Napoli, Garcia si presenta: "Qui per vincere ancora, non ho paura di nulla"

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A Napoli è il Garcia-day. Il nuovo allenatore del Napoli si presenta alla stampa in una location d'eccezione come il salone delle feste della reggia di Capodimonte. Presente anche il presidente Aurelio De Laurentiis che in queste ore sta mettendo a punto gli ultimi dettagli per la nuova stagione con il successore di Luciano Spalletti. Questa mattina colazione di lavoro per i due con vista sul golfo di Napoli

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- di ninocr
In conferenza ha detto che darà 'una sveglia' ai calciatori qualora li vedesse appagati: sarà questo l'aspetto più difficile sul quale lavorare?
"Sì, sul piano psicologico ho vissuto a Lille questa situazione, la squadra non vinceva da più di 50 anni e io sono rimasto. Ho vissuto il fatto che dopo aver vinto non è facile essere coscienti di dover continuare a fare di più rispetto all’anno in cui si è vinto, quindi vedremo"
- di ninocr
Spalletti in passato disse che si sarebbe incatenato a Castel Volturno pur di mantenere Koulibaly: lei per chi si incatenerebbe?
"Io per ora aspetto di scoprire i miei giocatori anche umanamente. Li conosco sul piano tecnico e tattico, ma non li conosco sul piano umano e questo per me è molto importante. Quando avrò la possibilità di conoscere ognuno di loro, farò in modo che siano una bella squadra in campo"
- di ninocr
Sarà più difficile ripetersi in campionato o fare meglio in Europa?

"Il quarto di finale di Champions era già il primo nella storia del Napoli, ma ripetersi è sempre più difficile. Nella vita però non si accettano solo sfide facili e nel calcio non c’è nulla di semplice. I giocatori devono continuare ad essere una squadra e non devono pensare di essere già arrivati dopo aver vinto lo scudetto. Se manteniamo la rosa dell’anno scorso è una cosa molto importante"

- di ninocr
Al termine della conferenza stampa, Rudi Garcia è intervenuto in una One to One a Sky Sport. Ecco le sue parole.

