Juventus, plusvalenze e manovre stipendi: tutte le tappe della vicenda
La Procura di Roma ha chiesto il rinvio a giudizio per l'ex presidente della Juventus, Andrea Agnelli, e gli altri ex dirigenti all'epoca al vertice del club (tra i quali Pavel Nedved, Maurizio Arrivabene e Fabio Paratici) nell'ambito delle indagini relative alle plusvalenze e alla 'manovra stipendi'. Dalle perquisizioni del 2021 alla penalizzazione di 10 punti dei bianconeri, i due filoni, l'indagine della Procura di Torino e quella Federale: tutte le tappe dell'inchiesta "Prisma" sui conti della Juventus
- Sono i giorni in cui la Guardia di Finanza perquisisce le sedi di Torino e Milano della Juventus a caccia di documenti relativi alla compravendita giocatori e alla formazione dei bilanci per gli anni 2019-21.
- Il pool di magistrati che guida la cosiddetta indagine "Prisma" è composto dai sostituti procuratori Ciro Santoriello, Mario Bendoni e dal procuratore aggiunto Marco Gianoglio.
- Sono due: i bilanci con le plusvalenze, ma anche alcune scritture private, quella che poi verrà ribattezzata "manovra stipendi". In modo particolare si cerca la carta "che non sarebbe dovuta esistere" - come emerso dalle intercettazioni tra Cesare Gabasio (capo dell’ufficio legale Juve) e il ds Cherubini - che riguarda Cristiano Ronaldo, circa alcuni emolumenti che il calciatore dovrebbe ancora avere e altre retribuzioni passate. Le ipotesi di reato sono "false comunicazioni societarie" ed "emissione di fatture per operazioni inesistenti".
- Abbiamo "operato nel rispetto delle leggi e delle norme che disciplinano la redazione delle relazioni finanziarie, in conformità ai principi contabili e in linea con la prassi internazionale della football industry e le condizioni di mercato" - è la nota diffusa dalla società, che assicura collaborazione a inquirenti e Consob.
- Inizialmente sono sei: il presidente Andrea Agnelli, il vicepresidente Pavel Nedved, l'ex responsabile dell'area sportiva Fabio Paratici, il Chief Corporate & Financial Officer Stefano Cerrato, l'ex Chief Corporate & Financial Officer, Stefano Bertola e l'ex dirigente finanziario Marco Re. È indagata anche la Juventus, come persona giuridica.
- Il nome nuovo nel registro degli indagati è quello di Cesare Gabasio, capo dell'ufficio legale della Juventus e procuratore legale rappresentante del club. Intanto la società in un comunicato conferma nuove perquisizioni.
- Stando a quanto riportato da La Stampa, la procura di Torino, nell'ambito dell'inchiesta di ipotesi di falso in bilancio, avvia altre perquisizioni in studi legali di Milano, Torino e Roma dove sarebbero state depositate delle scritture private tra società e calciatori che riguardano le retribuzioni degli stessi nei due anni del Covid.
- Tra i primi c'è Paulo Dybala, ascoltato il 24 marzo per tre ore in procura a Torino come persona informata dei fatti in merito a un nuovo filone dell'inchiesta 'Prisma'. Il verbale è stato secretato. Dybala non è indagato e non sarà l’unico giocatore convocato. Il 25 marzo altri due giocatori della Juventus: Alex Sandro e Bernardeschi. Nella mattinata del 4 aprile si è presentato Cuadrado, poi si sono susseguiti Chiellini e Bonucci.
- Intanto, inizia anche l’iter della giustizia sportiva. L'inchiesta della Procura federale sul caso plusvalenze porta al deferimento a titolo di responsabilità diretta di 11 club di calcio: secondo l'accusa Juve, Samp, Napoli, Genoa, Empoli, Parma, Pisa, Pescara, Novara, Chievo Verona e Pro Vercelli "hanno contabilizzato plusvalenze e diritti alle prestazioni dei calciatori per valori eccedenti quelli consentiti in misura da incidere sui requisiti federali per il rilascio della Licenza Nazionale".
- Tutti i 59 dirigenti e i membri dei vari consigli di amministrazione, oltre alle 11 società finite a giudizio al Tribunale nazionale federale per il caso delle plusvalenze, sono prosciolti.
