Correa). All. Simone Inzaghi

 

MONACO (3-4-1-2): Nubel; Badiashile (64’ Marcelin), Maripan (46’ Matsima), Disasi (62’ Aguilar); Vanderson (46’ Gelson Martins), Fofana (51’ Jean Lucas), Matazo (46’ Magassa), Caio Enrique (65’ Jakobs); Golovin (46’ Minamino); Volland (51’ Akliouche), Ben Yedder (46’ Lemarechal). All. Clement

 

Dopo i 4 gol segnati al debutto contro il Lugano, la squadra di Inzaghi torna in campo allo stadio Mazza di Ferrara, riproponendo la Lu-La davanti e tanti nazionali in panchina. Non ancora Bremer, che farebbe molto comodo a Inzaghi, soprattutto viste le incertezze difensive del primo tempo. L'allenatore capisce subito che la serata non parte sotto buoni auspici: dopo appena tre minuti, il palo salva l’Inter su conclusione di Caio Enrique. Ma il gol arriva poco dopo: al 7' lancio di Ben Yedder per Golovin, D’Ambrosio non è preciso e il russo mette alle spalle di Handanovic. 1-0. La reazione interista è affidata a Lautaro: il Toro tira a lato al minuto 10, al 20esimo chiede invano un rigore per un contatto in area con Marin. Niente da fare, fa molto caldo a Ferrara, ci si ferma per il cooling break e Inzaghi prova a riordinare le idee dei suoi. Ma senza esito, perché quando il gioco riprende, al 30’ l’Inter subisce il raddoppio. Ruoli invertiti, stavolta: lancio di Golovin, il capitano Ben Yedder controlla, resiste al recupero di Bellanova e Darmian, poi con uno scavetto batte Handanovic. Inzaghi inizia a innervosirsi e capisce che non sembra proprio serata quando al 38’ -da lontano, va detto- lo specialista delle punizioni Dimarco spara altissimo il pallone. Ma sul finale l’Inter si riaccende. È il 42esimo: Lukaku si guadagna un corner, D’ambrosio di testa impegna il portiere Nubel, che respinge su Gagliardini, bravo a ribattere e a riaprire i giochi. L’Inter potrebbe pareggiare addirittura prima dell’intervallo con un’ultima fiammata al 44’: su cross perfetto dalla sinistra di Dimarco, Lautaro in spaccata anticipa tutti e manda sulla traversa. Si va negli spogliatoi sull’1-2 e la sensazione che l’Inter sia entrata finalmente in partita.

Pari e tanti cambi

Nella ripresa Inzaghi manda subito in campo Lazaro per Gosens, Clement risponde lasciando negli spogliatoi gli autori dei due gol Ben Yedder e Golovin e grazie al nuovo entrato Minamino il Monaco si rende subito pericoloso. Al 55’ la prima occasione del secondo tempo per l’Inter: Lazaro dalla sinistra la mette per Lautaro che manda di testa a lato di poco. E un minuto dopo Gagliardini si ritrova sul piede la palla in area ma strozza troppo il tiro. Quindi, al 58’, lancio di Asslani per Lautaro che in corsa manda alto. Ma il gol è appena rimandato e nasce dall’intesa tra Lautaro e Lukaku: lancio dell’argentino per il belga che stoppa in area, finta e tira, Nubel è super e devia ma sulla respinta è pronto Asllani che mette dentro. Sul 2-2 Inzaghi cambia tutto: fuori la Lu-La, dentro Correa e Dzeko, centrocampo rivoluzionato con Barella, Brozovic e Calhanoglu, in difesa tornano De Vrij e Bastoni, in porta spazio a Onana. Il portiere arrivato dall’Ajax si mette in mostra, è bravo al 78’ a respingere una doppia conclusione di Minamino e Gelson Martins. E al minuto 83, un sinistro di Calhanoglu va a lato di poco. Finisce così, con un pareggio in recupero che lascia buone indicazioni soprattutto nel secondo tempo a Inzaghi. E una certezza: in difesa, senza Skriniar, servono presto rinforzi. Serve Gleison Bremer.