Milan-Verona, Pioli: "Nostro campionato sufficiente. Leao? Rinnovo importante. E Ibra…"

MILAN

Qualificati alla prossima Champions dopo la vittoria contro la Juve, i rossoneri chiudono a San Siro contro il Verona a caccia della salvezza. Pioli in conferenza: "Daremo il massimo davanti a 70mila tifosi". Sul rinnovo di Leao: "Sono sempre stato fiducioso, complimenti alla dirigenza". Il futuro di Ibra? "Abbiamo parlato, deciderà lui insieme al club". E sulla stagione del Milan: "Una grande Champions e un campionato sufficiente"

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Raggiunta aritmeticamente la prossima Champions League, il Milan si prepara a chiudere la stagione a San Siro. Dopo la fondamentale vittoria sul campo della Juventus, seguita dall'altrettanto importante rinnovo contrattuale di Leao, i rossoneri ospitano il pericolante Verona che si gioca la salvezza a distanza con lo Spezia (impegnato in contemporanea all'Olimpico contro la Roma). Della partita e del momento della squadra ne ha parlato Stefano Pioli nella conferenza della vigilia.

Il rinnovo di Leao è dettato anche dal percorso fatto insieme a lei?
"Bisogna fare i complimenti ai dirigenti del club, il suo rinnovo era molto sentito dal nostro ambiente. Onestamente sono sempre stato fiducioso. Oggi scherzando con lui gli ho detto che è stato 178 volte nel mio ufficio in questi anni. Abbiamo un bel rapporto. Solo una squadra forte come noi poteva risollevare la stagione dopo gennaio e febbraio".


Perché battere il Verona? E sei soddisfatto della stagione?
"Vincere perché siamo il Milan e giochiamo davanti a 70mila tifosi, anche per fare più punti di tutti in casa dopo il Napoli. Daremo il massimo. Riguardo alla stagione, eravamo partiti per rivincere qualcosa ma non ci siamo riusciti. Grande Champions, campionato sufficiente: difficile vincerlo ancora, ma saremmo potuti arrivare secondi. È più facile imparare da questa stagione piuttosto che dalla scorsa, ci aiuterà a crescere".


Vorresti Ibra anche la prossima stagione?
"Mi dispiace non sia a disposizione per domani, ci ha provato ma non è in condizione. Abbiamo parlato in questi giorni, ma sono cose che restano tra noi. Sul suo futuro deciderà lui insieme al club".


Quale è stato il momento in cui hai capito che Leao stava diventando un big?
"La risposta dovrebbe darla lui. Ha sempre dimostrato disposizione e ha un potenziale incredibile, ma è giovane e ha avuto bisogno di tempo. Il suo percorso non è ancora completato, anzi".


Quale sarà il futuro di Ibra?
"Zlatan deciderà con grande responsabilità e motivazione quello che sarà il suo futuro".


Cambierà molto questa rosa attraverso il mercato? E Diaz?
"A breve incontrerò la dirigenza. Ci siamo già confrontati, saranno importanti i prossimi giorni con le valutazioni giuste da fare. Diaz è un giocatore cresciuto tantissimo, però non conosco la sua situazione personale".


Quale voto merita il Milan? E cosa non vorresti rivedere?
"Maldini è stato generoso nel darci '8' con la Champions raggiunta. Per me è un '7'. Se vuoi essere competitivo devi essere più continuo e vincere sul campo le partite che avresti dovuto vincere".


Cosa intende per giocatori da Milan?
"Giocatori forti e intelligenti. Per un certo tipo di calcio sono caratteristiche fondamentali, devono essere in grado di giocare a certi livelli in Italia e in Europa".


Dest si rivedrà domani? E cosa pensa della stagione del Milan?
"Dest ha caratteristiche importanti ma non si è inserito nel nostro sistema di gioco ed è scivolato nelle gerarchie. Domani non ci sarà. Abbiamo fatto un’ottima Champions e un campionato dove potevamo fare di più".


Cosa vuoi dire ai tifosi presenti domani per l'anno prossimo?
"Voglio ringraziarli, sono stati eccezionali anche nei momenti difficili. Domani li saluteremo con la miglior prestazione possibile e con grande affetto. Stagione complicata ma positiva".


C'è una campagna acquisti anche nel tuo staff?
"Siamo così numerosi, è difficile. Sicuramente valuteremo bene le situazioni che abbiamo proposto e quanto fatto quest’anno per apportare migliorie in ciò che ci ha visto in difficoltà".


Stasera seguirà Kamada?
"Stasera guarderò Parma-Cagliari, perché sono tifoso del Parma. Ma conosco bene le squadre tedesche… Kamada non è un giocatore del Milan, ma è intelligente e lo conosco bene".


Ha bisogno di due centrocampisti aspettando Bennacer?
"L’infortunio di Ismael è lungo e complica la situazione. Valuteremo come e dove intervenire".


Cosa consiglia a De Ketelaere?
"È venuto nel mio ufficio per dirmi che andrà a fare l’Europeo U21 col Belgio. Penso sia una scelta giusta per lui. E la sua situazione la valuteremo insieme a tutte le altre".


Soddisfatto di quanto fatto sulle palle inattive? Serve uno specialista?
"Non sono soddisfatto, siamo stati molto pericolosi ma abbiamo fatto pochi gol. E dobbiamo trovare qualcosa di più efficace".


C'è orgoglio nell'aver creduto fino in fondo alla Champions?
"Sono sempre stato certo della convinzione dei miei giocatori in ciascuna partita, anche in quelle andate male. Solo i gruppi forti e uniti potevano superare un momento critico come il nostro grazie anche al club e ai tifosi".


Milan sesta difesa del campionato: hanno reso meno?
"Togliendo il mese, mese e mezzo di difficoltà, i numeri sono positivi. È sempre questione di aspettative: noi lottiamo per vincere su entrambi i fronti e dobbiamo essere una squadra forte. Ad esempio Liverpool, Psg, Bayern hanno investito molto più di noi: poche squadre riescono a raggiungere certi livelli".


Milan protagonista nello spareggio salvezza domani?
"Non saremo noi a decidere se il Verona retrocederà o meno. Noi giocheremo per vincere, è giusto così. Verona e Spezia hanno avuto 37 partite per decidere il loro destino…".


Quale è stato il suo errore di quest'anno? E cosa l'ha gratificata?
"Ne ho commessi più di uno, ma sono fin troppo autocritico. Andremo a vedere ciò che ci ha penalizzato. Il mio punto di forza in realtà è il nostro: continuare a credere nei propri giocatori. Facile a dirsi quando vinci, meno quando le cose non vanno bene".


Milan più prevedibile quest'anno?
"Non credo, i principi sono più importanti delle posizioni. Alcune cose ci sono uscite bene, altre meno".


Il Milan ha fatto un pressing meno feroce?
"A volte siamo stati alti senza essere feroci, ma per vincere le partite non devi essere sempre aggressivo forte. Si possono interpretare le partite in modo diverso".