Napoli, De Laurentiis parla di ritiro ma non di futuro e di Spalletti

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Nella conferenza stampa di presentazione del prossimo ritiro estivo a Dimaro, il presidente del Napoli ha preferito non approfondire l'argomento Spalletti: "Di calcio parleremo più in là. Oggi si parla del Trentino e null’altro. La cena con lui? Un incontro di amicizia e ringraziamento. Ci sarà tempo per pensare al futuro. Ci vediamo una settimana prima del ritiro"

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"E' stata una cena dovuta e di buonumore, di amicizia e ringraziamento". Così il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, nel corso della conferenza stampa di presentazione del prossimo ritiro estivo di Dimaro a chi gli chiedeva conto dell'incontro avuto nei giorni scorsi con Luciano Spalletti. Poche parole sull'allenatore, ancora meno sul futuro del Napoli: "E' chiaro che il primo giorno che saremo già in viaggio verso un nuovo futuro radioso cominceremo a pensare al mercato - ha aggiunto De Laurentiis -. Finora i nostri scout hanno guardato e annusato il mercato. Ogni anno qualcuno è sempre andato e qualcuno è sempre entrato, io credo che ci dobbiamo vedere per parlare di queste cose una settimana prima di Dimaro". Il patron azzurro ha poi utilizzato un noto proverbio: "La gatta frettolosa fece figli ciechi. Noi vogliamo che i nostri calciatori siano i nostri collaboratori più importanti. Negli ultimi dieci anni abbiamo fatto cambi e aggiustamenti nella squadra. So che è doveroso fare sempre di più, io mi diverto nella competitività".

"Ho invitato Fiorello alla festa scudetto post Napoli-Sampdoria"

De Laurentiis ha parlato anche della festa scudetto del prossimo 4 giugno, al termine dell'ultima partita di campionato contro la Sampdoria: "Finita la partita, i ragazzi si cambieranno, verrà montato il palco e metterò una decina di schermi. Poi, dopo la consegna della coppa, partirà una celebrazione canora, coinvolgendo anche Spalletti e i calciatori. E andremo avanti fino a mezzanotte. Ho chiesto a Fiorello di montare tutta la sua banda al Maradona. Vediamo se accetterà...". 

 

"Napoli a Dimaro per altri 4 anni"

Poche parole su Spalletti e il futuro, ma molte su Dimaro-Folgarida, località in Trentino che ormai da oltre 10 anni ospita il ritiro estivo degli azzurri. "Il legame con Dimaro Folgarida sarà prolungato per questa stagione più altri 3 anni", ha annunciato De Laurentiis. "L'anno scorso abbiamo ricevuto tanti inviti, con offerte molto alte per fare tournée in giro per il mondo. Ma abbiamo rifiutato, perchè non sarebbe stato produttivo per una preparazione corretta della squadra. Avremmo avuto un mese di ritiro molto dispendioso e poco allenante. Così io ho detto stop alle trasferte e ho preferito che le avversarie delle amichevoli potessero venire prima in Val di Sole e successivamente in casa nostra".

I siparietti con il figlio Edoardo e Tony Renis 

Da segnalare nella conferenza stampa di De Laurentiis anche due siparietti. Il primo con Tony Renis, a cui il presidente risponde al telefono: "Aoh, tu sei milanista. Avete giocato solo contro di noi...", riferendosi allo 0-4 del Maradona nell'ultimo confronto in campionato e alla doppia sfida dei quarti di Champions League, con i rossoneri capaci di eliminare gli azzurri (per poi perdere in semifinale con i cugini dell'Inter). Poi squilla di nuovo il cellulare, è il figlio Edoardo. "Sono in conferenza, mi hai detto che non potevi esserci. Ne parliamo in un altro momento…".

De Laurentiis al telefono durante la conferenza stampa - ©Ansa

Scontri Napoli-Eintracht: il comune di Napoli si costituisce parte civile

Intanto il Comune di Napoli si costituisce parte civile nel procedimento penale a carico dei tifosi dell'Eintracth Francoforte, imputati per i violenti atti vandalici compiuti in città nelle ore precedenti alla sfida di Champions League con il Napoli del 15 marzo scorso. La delibera è stata approvata dalla Giunta comunale allo scopo di ottenere la condanna e il risarcimento dei danni da parte di coloro che hanno agito con condotta violenta nei disordini di Piazza del Gesù. Nell'occasione erano stati lanciati oggetti contundenti contro i dehor dei locali di Calata Trinità Maggiore e le vetture delle forze dell'ordine. Analoghi disordini e atti vandalici si erano registrati anche nell'area del Maradona e nei luoghi destinati alla sosta e al transito dei tifosi nelle ore precedenti l'inizio del match.