Lazio-Salernitana, Sarri: "Giallo a Milinkovic-Savic? Se parlo mi squalificano"
lazioL'allenatore della Lazio analizza il pesante ko casalingo contro la Salernitana: "Abbiamo preso un brutto colpo: avevamo la partita in mano, poi abbiamo pensato di averla vinta e la reazione è stata confusionaria. Il giallo a Milinkovic-Savic? Non era fallo, ma se parlo mi squalificano per sei mesi"
L'imbattibilità difensiva persa (dopo 6 gare senza prendere reti), i tre gol dopo l'intervallo con cui la Lazio si è fatta ribaltare in casa dopo essere andata in vantaggio (in questo campionato i biancocelesti avevano sempre vinto dopo aver chiuso avanti il primo tempo), il giallo a Milinkovic-Savic diffidato che salterà il derby: arrivano solo note negative per Maurizio Sarri dalla gara dell'Olimpico con la Salernitana. E il commento non può che essere amaro: "Abbiamo fatto una buona partita fino al gol dell'1-1, prima l’avevamo completamente in mano. Eravamo talmente in controllo che in maniera stupida molto probabilmente l’avevamo data per vinta e la reazione è stata confusionaria: abbiamo perso ordine e i nostri equilibri".
"Giallo a SMS? Se parlo mi squalificano"
Inevitabile il commento sull'arbitraggio, specie dopo il giallo a Milinkovic-Savic che costerà il derby al centrocampista della Lazio: "L'arbitragggio non ha contribuito a manterene la serenità. Il cartellino a Milinkovic-Savic? Non si può nemmeno definire generoso perché non era fallo: Milinkovic gioca la palla, è stato l’altro a entrare in ritardo e lui non poteva far altro che pestargli il piede. In 50 anni che giro sui terreni di gioco non avevo mai visto ammonire chi gioca la palla in fase di possesso. Ma lasciamo perdere perché se dico cosa penso di questo episodio mi danno 6 mesi di squalifica. Il quarto uomo mi ha detto addirittura che stavano controllando al Var se c'erano gli estremi per il rosso. Quest’anno ho visto un giocatore mettere le mani addosso all’arbitro senza essere squalificato: ci basterebbe avere lo stesso trattamento, anche molto meno".
Come si riparte? "Ora dobbiamo pensare a rimetterci a posto, riordinare le idee e ripartire, abbiamo preso un brutto colpo. Dobbiamo andare in Olanda a strappare la qualificazione in Europa League e poi penseremo al derby". Infine, sugli applausi dei tifosi alla squadra, al termine della partita: "Uno spettacolo: un Olimpico pieno così ce lo dobbiamo meritare".
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Protagonista del gol del vantaggio della Lazio e di un mese di ottobre magico, Mattia Zaccagni analizza così la sconfitta: “Loro sono stati bravi a sfruttare le ripartenze che hanno avuto, noi sembrava avessimo in mano il pallino del gioco ma abbiamo subito due gol evitabilissimi. Le tante partite non devono essere un alibi, dobbiamo giocarle tutte a ritmo alto e oggi nel secondo tempo non ci siamo riusciti".
"Il nervosismo in campo? Dovuto tutto all’arbitro: il cartellino a Milinkovic non c’era, lui tocca per primo la palla. Sembrava che l’arbitro non vedesse l’ora di tirare fuori il cartellino, dal campo c’era questa sensazione. L’arbitro addirittura ascoltava dal Var per capire se era un probabile rosso, e questo mi sembra ancora di più una follia. Dopo aver subito il primo gol non abbiamo giocato da squadra, cercando le giocate singole: dovremo imparare a farlo meglio. Le assenze di Immobile e Milinkovic nel derby? Sono pedine fondamentali ma ce la metteremo tutta".