Come ha convinto De Laurentiis a sceglierla?
"Non sono io, penso che sono stati i miei risultati e la mia motivazione perché io sono ambizioso e ho trovato subito un’intesa con il presidente in questo senso. Lui non vuole fermarsi dopo aver vinto lo scudetto ed è una bella cosa. Sto scoprendo questa bella città e vedo l’orgoglio dei tifosi, il mio compito è che loro continuino a divertirsi e ad essere fieri della loro squadra"
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Aurelio De Laurentiis, Rudi Garcia e il presidente della reggia di Capodimonte, Sylvain Bellenger, posano con la sciarpa del Napoli al termine della presentazione dell'allenatore
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TERMINA LA CONFERENZA DI PRESENTAZIONE DI RUDI GARCIA
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A Garcia: "Porterà nuove persone nel suo staff?"
"Già nello staff del club ci sono persone di qualità, ne conosco alcuni come l'analyst video con il quale ho lavorato a Roma. Faremo in modo di lavorare con le competenze del club e con quelle che porterò io, che sono tre assistenti. Io penso che siamo più forti se pensiamo al collettivo, anche se la guida della squadra è mia lo staff è molto importante. Si lavora molto in video e sono sicuro che faremo un bel lavoro, che deve sempre essere finalizzato ad ottenere dei bei risultati. Punteremo a questo"
- di ninocr
A Garcia: "Le attese danno più carica o più timore?"
"Ovviamente più carica e spero che per i giocatori sia lo stesso. Sarà bello portare in giro per l'Italia la maglia con lo scudetto. Il mio compito è essere all'altezza di questo con i miei giocatori e con il mio staff"
- di ninocr
A Garcia: "Le bandiere in città le teniamo ancora?"
"Non lo so, l'importante non sono solo le bandiere ma che il cuore del tifoso napoletano sia sempre orgoglioso. Il senso di appartenenza comunque si fa sentire, lo scudetto è del presidente, che quando ha preso la squadra era in Serie C, poi è dei giocatori, dello staff e soprattutto dei tifosi. Giocare a Napoli è tosta, i tifosi spingono tanto e faremo di tutto per farli divertire"
- di ninocr
A Garcia: "Spalletti è stato un campione di comunicazione, mettendo delle frasi iconiche sulle pettorine. Lei ha già in mente qualcosa?"
"No, io rispondo solo dicendo che ho dei valori che questa squadra deve mettere in campo. Sono l'umiltà, l'ambizione e il lavoro. Poi c'è il talento che può fare la differenza, ma si gioca in undici e la rosa è di venticinque. Ogni giocatore è importante. Ci sono i big, ma anche i giovani che devono crescere sono molto importanti. Devono tutti avere voglia di far parte del Napoli, serve questo senso di appartenenza, è molto importante. Nel calcio attuale non ci sono molti giocatori che rimangono nello stesso club per tutta la carriera. Per me è molto importante lo stemma che si porta sul cuore. Forse perché sono vicino ai 60 anni, ma la maglia per me va rispettata e bisogna dare il meglio per questa"
- di ninocr
A De Laurentiis: "Quanto è cambiato il senso della conquista sportiva dopo lo scudetto?
"Intanto per Lobotka dico che lo abbiamo fino al 2028, quindi per noi è importantissimo. Per quanto riguarda la competitività, per me non è cambiato nulla. La competitività è sempre stato un nostro elemento distintivo, ci eccita. Ora abbiamo vinto lo scudetto, ma non basta. C'è l'Europa, ma non basta. C'è da cambiare una serie di strutture. In tanti mi chiedono di fare politica, ma io rispondo di no perché la politica è il gioco del compromesso e io non sono l'uomo del compromesso"
- di ninocr
A Garcia: "In questo Napoli Lobotka sembrerebbe insostituibile, che ne pensa?"
"Ogni singolo è importante, ma per me il cuore del mio gioco è sempre stato il centrocampo. Anche la forza della squadra che ha vinto lo scudetto secondo me era questa. Non voglio parlare dei singoli, ma penso che questa rosa ha dei giocatori che ti danno tante soluzioni anche dalla panchina. Vero è che Lobotka è un giocatore fantastico, mi auguro di trovare ancora in questo reparto giocatori che facciano possesso palla ma anche che difendano subito quando l'avversario recupera. Ho sempre visto 11 giocatori che correvano nel Napoli, questo è il bello di questa squadra"
- di ninocr
A De Laurentiis: "Quali sono ora le priorità sul mercato?"
