Lazio, Sarri vince il derby ed è secondo: la Champions è sempre più vicina

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Matteo Petrucci

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Con la vittoria nel derby i biancocelesti volano al secondo posto in solitaria grazie al gol di Zaccagni che interrompe un digiuno di reti durato due mesi. Nelle ultime cinque la Lazio ha vinto quattro volte ed è passata dal sesto posto all'essere dietro da sola alle spalle del Napoli

Il derby secondo Sarri. Studiato e preparato nei minimi dettagli anche a costo di sacrificare l'Europa. Il secondo derby di Sarri, capace di vincere sia all'andata che al ritorno, l'ultimo a riuscirci in biancoceleste fu Reja 11 anni fa. O forse sarebbe meglio dire il derby che ha portato Sarri secondo. Ecco perché stavolta vale di più. L'ultima occasione in cui i biancocelesti si sono ritrovati in seconda posizione dopo 27 turni fu anche l'unica volta in cui tagliarono il traguardo Champions negli ultimi 10 anni. Un precedente che regala altri sorrisi e fiducia ad una squadra che in campionato ha mostrato il suo volto migliore. Negli ultimi 5 turni, in cui ha collezionato 4 vittorie e 1 pareggio, ha guadagnato punti su tutte le dirette concorrenti. 9 all'Atalanta, 7 a Inter e Roma, 6 al Milan. Era sesta, ora è dietro solo al Napoli. E, altra nota di merito, spesso senza Immobile.

Zaccagni, nuova mentalità da attaccante

Sarri ha saputo trovare gol alternativi, come quello che ha deciso il derby. Dopo quasi due mesi di digiuno Zaccagni ha scelto probabilmente la partita giusta per sbloccarsi, migliorando il suo high score personale. Per dirla alla Sarri un giocatore che ora non fa più solo l'attaccante ma ha iniziato anche a pensare da attaccante. Anche per continuità di rendimento è uno dei migliori nell'annata dei biancocelesti: 9 reti, come Immobile: sono i due italiani che hanno segnato di più in A. Il centravanti è infortunato, singolare invece che non sia in azzurro l'esterno. Paga vecchie incomprensioni con Mancini ancora da chiarire. E' il quinto giocatore più utilizzato da Sarri in stagione. Che si riposi a Formello all'allenatore non dispiacerà poi molto.