- A distanza di pochi giorni ecco le motivazioni: non esiste un metodo unico o oggettivo per arrivare a stabilire il reale valore di un giocatore, è questa la principale ragione che ha portato il Tribunale federale a prosciogliere le 11 società di calcio e 59 dei 61 dirigenti (le posizioni degli altri due sono state stralciate per un vizio di forma) deferiti dalla Procura per il caso plusvalenze.
- È il giorno in cui la procura di Torino notifica al Cda del club la chiusura delle indagini preliminari. I reati ipotizzati sono "false comunicazioni sociali e false comunicazioni rivolte al mercato". L'accusa è quella di aver ostacolato all’autorità di controllo, la Consob. Le annualità prese in considerazione dall'istruttoria conclusa sono tre, dal 2018 al 2020. Il 12 ottobre era stata respinta la richiesta di misure cautelari per tre dirigenti, tra cui il presidente Agnelli.
- Il giorno dopo la Juventus conferma di aver ricevuto dalla Procura di Torino l'atto di chiusura delle indagini sul caso plusvalenze. La replica arriva con una nota ufficiale del club bianconero che sottolinea di "aver operato nel rispetto delle leggi e delle norme". Per i legali del club: "Si tratta di un tema che non registra nessuna novità".
- Dopo dodici anni alla guida del club, Andrea Agnelli si dimette da presidente al termine di un Consiglio d'amministrazione straordinario del club, dove tutti i membri si sono dimessi in blocco. Lo rende noto un comunicato della Juve. Maurizio Scanavino nuovo direttore generale in attesa dell'assemblea degli azionisti convocata per il 27 dicembre. Agnelli in una lettera a tutti i dipendenti: "Venuta meno la compattezza, meglio lasciare tutti insieme". Gianluca Ferrero è il nuovo presidente.
- La Juventus era stata assolta anche in appello nel procedimento Federale sulle plusvalenze, ma la procura della Figc - sulla base dei più recenti documenti arrivati da Torino - apre un nuovo procedimento sulla parte relativa agli accordi con i giocatori per l'integrazione degli stipendi. Nel codice di giustizia sportiva l'articolo di riferimento è il 31 che riguarda le violazioni in materia gestionale ed economica. Sono 60 i giorni di tempo per la pronuncia: il termine scade a fine gennaio 2023.
- Viene depositata in procura a Torino la richiesta di rinvio a giudizio nell’inchiesta sui conti della Juventus. Il provvedimento riguarda Andrea Agnelli e altre 11 persone che nelle precedenti settimane avevano ricevuto l’avviso di chiusura indagini. Si tratta di Nedved, Paratici, Re, Bertola, Cerrato, Gabasio, Arrivabene, Roncaglio, Vellano, Boschetti e Grossi. Compare anche la Juventus come persona giuridica
- Lo annuncia il CFCB (Club Financial Control Body), organo della Uefa: "La Prima Camera del CFCB ha aperto un'indagine nei confronti della Juventus FC per potenziali violazioni delle norme sulle licenze per club e sul fair play finanziario. L'inchiesta si concentrerà sulle presunte violazioni finanziarie recentemente rese pubbliche a seguito del procedimento condotto dalla Consob e dalla Procura della Repubblica di Torino"
- Sono diverse quelle che vengono raccolte dalla Procura di Torino per l'inchiesta Prisma e trascritte nelle centinaia di pagine dei fascicoli in mano ai pm. Sono state captate conversazioni tra l'ormai ex presidente bianconero Andrea Agnelli con il cugino John Elkann, presidente di Exor, ma anche con alcuni suoi dirigenti come Maurizio Arrivabene. Non mancano le discussioni sul modus operandi di Paratici con altri dirigenti e i timori per le ispezioni della Consob.
- È un'altra giornata importante per il Cda dimissionario bianconero, che si ritrova per votare la modifica al bilancio dell'esercizio 2021-2022: registrata una perdita di 239,3 milioni di euro, inferiore rispetto al rosso di 254,4 mln annunciato a settembre prima dei rilievi della Consob, dei revisori e della Procura di Torino. Il nuovo bilancio sarà sottoposto all'assemblea degli azionisti del 27 dicembre
- La Procura rinuncia all’appello contro la decisione del gip che lo scorso 12 ottobre aveva respinto la richiesta di custodia cautelare nei confronti di alcuni esponenti del club bianconero, tra cui i vertici della società. Intanto, si attende ancora la data della prima udienza preliminare.
- È questa la decisione della Procura Generale della Cassazione. Saranno i giudici torinesi quindi a decidere in merito alla richiesta degli avvocati dei bianconeri di spostare il processo a Milano.