"Con Osimhen abbiamo già parlato prima che organizzassi la festa del Napoli, mi sembrava una giusta priorità. Con lui siamo in linea di massima d'acccordo per un prolungamento di ulteriori due anni. Per quanto riguarda gli altri giocatori, dovremo vedere e studiare tutto con Rudi. Voi sapete come la penso, sono convinto che la preparazione sia fondamentale. Quindi abbiamo rifiutato di andare a fare il Gamper con il Barcellona o di giocare contro lo United, per rimanere nella seconda parte, ovvero dal 28 luglio al 12 agosto, che è la fase principale della preparazione, stiamo contattando squadre internazionali per venire a Castel di Sangro ed evitare di perdere tre giorni per un'amichevole. Visto che in quel periodo si deve mettere molta benzina nei meccanismi per durare il più a lungo possibile, per noi è importantissimo allenarci come si deve in questi due ritiri. Ovviamente in quel periodo inizieremo a tessere le maglie di chi potrebbe partire e di come eventualmente sostituirli. Le persone bisogna guardarle negli occhi, i contratti servono poco, semmai servono per le penali. Io chiedo: 'Tu vuoi far parte della gloria del Napoli o pensi di andare in altre situazioni?. Sapete perché devo ringraziare Spalletti per aver chiesto un anno sabbatico? Perché dopo aver vinto un campionato dopo 33 anni, la sazietà può giocare brutti scherzi. Un allenatore nuovo sa come toccare le corde di quel violino e sa gestire ogni personaggio. Ai giocatori dico che da un lato sono dipendenti, ma dall'altro sono anche aziende. Come possono pensare di fare bene per approdare nelle quattro squadre più forti del mondo senza impegno? Un nuovo allenatore non può che cercare di riportarli alla dura realtà del lavoro quotidiano, dell'impegno, del rispetto di una bandiera e nel rapporto con i tifosi. Noi lavoriamo per i tifosi, per la nostra città"
- di ninocr
A Garcia: "Nella sua prima Roma, colpì molto la scelta di Gervinho: c'è uno come lui? Si è sentito con Spalletti?"
"Questo è il segno del destino, a Roma sono stato sostituito da Spalletti e ora arrivo dopo di lui. I giocatori come Gervinho ci sono già in rosa, prendiamoci il tempo di scoprirli questi giocatori perché quando li alleni capisci di più su ciascuno di loro. Non vedo l'ora di conoscerli per questo. Il talento c'è, stiamo già lavorando sulla squadra e vediamo chi rimane al 100% e chi potrebbe andarsene. Poi vediamo come poter migliorare la squadra. Il passato è passato, ora conta stare qua e iniziare a lavorare perché non vedo l'ora"
- di ninocr
A De Laurentiis: "Che approccio ha avuto con Garcia?"
"Non ho trovato delle diffidenze, né ho visto dei dubbi, il che mi ha reso felice della scelta in questa immediatezza. Sembrava quasi che ci fossimo incontrati in maniera naturale"
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A Garcia: "Parlando con Balzaretti, sembrerebbe che questo Napoli sia perfetto per lei"
"Lo spero. La cosa migliore per parlare di un allenatore per me sono i giocatori che ho avuto. Balzaretti aveva un'anima in campo e ce l'ha adesso fuori dal campo. Non conta solo il gioco, ma anche lo spirito di squadra. Spero di trovare un gruppo unito, ma sono sicuro che sia così perché altrimenti non si vince lo scudetto. Io non sono un cuoco, ma devo tenere sul fuoco questo spirito di gruppo e questa voglia di vincere, che non fanno scalare vulcani ma montagne sì"
- di ninocr
A Garcia: "Come ritrova il calcio italiano e quali richieste ha fatto al presidente?"
"Tre italiane in finale nelle tre coppe europee, vuol dire che il calcio italiano è tornato in alto e questa è una bellissima cosa. Speriamo di portare in alto in Europa anche il Napoli. Io non h avuto alcuna richiesta particolare, ho solo sposato il progetto sportivo. Volevo solo essere sicuro che il presidente volesse ancora vincere trofei, il resto non è stato importante e per questo non ho avuto bisogno di fare domande al presidente. Sono nel calcio da tempo, so che ci potrebbero essere offerte irrinunciabili, ma nessun giocatore è insostituibile. Io ho fiducia non solo nel presidente ma anche nel settore tecnico del Napoli, che sul mercato lavora molto bene" 
- di ninocr
A De Laurentiis: "Cosa l'ha colpita di Garcia?"
"La sua spontaneità e la sua immediatezza. Sembrava che ci conoscessimo da tempo o che, idealmente parlando, ci fossimo già conosciuti in passato. Mi sono trovato in una situazione in cui non c'è stata alcuna difficoltà. Ho mostrato solo ai suoi avvocati quello che ci chiedevano. Con lui c'è stata una immediata e cordialissima intesa. Io sono nato il 24 maggio, lui era ancora sotto l'influenza del segno dei gemelli: come avrei potuto sbagliarmi? Sentivo che era una scelta giusta"
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A Garcia: "È contento di ritrovare Anguissa?"
"Lui l'ho fatto esordire a Marsiglia, lo conosco bene e, anche se fisicamente è una montagna, è sempre il mio piccolo. Sono contento di ritrovarlo, ha fatto un salto di qualità da quando è andato via molto giovane dal Marsiglia. Ora ha dimostrato di essere molto importante non solo sul campo, ma anche nello spogliatoio. Ritrovo un altro Franck, sono contento di rivederlo e lui sa che sono molto esigente con lui perché può ancora migliorare"
- di ninocr