Sassuolo-Milan, Pioli: "Poca lucidità e tanta frenesia, si fischia troppo. Ora il derby"

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Pareggio senza reti al Mapei Stadium per il Milan, che rimanda la prima vittoria esterna in campionato. "È mancata lucidità, avevamo tempo per vincerla - l'analisi di Stefano Pioli -. C'è stata troppa frenesia, bisogna leggere meglio le situazioni. Il ritmo? Tante interruzioni, si fischia troppo...". Sabato il derby: "Li conosciamo, partita che va oltre la classifica"

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A 100 giorni dalla vittoria al Mapei Stadium che certificò il 19° scudetto, il Milan impatta 0-0 sul campo del Sassuolo e rimanda ancora la prima vittoria esterna in campionato. Applausi per Maignan che para il rigore di Berardi, poche chance per i rossoneri nonostante i tentativi del Sassuolo. Tra le note liete il ritorno in campo di Kjaer, analisi della partita che spetta a Stefano Pioli: "Maignan? Ha grande forza e qualità – ha spiegato l'allenatore del Milan -. Cosa è mancato? Lucidità, bisogna leggere meglio le situazioni. Quello che l’avversario concede o meno. Siamo partiti bene, brillanti e con buone combinazioni di gioco. Poi c’è stata troppo frenesia e poco palleggio, anche poca qualità nei movimenti. A quel punto la partita è diventata sporca e spezzettata con poco ritmo".

"Si fischia troppo… Ora il derby"

Inserito nella ripresa, De Ketelaere ha chiuso il match da centravanti: "Non avevo Rebic e Origi, altrimenti avremmo avuto cambi diversi. Ma Charles sa fare quel ruolo. C'è stata poca lucidità e troppa frenesia, c'era tempo per vincerla. Vogliamo vincerle le partite, ma senza frenesie". Il Sassuolo, come l’Atalanta, ha cercato più di coprire che di aggredire: "L’Atalanta l’avevamo costretta noi ad abbassarsi, così come stasera all’inizio. Se cambia la partita allora devi palleggiare di più, noi abbiamo verticalizzato troppo. Dobbiamo lavorare con scelte migliori. Troppe volte ci siamo trovati con cinque giocatori che attaccano la palla, ne bastano due… Abbiamo avuto la voglia di vincerla, che però ti fa perdere lucidità. Poi troppe interruzioni, non mi è piaciuto perché serve ritmo. Si fischia troppo…". E sabato c’è il derby: "I ragazzi sono consapevoli delle difficoltà avute stasera, poi credo che analizzare a lungo una partita finita non è un mio obiettivo. L’Inter ha un altro modo di giocare, la dobbiamo preparare bene. Li conosciamo. Il derby è il derby, va oltre la classifica soprattutto dopo solo quattro giornate".

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Kjaer: "270 giorni fuori sono tanti…"

Un punto per il Milan e uno splendido ritorno in campo: è stato quello di Simon Kjaer, a lungo ai box dopo il grave infortunio al ginocchio sinistro lo scorso dicembre. Ottanta minuti in campo per il difensore danese, che ha spiegato: "270 giorni fuori sono tanti, è servito tanto lavoro ma sono molto contento per essere tornato in campo. Il cambio nel finale? Sto bene, questa decisione l’ho presa perché temevo uno stiramento (coscia destra, ndr), ma spero il meglio per il mio amico Florenzi. La parte più difficile da gestire è stata la corsa, durante la partita serve il massimo in ogni situazione. Comunque mi sono sentito bene in tutte le fasi, mi manca ricominciare a parlare di più in campo. Stasera dovevamo vincere: abbiamo fatto meglio di loro, è mancata lucidità sulla finalizzazione. Quest'anno sarà sempre così: tutti vogliono battere i campioni d'Italia. L'infortunio di Berardi? Gli sono stato vicino in quel momento, spero non sia nulla di grave".