La Juve dopo la penalizzazione: cronaca di una vigilia anomala contro l'Atalanta

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Giovanni Guardalà

Giovanni Guardalà

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Doveva essere uno scontro diretto per un posto in Champions League e invece per la Juventus sarà una partita per guadagnare il settimo posto in classifica dopo la penalizzazione di 15 punti. La dirigenza, dal presidente Ferrero all'amministratore delegato Scannavino, ora puntano anche sul concetto di compattezza. Contro i bergamaschi, intanto, Allegri recupera Cuadrado

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Il giorno dopo la sentenza è una vigilia di Juventus-Atalanta particolare. Doveva essere uno scontro diretto per un posto in Champions e invece per la Juve sarà una partita per guadagnare il settimo posto in classifica. Da 37 a 22 punti: una penalizzazione di 15 punti che i dirigenti della Juventus definiscono un'ingiustizia. 

Un concetto ribadito dal presidente Ferrero e dall'amministratore delegato Scanavino in un breve discorso alla squadra. E di fronte a un'ingiustizia, hanno aggiunto, bisogna essere compatti e fare ognuno il proprio mestiere. "Noi dirigenti difendendo la società nelle sedi opportune e voi calciatori facendo punti sul campo. Oggi più che mai rappresentate milioni di tifosi nel mondo". E la società già nelle ore successive alla sentenza ha preannunciato ricorso, ma ci vorrà tempo e quindi Allegri inizierà a costruire un muro per tenere il più possibile la squadra isolata e concentrata solo sul campo.

Per la partita contro l'Atalanta l’allenatore bianconero ritrova Cuadrado, per la prossima contro il Monza avrà a disposizione anche Vlahovic e Pogba,  altri mattoni fondamentali per costruire quel muro o, quello che si augura, le fondamenta per quella che oggi appare come un'impresa impossibile