- Si riapre il procedimento sportivo sul caso plusvalenze a carico di 9 società e di 52 dirigenti. Oltre alla Juve, coinvolte Samp, Pro Vercelli, Genoa, Parma, Pisa, Empoli, Novara e Pescara. Il Procuratore federale ritiene che nelle carte della Procura di Torino vi siano nuovi e probanti elementi, tali da rendere quindi fondata la richiesta di revocazione parziale della decisione presa dalla corte federale d’appello lo scorso maggio, quando furono tutti prosciolti. Si deciderà il 20 gennaio.
- Non solo, il procuratore riscontra nelle carte della Procura di Torino delle nuove plusvalenze, che non erano quindi state considerate nel primo processo e su queste ha aperto una nuova indagine, che coinvolge la Juventus ed altre società di cui non viene fatto il nome. Si deciderà il 22 febbraio.
- Intanto allo Stadium si tiene l'ultima assemblea degli azionisti Juventus presieduta da Andrea Agnelli, che ha approvato il bilancio 2021-2022 con un rosso di 238,1 milioni. "Dimettermi non è stata una decisione facile, ma la Juventus viene prima di tutto e tutti", è stato il saluto del presidente uscente.
- E la Exor, azionista di maggioranza della Juventus, indica i nomi dei componenti del nuovo Cda del club bianconero che sarà nominato dall'Assemblea degli azionisti il prossimo 18 gennaio, dopo le dimissione dei precedenti membri.
- È la 17^ giornata di campionato: Agnelli e Nedved, dimissionari dal 28 novembre, assistono al riscaldamento della Juventus prima del match contro l'Udinese. È questa la loro ultima partita alla guida dei bianconeri.
- Secondo quanto riporta l'Ansa, l'udienza preliminare per l'inchiesta Prisma sui conti della Juventus è stata fissata per il prossimo 27 marzo. Nell'occasione il giudice Marco Picco stabilirà se il club e i 12 indagati andranno a processo (decreto di rinvio a giudizio) o meno (sentenza di non luogo a procedere).
- Nell'ultima assemblea da presidente della Juventus Andrea Agnelli annuncia le sue dimissioni da tutte le società della famiglia quotate in Borsa: "Affronterò il mio futuro come una pagina bianca, con libertà di pensiero che senza questo passo indietro non avrei". L'Assemblea degli azionisti della Juventus ratifica il nuovo Consiglio di Amministrazione del club. Il neo presidente Ferrero: "Difenderemo la Juve con rigore ma senza arroganza".
- Il Corriere della Sera nell’edizione di giovedì 19 febbraio pubblica la famosa ‘carta di Ronaldo’. Il documento, si legge, è stato rinvenuto a Torino "nello studio dell’avvocato Federico Restano lo scorso 23 marzo 2022, durante la seconda perquisizione disposta dal procuratore aggiunto Marco Gianoglio e dai sostituti Mario Bendoni e Ciro Santoriello".
- Tale “side letter” - firmata solo dall'ex responsabile dell'area tecnica Juve Fabio Paratici (indagato assieme ai vecchi vertici societari bianconeri) e non controfirmata da Cristiano Ronaldo – rappresenterebbe una scrittura privata in cui la Juventus, a fronte del mancato versamento a Ronaldo di alcune mensilità a causa delle difficoltà economiche dovute all’emergenza Covid, si sarebbe impegnata a restituirgli quei soldi in un secondo momento, anche qualora avesse lasciato la Juventus
- Il procuratore della Figc, Giuseppe Chinè, ha chiesto 9 punti di penalizzazione per la Juventus alla corte della Figc chiamata a valutare la riapertura del processo sportivo per le plusvalenze. Il procuratore ha anche chiesto 20 e 10 giorni di inibizione per Paratici, 16 mesi per Agnelli, 12 mesi per Nedved, Garimberti e Arrivabene, 10 mesi e 20 giorni per Cherubini
- Stangata della Corte federale Figc che non solo accoglie le richieste di Chinè ma le aumenta: -15 punti in classifica per la Juventus che scende dal 3° al 10° posto; 2 anni e mezzo a Paratici, 2 ad Agnelli e Arrivabene, 1 anno e 4 mesi a Cherubini e 8 mesi Nedved
