Lazio, ko col Genoa e allarme per la falsa partenza: non iniziava così male da 5 anni

l'analisi

Matteo Petrucci

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Dopo il ko in casa con il Genoa, venuto dopo la rimonta subita a Lecce alla prima giornata, allenatore e società si interrogano: la partenza di Milinkovic-Savic ha creato indubbiamente difficoltà alla squadra, non ancora in condizione e a corto di idee. E gli inserimenti dei nuovi come Kamada per ora non hanno portato frutti

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Lo zero in classifica è la cosa che preoccupa meno. Lo zero o quasi, sotto la voce condizione fisica, inserimento dei nuovi e idee, fa scattare l'allarme. Agosto non è certo il mese delle sentenze ma la falsa partenza della Lazio -come nella stagione 2018/2019 ma allora le avversarie erano Napoli e Juve- merita delle riflessioni. Quelle che Sarri ha fatto direttamente con società e squadra nelle ore successive al ko col Genoa. Che l'ambientamento dei nuovi avrebbe richiesto tempo e pazienza si sapeva, a maggior ragione nel calcio di Sarri, ma l'allenatore si aspettava che soprattutto qualcuno fosse un po’ più avanti. Kamada non può e non è di sicuro quello visto nelle prime due uscite ma è l'unico nuovo schierato titolare. 

La falsa partenza della Lazio

Lazio, quanto manca Milinkovic-Savic

Per 10/11esimi l'allenatore ha puntato sulla vecchia Lazio. La differenza è Milinkovic-Savic che la differenza, in campo, l'ha sempre fatta. Non è insomma uno qualunque ma per quanto pesante il suo addio non basta per giustificare le evidenti difficoltà dei primi 180 minuti stagionali. Ecco perché più che pensare ai nuovi la necessità è di ritrovare il prima possibile i vecchi. Molti sono ancora lontani parenti rispetto a quelli che hanno trascinato la Lazio in Champions League. Non lo dice apertamente ma è soprattutto da loro che Sarri si aspetta molto di più in una fase delicata di trasformazione della squadra. Perché più che la nuova Lazio è quella vecchia che deve allontanare i fantasmi, o forse solamente quello di Milinkovic.