Juventus-Lecce, Allegri: "Szczesny gioca, Gatti stia sereno"
JUVENTUSMartedì la sfida al Lecce per i bianconeri, reduci dalla prima sconfitta contro il Sassuolo. Un match introdotto da Allegri: "Loro solidi, D'Aversa molto bravo". Sulla squadra: "Gatti stia sereno, Szczesny è il nostro portiere titolare. Kean da valutare per il problema alla tibia". E sulla leadership in rosa: "Abbiamo perso in esperienza rispetto all'anno scorso, ora c'è più spensieratezza. Per giocare nella Juve servono responsabilità e gestione della pressione"
A tre giorni dallo stop al Mapei Stadium, la Juventus può rialzarsi davanti ai propri tifosi. Obbligatorio ripartire per i bianconeri, reduci dalla prima sconfitta stagionale sul campo del Sassuolo tra errori individuali e un atteggiamento che non è piaciuto ad Allegri. Martedì all'Allianz Stadium arriva la rivelazione Lecce, imbattuta e terza in classifica a +1 proprio sulla Juve. L'anticipo della 6^ giornata diventa l'occasione per svoltare, impegno introdotto in conferenza stampa da Massimiliano Allegri.
Come stanno Gatti e Szczesny? Martedì ci saranno altre rotazioni?
"A livello psicologico vediamo oggi dopo gli allenamenti. Gatti deve restare sereno, capiteranno altri errori. Deve pensare a lavorare. Szczesny è il portiere titolare e domani giocherà. Per gli altri ruoli vediamo oggi: abbiamo un problema per Kean che si è fermato per il riacutizzarsi del fastidio alla tibia avuto in passato. Lo valutiamo oggi. Gli altri stanno tutti bene. A distanza di tre giorni valutiamo tutte le condizioni fisiche".
Ci sono problemi di leadership nella rosa?
"Abbiamo Danilo, Szczesny, Alex Sandro e lo stesso Rugani. Lo abbiamo già detto: abbiamo perso in esperienza rispetto all’anno scorso, ma abbiamo guadagnato in velocità e spensieratezza. Dobbiamo continuare a lavorare, serve equilibrio. Possono capitare situazioni come l’altra sera: conoscendo i nostri limiti, devono diventare punti di forza. La squadra può crescere, serve un equilibrio all’interno altrimenti finiamo sulle montagne russe. Dobbiamo avere il desiderio e la voglia di ottenere il massimo dei risultati. Alla Juve c’è l’obbligo di ottenere il massimo dei risultati, ci sono grandi pressioni. Per giocare qui servono caratteristiche tecniche, ma occorrono soprattutto responsabilità e convivere con la pressione. È molto stimolante. La squadra farà il suo percorso, sono state fatte scelte importanti per il futuro della società. I ragazzi devono rimanere sereni".
C’è il rischio che l'Inter possa scappare? E che Lecce si aspetta?
"Il Lecce è una squadra solida e D’Aversa un ottimo allenatore. Giocano molto bene, hanno tecnica e solidità. E poi c’è Corvino che è molto bravo, costruisce buone squadre. Dopo la salvezza dell'anno scorso, ora stanno facendo bene. Il campionato? Inter, Napoli e Milan sono sopra le altre, noi dovremo essere bravi a lottare per i primi quattro posti. Non dobbiamo metterci limiti come squadra e società: quando finiscono i cicli e si riaprono, giocare la Champions sarebbe importante. Entrare nei primi quattro posti è determinante".
Cosa pensa di Yildiz? E le condizioni di Rugani e Milik?
"Yildiz torna da un bellissimo gol con la Next Gen. Sono molto contento della loro vittoria, venivano da tre sconfitte e non era semplice. Yildiz è molto bravo a giocare, mi piace molto. Rugani sta bene, Milik lo stesso. Con Kean da valutare se è dentro o fuori devo vedere le condizioni di Chiesa e Vlahovic. Magari uno dei due può rimanere fuori".
La Juve può permettersi di lasciare fuori Chiesa?
"Sta facendo molto bene, si è calato nel ruolo ed è molto più presente nella partita. Può solamente che migliorare. È consapevole del ruolo che ha, dovrò valutare perché ha speso molto sabato come Vlahovic".
Potete lottare per lo scudetto?
"Non è che se dico alziamo l’asticella noi miglioriamo. Noi dobbiamo conoscere i nostri limiti che vanno trasformati nei nostri punti di forza. Ci sono tre squadre che sulla carta sono le favorite per lo scudetto. Non dobbiamo fermarci al quarto posto, l’obiettivo è quello ma poi vediamo se sarà terzo, secondo… C’è anche la Roma, l’Atalanta, la Lazio, più la Fiorentina. Non è semplice. Quando cambi e apri un ciclo nuovo, i pericoli per stare fuori dalla Champions sono tanti. Poi strada facendo vedremo. A Sassuolo avevamo la possibilità di andare in testa per una notte e non ci siamo riusciti. Sognare è bello, ma poi stringi stringi… Desiderare sì, perché poi ti aiuta a raggiungere agli obiettivi".
Vlahovic a che punto è nella sua carriera?
"Deve fare un percorso di crescita. Nel calcio non tutto può andare bene o male, in una partita ci sono tanti palloni da giocare. L’importante è rimanere focalizzati nella partita, senza innervosirsi e giocare con equilibrio. Dusan è importante e straordinario, deve crescere, tra qualche anno sarà un giocatore completamente diverso. Non c’è una scienza, c’è chi cresce prima e dopo".
Teme altri errori come contro il Sassuolo?
"Non dobbiamo pensare in negativo ma credere in quello che facciamo. L’altra sera è stata una serata in cui abbiamo pagato in errori singoli. Szczesny è un portiere di livello europeo e ha avuto una serata storta".
Come ha trovato la squadra?
"L'ho trovata motivata, dispiaciuta e arrabbiata per quello che è successo a Sassuolo. Domani saremo pronti a fare una partita di attenzione".
I big faticano a giocare una volta alla settimana?
"Bisogna abituarci, adattarci e sapere che abbiamo una possibilità a settimana per trasformare il lavoro in una vittoria o in una prestazione all’altezza. Le attenzioni da avere devono essere massimali".
Il suo gruppo ha mostrato fragilità?
"Abbiamo affrontato ieri in riunione le tematiche della partita col Sassuolo, soprattutto sotto l’aspetto della testa. Col Sassuolo non è stata una brutta prestazione, ma abbiamo difeso male e ci sono stati errori singoli inspiegabili. Alla Juve dobbiamo convivere con la pressione e il senso di responsabilità".
Ora è importante infilare altre vittorie consecutive?
"Speriamo di farlo il prima possibile, lavoriamo per questo. Domani è una partita tosta, sono bravi a giocare. Dobbiamo avere la rabbia e la determinazione di ribaltare l’episodio negativo di Sassuolo".