- Pubblicate le motivazioni della sentenza della Corte di Appello Figc: "La Juve ha commesso un illecito disciplinare sportivo, tenuto conto della gravità e della natura ripetuta e prolungata della violazione, vista la documentazione proveniente dai dirigenti del club con valenza confessoria e dai relativi manoscritti, le intercettazioni inequivoche e le ulteriori evidenze relative a interventi di nascondimento di documentazione o addirittura manipolatori delle fatture"
- Il 19 aprile alle 14.30 al Collegio di Garanzia dello Sport presso il Coni la data di discussione del ricorso presentato dalla Juventus contro la Figc e la procura federale contro la sentenza sul caso plusvalenze che ha portato ai 15 punti di penalizzazione. Lo ha stabilito la Presidente del Collegio di Garanzia, Gabriella Palmieri. L'udienza si terrà a Sezioni Unite
- Uno dei Pm a capo dell'inchiesta "Prisma" sui conti della Juventus ha scelto di astenersi dall'accusa in vista dell'udienza preliminare prevista per lunedì 27 marzo. La decisione in seguito alle polemiche seguite a un video del 2019 in cui Santoriello, durante un convegno, diceva di essere anti juventino e si professava tifoso del Napoli
- La Fifa ha confermato che le sanzioni comminate dalla giustizia sportiva italiana nei confronti degli ex dirigenti della Juventus sono estese a livello globale. Per questo motivo Fabio Paratici è inibito per 30 mesi anche in Premier: può lavorare all'interno del Tottenham ma non può condurre operazioni di mercato.
- In quella data il gup deciderà se spostare il processo a Milano o Roma o mantenerlo a Torino. Il Gup Marco Picco, dopo circa 45’, ha sospeso l’udienza per emettere un’ordinanza di citazione come responsabili civili della Juventus e della società di revisione del club, richiesta da alcune parti civili, e per fissare la nuova data dell'udienza
- La procura della federcalcio ha notificato alla Juventus la chiusura delle indagini per le cosiddette 'manovra stipendi, partnership e agenti': nell'atto, il procuratore Chinè contesta tra l'altro al club bianconero la violazione del principio di lealtà sportiva (articolo 4.1) per i tre filoni. Su questi tre filoni la Juve ha due settimane di tempo per presentare le sue controdeduzioni. Il club bianconero: "Sempre operato nel rispetto del principio di lealtà sportiva"
- I legali della Juventus hanno chiesto l'annullamento della penalizzazione, la procura generale dello sport (nella foto il prefetto Ugo Taucer) invece il rinvio alla Corte d'Appello Federale per un nuovo giudizio: "Temo effettivamente che ci sia una infondatezza rispetto ai punti comminati alla squadra e ci sia carenza di motivazioni che vada valutata in un nuovo giudizio".
- Il Collegio di Garanzia dello Sport ha accolto il ricorso della Juventus per il caso plusvalenze, rinviando però gli atti alla giustizia della Federcalcio per una nuova valutazione. Dunque sospesa la penalizzazione di 15 punti in attesa di un nuovo processo. Accolto anche l'appello di Pavel Nedved, Paolo Garimberti e Enrico Vellano. Respinti invece i ricorsi di Andrea Agnelli, Fabio Paratici e Federico Cherubini.
- l Collegio di Garanzia ha pubblicato in 75 pagine le motivazioni della sentenza sul processo plusvalenze per la Juventus che in terzo grado ha visto la restituzione temporanea dei 15 punti di penalizzazione ai bianconeri in attesa di una nuova pronuncia della Corte di Appello Federale. L'impianto dell'accusa è confermato, possibile una riduzione della penalizzazione nei confronti del club ma l’Europa è a rischio
- Il Gup ha rimandato alla Cassazione la decisione sulla competenza territoriale in merito al processo della giustizia ordinaria sull'inchiesta Prisma. Allo stesso tempo, in attesa della decisione della Cassazione, ha fissato la nuova udienza per il 26 ottobre, data in cui quindi ho riprenderà il processo o verrà chiuso inviando gli atti ad un'altra Procura
- La Corte federale di appello della Figc ha fissato per lunedì 22 maggio l'udienza per la rivalutazione della sanzione alla Juventus per il caso plusvalenze. Il 20 aprile il Collegio di Garanzia del Coni aveva rinviato alla corte il procedimento, per la ridefinizione del -15 inizialmente inflitto ai bianconeri.
