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Milan-Monza, Pioli: "Origi e Rebic dal 1'? E' una possibilità..."

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L'allenatore rossonero ha presentato la sfida al Monza in conferenza stampa: "Berlusconi e Galliani sono la storia del Milan, ma dovremo tenere da parte questi aspetti anche romantici e concentrarci sull'avversario: bravo Palladino, ha dato subito un'idendità alla squadra". Sulle scelte di formazione: "Ci saranno rotazioni perché nessuno può giocarle tutte. Origi e Rebic insieme è una possibilità". Infine su Maignan: "Tornerà non prima di gennaio"

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Reduce dalla vittoria del Bentegodi, il Milan si prepara ad affrontare la sfida a San Siro (in programma sabato alle 18) contro il Monza dell'ex Berlusconi. Stefano Pioli, nella consueta conferenza stampa pre-partita, ha voluto tenere alta l'attenzione dei suoi perché "domani comincia un troncone di stagione molto importante: 7 partite in 22 giorni, cominciare bene sarebbe molto importante". Resta il grande fascino di affrontare Berlusconi e Galliani dall'altra parte. "Penso sarà particolare - ha spiegato l'allenatore rossonero -, ci sarà un aspetto anche romantico perché hanno fatto la storia del Milan. Noi dobbiamo lasciarle un po’ da parte, perché giocheremo contro una squadra che gioca molto bene, devo fare i complimenti a Palladino perché ha dato un’identità alla squadra in breve tempo, quindi dovremo stare concentrati. Il Monza è una squadra che difende bene, molto aggressiva, e palleggia bene. Hanno qualità davanti, quindi caratteristiche complete per fare molto bene. Arrivano con grande entusiasmo e ci aspetta un avversario molto determinato. Bisogna spingere guardando noi stessi, sapendo che se dobbiamo rivincere il campionato bisogna far tanti punti, a prescindere se le altre hanno scontro diretti o meno. Siamo riusciti a ottenere tre vittorie di fila e dobbiamo continuare così. In A non si può sottovalutare nessuna partita, il calendario lo rendi tu agevole con la tua mentalità, il tuo livello di gioco. Ma non temo che la squadra pensi già alla Champions perché ho visto giocatori molto motivati e attenti. Conosciamo le insidie del Monza e vogliamo continuare il nostro periodo positivo in campionato. A Verona non siamo stati squadra compatta, abbiamo perso subito i riferimenti, non riuscivamo a palleggiare e ad aggredire bene. Domani cercheremo di far meglio".

"Theo è turbato, ma l'aiuteremo"

Pioli si è soffermato poi sul momento vissuto da Theo Hernandez, vittima di una rapina in casa dove erano presenti la compagna e il figlio: "Chiaro che quello che è successo a Theo e Zoe sono situazioni molto spiacevoli che sono entrate anche dentro di noi, perché noi siamo una famiglia e Theo sa che quando ha bisogno di noi ci siamo - ha raccontato il mister -. I primi giorni era molto turbato, si sta scaricando sul campo ed è quello che deve fare.

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"Maignan non tornerà prima di gennaio"

Poi un commento sul nuovo infortunio subito da Maignan: "Per Mike siamo molto dispiaciuti, perché è un giocatore importante e stava facendo di tutto per rientrare con la squadra. Abbiamo cercato di valutare tutto il possibile, nel senso che lui spingeva per giocare prima, le valutazioni strumentali ci dicevano che era guarito una settimana fa, invece si è fatto male un altro muscolo e credo che questo infortunio lo terrà fuori almeno fino a gennaio. 

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"7 partite in 22 giorni, nessuno le giocherà tutte"

"In merito a qualche rotazione in più nella formazione ci sono due considerazioni che sto tenendo in grandissimo conto: giocheremo 7 partite in 22 giorni, quindi nessuno le giocherà tutte perché è impossibile essere performanti e non avere rischio di infortunio giocando così spesso, e poi ho un gruppo di giocatori forti, per cui schierare uno al posto di un altro non fa perdere spessore alla squadra. Farò valutazioni, ma non pensando alla gara di martedì, ma solo a quella di domani. Origi e Rebic insieme dal 1’? C’è questa possibilità, ma sceglierò domattina".

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"Diaz insieme a De Ketalaere? Possibile". Poi spiega le telefonate con Berlusconi

L'allenatore non ha mancato di elogiare alcune sue individualità: "Sono due centravanti completi - ha spiegato in riferimento all'alternanza tra Origi e Giroud -, bravi a venire tra le linee per raccordare il gioco, ad attaccare la profondità. Origi è un giocatore fisico, tecnico, calcia bene con entrambi i piedi e sa attaccare lo spazio. La scelta cadrà in base alla loro condizione fisica e al tipo di avversario. De Ketelaere è un giocatore offensivo, può giocare dentro al campo, centro-destra o centro-sinistra, e verrà utilizzato in quelle zone di campo. Insieme a Brahim Diaz un po' più largo? Possibile. È sempre la disponibilità dei giocatori a lavorare in un gioco di squadra a fare la differenza. Gabbia è un ragazzo fantastico, perfetto in tutto per tutto. Sono soddisfatto delle sue prestazioni, non ho nessun dubbio che ogni volta che viene chiamato in causa si fa trovare pronto. Ha anche qualità nella costruzione, è pronto per darci un contributo importante. Ibra in tutto quello che dice e che fa non è mai banale, è sempre di grande aiuto per i compagni e di confronto con me. È una presenza super positiva, il suo recupero procede bene ma è lungo e ci vorrà tempo prima di rivederlo in campo. Sta lavorando con la solita determinazione. I nuovi più passa il tempo e più sono integrati, quando ci sarà l’opportunità dimostreranno il loro valore. Vranckx come caratteristiche assomiglia più a Tonali per gamba e capacità di inserimento. Tatarusanu? Che non ci sarà rotazione anche per lui non lo escludo. È un giocatore esperto, maturo, molto rispettato dai compagni e darà il suo apporto affinché la fase difensiva e offensiva funzioni". Infine una battuta su possibili rimpianti ("in queste 10 partite la squadra meritava di più, mi riferisco soprattutto alla gara contro il Napoli") e sulle telefonate col presidente Berlusconi: "Si parlava di calcio e poi lui esprimeva le sue idee tecnico-tattiche - ha concluso -. Una di queste era il suo chiodo fisso di non fare la costruzione dal basso".