Juve, da Siviglia a Empoli: tra campo e sentenze, le 100 ore più difficili della stagione

JUVENTUS

di Paolo Aghemo

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Dopo la sconfitta di Empoli e la nuova penalizzazione, alla squadra di Allegri serve un’impresa per centrare la qualificazione in Champions. Dalla eliminazione dall’Europa al ko in Toscana passando per le sentenze: sono state cento ore complicate per la Juve

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Una giornata libera per recuperare le energie mentali, prima ancora che fisiche. Le 100 ore che hanno affossato la Juventus sono iniziate nella notte di Siviglia e sono terminate con la batosta di Empoli. Quattro gol presi poco dopo la notizia della penalizzazione di 10 punti. Dalla possibile finale di Europa League al settimo posto in classifica: un terremoto tecnico ed emotivo.

Juve, per la Champions ora serve un’impresa

Stillicidio, quindi il ripetersi di eventi spesso motivo di fastidio o contrarietà. E dalle dimissioni del Cda del 28 novembre a causa dell’inchiesta Prisma, sulla Juve si è scatenata una bufera. Non a caso è stato più intenso l’apporto dello psicologo della società Vercelli vicino a staff e giocatori. Allegri è riuscito a tenere la squadra concentrata sul campo, ma nel momento decisivo il gruppo ha ceduto non solo sotto la pressione, ma anche per dei limiti strutturali che erano emersi ad inizio stagione, tra mancanza di leadership, nervosismo, infortuni ed equivoci di mercato, fino a un’identità di gioco poco chiara. Guardando la classifica la Juve potrebbe con due vittorie arrivare in Champions ma è impresa ai limiti dell’impossibile, dovendo sperare nei passi falsi di Milan, Roma e Atalanta. Il 15 giugno inizierà il secondo processo sportivo su manovra stipendi, partnership sospette e rapporti con gli agenti. Mentre il procedimento disciplinare aperto dalla Uefa potrebbe portare ad ulteriori sanzioni. La stagione dei tormenti bianconeri non è ancora finita.