- Il procuratore federale Chinè ha deferito la Juventus e sette fra dirigenti ed ex dirigenti bianconeri tra cui Agnelli, Paratici, Nedved e Cherubini. Secondo la procura Figc sarebbe stato violato l'articolo 4.1 del codice di giustizia sportiva. Il processo sportivo a fine campionato
- I giudici della Corte d’Appello della Figc hanno penalizzato di 10 punti la Juventus (la richiesta del Procuratore Chiné era -11) e hanno prosciolto Pavel Nedved e gli altri 6 ex dirigenti e consiglieri del CdA bianconero per cui l’accusa aveva chiesto otto mesi.
- Lo stesso giorno della sentenza della Corte federale che ha inflitto 10 punti di penalizzazione alla Juventus, è stata ufficializzata la data dell'udienza presso il Tribunale federale sul secondo filone di indagine, quello relativo alla "manovra stipendi" e alle partnership
- E' stata anticipata a martedì 30 maggio l'udienza presso il Tribunale federale nazionale della Figc per il procedimento contro la Juventus nella cosiddetta manovra stipendi. Originariamente il processo era stato fissato al 15 giugno. L'anticipo è correlato alla possibilità, ora più vicina di un patteggiamento tra il club bianconero e la procura federale
- "La sanzione di 10 punti da scontare nella stagione sportiva in corso, anche in un'ottica equitativa, si rivela del tutto idonea a soddisfare i criteri di afflittività, proporzionalità e ragionevolezza come innanzi enunciati". Queste le motivazioni della Corte federale d'appello sul caso plusvalenze. Penalizzazione commisurata alle responsabilità dei dirigenti: Paratici 4 punti, Agnelli 3, Arrivabene 2, Cherubini 1. Il proscioglimento degli altri membri del Cda è valso lo “sconto” di 5 punti rispetto al -15
- Il Tribunale federale nazionale ha accettato il patteggiamento della Juventus nel merito del filone "manovra stipendi". Per il club solo un'ammenda di 718mila euro e la rinuncia a presentare ricorsi. Nessun patteggiamento per l'ex presidente Andrea Agnelli, che da quanto si apprende ha deciso di presentare ricorso contro i due anni di squalifica a suo carico
- Sedici mesi di inibizione e 60 mila euro di multa sono stati inflitti dal Tribunale federale nazionale della Figc ad Andrea Agnelli per la 'manovra stipendi'. Il procuratore Figc aveva chiesto 20 mesi. L'ex presidente delle Juve, si apprende da fonti della difesa, attende le motivazioni per valutare il ricorso.
- Il Tribunale federale nazionale ha pubblicato le motivazioni della sentenza con la quale l'ex presidente della Juventus, Andrea Agnelli, è stato sanzionato con 16 mesi di inibizione e 60 mila euro di multa. "E' stato parte integrante della cosiddetta 'manovra stipendi' della Juve"
- L'Organo di Controllo Finanziario dell'Uefa ha deciso di escludere la Juventus dalle competizioni europee nella stagione 2023/24 per aver violato il quadro normativo dell'Uefa e l'accordo transattivo firmato nell'agosto 2022. Al club bianconero è stato inoltre comminata una sanzione di 20 milioni di euro, di cui la metà condizionali e applicati solo se i bilanci annuali del club per gli anni finanziari 2023, 2024 e 2025 non saranno conformi ai requisiti contabi
- Nessun ricorso. È la scelta presa dai bianconeri, come confermato dalle parole del suo presidente Gianluca Ferrero: "Non condividiamo l’interpretazione che è stata data e restiamo fermamente convinti della correttezza del nostro operato e della fondatezza delle nostre argomentazioni. Tuttavia, abbiamo deciso di non presentare appello contro questo giudizio. Preferiamo mettere fine al periodo delle incertezze"
- La Procura di Roma, alla quale erano stati trasmessi gli atti della Procura di Torino (dichiarata incompetente dalla Cassazione lo scorso 6 settembre), ha concluso le indagini preliminari sui conti del club bianconero. A renderlo noto è un comunicato ufficiale della stessa società. Confermatele le ipotesi di reato
- La Procura di Roma ha chiesto il rinvio a giudizio per l'ex presidente della Juventus, Andrea Agnelli, e altri ex dirigenti allora al vertice della società bianconera, tra cui Pavel Nedved, Maurizio Arrivabene e Fabio Paratici nell'ambito dell'indagine relativa alle plusvalenze e alla manovra stipendi. Nei confronti degli indagati, circa una decina, le accuse sono, a seconda delle posizioni, aggiotaggio, ostacolo alla vigilanza e false fatturazioni.