Juventus penalizzata di 15 punti: la sentenza sulle plusvalenze
Juve penalizzata di 15 punti: è la decisione della Corte d'Appello della Figc che ha accolto l'istanza della Procura che aveva chiesto la riapertura del processo sulle plusvalenze. Dure anche le sanzioni ai dirigenti: 2 anni e mezzo di inibizione per Paratici, 2 anni ad Agnelli e Arrivabene, 1 anno e 4 mesi a Cherubini, 8 mesi a Nedved. La Juve annuncia il ricorso. Prosciolti gli altri 8 club
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Tutto questo mentre vanno per la loro strada altri due filoni, questi riguardanti solo la Juventus. L’altro filone sportivo riguarda le manovre stipendi 19/20 e 20/21. Entro la fine di gennaio il Procuratore Chinè potrebbe chiedere il deferimento della società e dei suoi amministratori. La vicenda della manovra stipendi, che secondo le Procure sia a livello sportivo che ordinario accusa la Juve di aver comunicato il risparmio di 4 mesi ma di aver corrisposto successivamente 3 mensilità ai calciatori, e quella delle plusvalenze fittizie saranno oggetto di giudizio il prossimo 27 marzo nell’udienza preliminare che si svolgerà davanti alla quarta sezione penale della Procura della Repubblica di Torino. Il giudice Marco Picco dovrà decidere se rinviare a giudizio o meno la Juventus e i suoi amministratori.
Quando arriverà la decisione?
La Camera di Consiglio deciderà subito. Potrebbero essere necessarie più sedute ma il giudizio sarà molto rapido ed arriverà nel fine settimana o al più tardi lunedì. A quel punto il terzo grado di giudizio sarebbe il Collegio di Garanzia presso il Coni, un tribunale che - come la Corte di Cassazione - avrebbe però unicamente la possibilità di giudicare sulla legittimità, ovvero il rispetto delle procedure, ma non sul merito. Dalla decisione della Corte Federale di rivedere il processo potrebbero scaturire anche altri deferimenti. Perché dalle carte dell’indagine Prisma la Procura Federale potrebbe sospettare che l’utilizzo delle plusvalenze fittizie riguardasse anche altre società estranee al primo processo.
Riapertura e sanzioni
La Corte Federale dovrà decidere prima di tutto se le nuove evidenze portate dalla Procura sono meritevoli di rivedere il processo. La Camera di Consiglio potrebbe decidere che nonostante le nuove prove il processo non si deve riaprire. E dunque questo capitolo sarebbe definitivamente chiuso. Nel caso invece la richiesta della Procura fosse accolta ecco che avremmo, immediatamente, l’analisi delle nuove prove. Durante la sua requisitoria il Procuratore Federale non si limiterà a chiedere la revisione del processo. Spiegando il valore che a suo giudizio hanno le nuove prove formulerà anche le richieste di sanzione alla Corte d’Appello Federale. Potrebbero essere multe, sanzioni, inibizioni o penalizzazioni.
La tesi dell’accusa
Secondo la Procura Federale ci sarebbero nuove prove, impossibili da acquisire per un organo come quello della Federcalcio, che dimostrerebbero la colpevolezza delle società. Secondo l’accusa gli scambi di giocatori erano funzionali unicamente a sistemare i bilanci per renderli migliori. Tesi che le società naturalmente contestano.