L'allenatore della Lazio commenta il pareggio casalingo ottenuto al 94' contro il Lecce: "Ci sono stati due momenti inaccettabili che sono gli ultimi 20" del primo tempo e l'approccio del secondo". Tuttavia Sarri vede segnali positivi: "Avessimo segnato il pari 5' prima avremmo vinto. Immobile e Milinkovic in gol? Segnali incoraggianti". Sulla corsa Champions: "La positività deve rimanere intatta"
Un Maurizio Sarri lucido parla al termine della gara pareggiata dalla Lazio con il Lecce che rallenta la corsa a un posto Champions: "Io sono anche soddisfatto di larghi tratti della partita ma ci sono due tratti inspiegabili che sono gli ultimi 20" del primo tempo e l'approccio della ripresa - dice - Sono contento della reazione, peccato aver trovato il pari alla fine, bastava trovarlo 5' prima e potevamo ottenere il risultato pieno". Sono tornati al gol Immobile e Milinkovic Savic: "Stasera ci sono anche segnali di risveglio. Per noi Ciro e Sergej sono fondamentali e i segnali visti sono incoraggianti per queste tre partite. Fiducioso o preoccupato? In questo momento ce la giochiamo punto a punto e dobbiamo andare oltre questo periodo se vogliamo avere delle possibilità".
"La positività deve rimanere intatta"
Due gol subiti che non sono andati giù a Sarri: "Il primo gol? Noi a livello di scaltrezza nella gestione di qualche momento siamo sempre stati questi, speravamo di andare oltre questo difetto, è anche inspiegabile l'approccio del secondo tempo, è uno degli aspetti che ci fa lasciare punti per strada - spiega ancora - Il secondo gol? In quel momento ero arrabbiato in senso generale, un minuto prima avevo detto a Martusciello che stavamo aspettando di prendere gol". Una Lazio che nelle ultime tre gare dovrà ritrovare energie: "Stasera ai ragazzi ho fatto passare il messaggio che ci sono stati momenti inaccetabili ma anche che abbiamo fatto un punto che alla fine può contare, la positività deve rimanere intatta".
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"Centrocampo? Sappiamo che si può soffrire in interdizione"
Talvolta la Lazio soffre a centrocampo e in tal senso le assenze di Cataldi e Vecino hanno pesato: "Il nostro centrocampo sta bene, per le caratteristiche che hanno i singoli mi riesce farli giocare tutti insieme - conclude - Non è che tra tre anni Marcos Antonio diventa un metro e ottantotto. La fase di interdizione la possiamo soffrire, vediamo se è recuperabile qualcuno nei prossimi giorni".