Osimhen, gol e rigore non tirato contro l'Udinese: la sua partita

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63 minuti in campo per l'attaccante nigeriano accolto dal Maradona con uno striscione da parte dei tifosi della Curva A. Poi il tiro dagli 11 metri lasciato a Zielinski, il gol del 2-0 e la sostituzione tra gli applausi e la stretta di mano a Rudi Garcia

NAPOLI-UDINESE 4-1: GOL E HIGLIGHTS

Dura 63 minuti la partita di Victor Osimhen il giorno dopo il caso social che lo ha visto coinvolto. Protagonista nel successo casalingo contro l'Udinese, il nigeriano ha anche trovato la via del gol in occasione del 2-0 degli azzurri battendo Silvestri con un preciso diagonale.

Rigore lasciato a Zielinski e gol del 2-0 per Osimhen

Al momento della lettura delle formazioni da parte dello speaker di casa, il Maradona non si è schierato in modo netto, tra qualche tiepido applauso e alcuni fischi decisamente timidi. Sugli spalti della Curva A, invece, uno striscione eloquente, indirizzato indirettamente al nigeriano: "Oltre ogni singolo comportamento il rispetto per la maglia resta il primo comandamento". Il riferimento, molto probabilmente, alla decisione da parte del nigeriano di rimuovere quasi tutte le foto con la maglia del Napoli dal suo profilo Instagram dopo il caos generato dai video apparsi sui profili social della società azzurra. Osimhen comunque parte molto carico, si muove, chiede palla come sempre, si vede che ha voglia di segnare. Ma quando sembrerebbe arrivato il suo momento, dopo il rigore assegnato con l'ausilio del Var per un fallo su Kvara, Vicotr decide di farsi da parte e lasciare la realizzazione a Zielinski, probabilmente ancora scottato da quanto successo a Bologna.

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Gol, esultanza e... sostituzione: la partita di Osimhen

Ma che il gol di Osimhen fosse nell'aria lo si percepiva chiaramente e i tifosi devono aspettare solo altri 20 minuti per poter esultare insieme al suo centravanti. Dopo il tocco a ingannare Silvestri, però, Victor inizialmente non sembra voler festeggiare troppo ma accoglie l'entusiasmo di Mario Rui che gli si getta tra le braccia e poi si dirige verso la panchina per abbracciare Lindstrom, che al Dall'Ara lo aveva consolato dopo il rigore sbagliato e la sostituzione. Con Garcia, in piedi lì a pochi passi, solo un fugace sguardo e un lieve cenno con la mano. Già qualcosa, ripensando a Bologna. La partita di Osimhen, un po' a sopresa, finisce poi dopo 63' minuti, quando Garcia lo richiama per fare spazio a Simeone, ben prima rispetto all'85' del Dall'Ara ma in una situazione di punteggio decisamente diversa. Al momento del cambio i tifosi del Maradona applaudono il centravanti che, una volta in panchina, stringe la mano a Garcia, chiudendo in un certo senso il lungo cerchio che dal dischetto di Bologna è passato per la sfuriata dopo la sostituzione ed è deflagrato con il caso dei video di TikTok. Non una pace ufficiale - Osimhen si aspetta le scuse della società - ma di certo un triplice (come i punti) passo in avanti verso una storia che certamente nessuno a Napoli vuole finisca male. Con tanto di tweet presidenziale di complimenti da parte di Aurelio De Laurentiis: "Da Bologna siamo veramente ripartiti. Bravi tutti".

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