Processo plusvalenze: Procura Figc chiederà riapertura e sanzioni

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Fabio Tavelli

Fabio Tavelli

Venerdì 20 gennaio la Corte d’Appello della Federcalcio è chiamata a decidere se riaprire o meno il processo sportivo sulle plusvalenze (che riguarda la Juventus e le altre società coinvolte) e, nel caso di riapertura, l'entità delle eventusali sanzioni che dovrebbero arrivare non più tardi di lunedì

CASO PLUSVALENZE, LE NEWS LIVE DALLA CORTE DI APPELLO FIGC

Il primo capitolo delle vicende giudiziarie della Juventus passa attraverso la Corte Federale d’Appello. La materia è quella delle plusvalenze. Juventus, ma anche altre società tra le quali Sampdoria, Genoa, Pisa, Parma, Empoli e Pescara sono già state assolte prima dal Tribunale federale e poi dalla stessa Corte d’appello. La procura della Federcalcio, guidata da Giuseppe Chinè, ha però chiesto la revisione di questa ultima sentenza sulla base degli atti acquisiti dalla procura di Torino che ha condotto l’indagine Prisma. 

La tesi dell’accusa

Secondo la Procura Federale ci sarebbero nuove prove, impossibili da acquisire per un organo come quello della Federcalcio, che dimostrerebbero la colpevolezza delle società. Secondo l’accusa gli scambi di giocatori erano funzionali unicamente a sistemare i bilanci per renderli migliori. Tesi che le società naturalmente contestano. 

Riapertura e sanzioni

La Corte Federale dovrà decidere prima di tutto se le nuove evidenze portate dalla Procura sono meritevoli di rivedere il processo. La Camera di Consiglio potrebbe decidere che nonostante le nuove prove il processo non si deve riaprire. E dunque questo capitolo sarebbe definitivamente chiuso. Nel caso invece la richiesta della Procura fosse accolta ecco che avremmo, immediatamente, l’analisi delle nuove prove. Durante la sua requisitoria il Procuratore Federale non si limiterà a chiedere la revisione del processo. Spiegando il valore che a suo giudizio hanno le nuove prove formulerà anche le richieste di sanzione alla Corte d’Appello Federale. Potrebbero essere multe, sanzioni, inibizioni o penalizzazioni

Quando arriverà la decisione?

La Camera di Consiglio deciderà subito. Potrebbero essere necessarie più sedute ma il giudizio sarà molto rapido ed arriverà nel fine settimana o al più tardi lunedì. A quel punto il terzo grado di giudizio sarebbe il Collegio di Garanzia presso il Coni, un tribunale che - come la Corte di Cassazione - avrebbe però unicamente la possibilità di giudicare sulla legittimità, ovvero il rispetto delle procedure, ma non sul merito. Dalla decisione della Corte Federale di rivedere il processo potrebbero scaturire anche altri deferimenti. Perché dalle carte dell’indagine Prisma la Procura Federale potrebbe sospettare che l’utilizzo delle plusvalenze fittizie riguardasse anche altre società estranee al primo processo. 

Manovre stipendi e giustizia ordinaria

Tutto questo mentre vanno per la loro strada altri due filoni, questi riguardanti solo la Juventus. L’altro filone sportivo riguarda le manovre stipendi 19/20 e 20/21. Entro la fine di gennaio il Procuratore Chinè potrebbe chiedere il deferimento della società e dei suoi amministratori. La vicenda della manovra stipendi, che secondo le Procure sia a livello sportivo che ordinario accusa la Juve di aver comunicato il risparmio di 4 mesi ma di aver corrisposto successivamente 3 mensilità ai calciatori, e quella delle plusvalenze fittizie saranno oggetto di giudizio il prossimo 27 marzo nell’udienza preliminare che si svolgerà davanti alla quarta sezione penale della Procura della Repubblica di Torino. Il giudice Marco Picco dovrà decidere se rinviare a giudizio o meno la Juventus e i suoi amministratori.

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