Juventus, la "carta Ronaldo" pubblicata dal Corriere della Sera: ma manca la sua firma

il documento

Il Corriere della Sera ha pubblicato giovedì 19 febbraio la famosa ‘carta di Ronaldo’. Il documento è stato rinvenuto a Torino "nello studio dell’avvocato Federico Restano lo scorso 23 marzo 2022, durante la seconda perquisizione disposta dal procuratore aggiunto Marco Gianoglio e dai sostituti Mario Bendoni e Ciro Santoriello". Ora è agli atti dell’inchiesta della Procura di Torino sul falso in bilancio

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Cosa c’è scritto sulla ‘carta di Ronaldo’

Si tratta di quella "carta famosa che non deve esistere tecnicamente", come evocata in una intercettazione telefonica tra Cesare Gabasio (capo dell’ufficio legale della Juventus) e il Direttore sportivo bianconero Federico Cherubini. Il documento ha in oggetto la dicitura “Accordo Premio Integrativo – Scrittura Integrativa” e recita così: “Egregio Signor Cristiano Ronaldo dos Santos Aveiro, facciamo seguito alle intese intercorse e uniamo alla presente il documento relativo al premio integrativo riconosciuto a suo favore (Accordo Premio Integrativo) e l’ulteriore scrittura integrativa dell’Accordo Premio Integrativo (“Scrittura integrativa”). E ancora: “Nel confermare gli impegni assunti nei predetti documenti, ci impegniamo altresì a consegnarvi entro il 31.07.2021 l’Accordo Premio Integrativo ritrascritto sui moduli federali "Altre Scritture" a oggi non disponibili, e la Scrittura integrativa debitamente sottoscritta". In un allegato poi vengono indicate nel dettaglio cifre, scadenze e condizioni alla base del pagamento. 

Il documento pubblicato dal Corriere della Sera
Documento pubblicato dal Corriere della Sera

C’è la firma di Paratici ma non di CR7

Tale “side letter” - firmata solo dall'ex responsabile dell'area tecnica Juve Fabio Paratici (indagato assieme ai vecchi vertici societari bianconeri) e non controfirmata da Cristiano Ronaldo – rappresenterebbe una scrittura privata in cui la Juventus, a fronte del mancato versamento a Ronaldo di alcune mensilità a causa delle difficoltà economiche dovute all’emergenza Covid, si sarebbe impegnata a restituirgli quei soldi in un secondo momento, anche qualora avesse lasciato la Juventus. “nell’ipotesi in cui, a seguito di suo trasferimento definitivo, la condizione stabilita per la maturazione dei premi individuati (…) non possa verificarsi, Lei avrà diritto a percepire un incentivo all’esodo”. Il debito nei confronti di Ronaldo ammonterebbe a 19,6 milioni e, secondo gli inquirenti, non è mai stato iscritto a bilancio.

La posizione di Ronaldo

Secondo quanto scrive Simona Lorenzetti nell’articolo del Corriere della Sera, "i magistrati hanno provato a chiedere conto dell’accordo a CR7 (attraverso una rogatoria internazionale), ma l’attaccante non si è mai presentato dai pm. I suoi legali, i penalisti Salvatore Pino e John Shehata, hanno poi fatto sapere che il calciatore non ha mai visto quei documenti e che non ne possiede copia. Nelle scorse settimane gli avvocati hanno chiesto al gup Picco di poter accedere agli atti, e in particolare a quelli che ricostruiscono la famosa carta",