Mourinho e le frasi su Chiffi: allenatore della Roma squalificato 10 giorni
la decisioneDieci giorni di squalifica a decorrere dalla 1^ giornata del prossimo campionato e multa di 50 mila euro: questa la decisione del Tribunale Federale per le frasi rivolte dall'allenatore della Roma all'arbitro Chiffi al termine della gara dello scorso 3 maggio contro il Monza. Anche il club giallorosso, che valuterà il ricorso dopo aver letto le motivazioni della sentenza, è stato sanzionato con un'analoga ammenda di 50mila euro
José Mourinho è stato squalificato 10 giorni a decorrere dalla 1^ giornata del prossimo campionato di Serie A (in programma domenica 20 agosto) ed è stato anche sanzionato con un'ammenda di 50 mila euro per le frasi rivolte all'arbitro Chiffi al termine di Monza-Roma dello scorso 3 maggio. Analoga multa di 50 mila euro anche al club giallorosso, che era stato deferito per responsabilità oggettiva. La società capitolina deciderà se fare ricorso solo dopo aver letto le motivazioni della sentenza. Niente patteggiamento, dunque, ipotesi che era stata paventata nelle scorse settimane e che avrebbe evitato a Mourinho la squalifica. Si era parlato anche di eventuali scuse, discorso che però non è mai stato preso in considerazione né dall'allenatore né dalla società.
Cosa aveva detto Mourinho
Queste le parole dette da Mourinho al termine di quella conferenza stampa: "Questo risultato si adatta al peggior arbitro che ho avuto in carriera e ne ho avuto tanti di scarsi. Io penso che l'arbitro non ha avuto grandi influenze sul risultato, ma è dura giocare con lui: tecnicamente orribile, dal punto di vista umano non è empatico, non crea rapporto con nessuno, dà un rosso a un giocatore che scivola perché è stanco all'ultimo minuto. Doveva dare un rosso, va a casa frustrato perché non dà il rosso a me perché non gli ho dato l'opportunità. È un po' il limite di questa squadra: non abbiamo la forza che hanno altre società di dire 'questo arbitro non lo vogliamo', io ho finito di allenare a venti-trenta minuti dalla fine perché sapevo che altrimenti mi avrebbe espulso".