Milan, Cardinale: "Vogliamo applicare al calcio l'analisi dei dati come nel baseball"

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Nel corso di una lunga intervista al New York Post il proprietario del Milan ha parlato delle strategie di RedBird e degli obiettivi da raggiungere: "Abbiamo un'attività di analisi dei dati nello sport che affonda le sue radici nel baseball, adesso stiamo applicando ciò al calcio europeo. Vogliamo investire di più nell'informazione: i media digitali devono essere consolidati, gli altri innovare"

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Dalla visione imprenditoriale agli obiettivi da raggiungere in ambito aziendale, sono tanti gli argomenti affrontati da Gerry Cardinale, proprietario del Milan e fondatore di RedBird, il fondo che gestisce il club e molto altro. Nel corso di una lunga intervista al New York Post, il numero uno rossonero si è soffermato anche sul percorso intrapreso di analisi dei dati, il noto sistema "moneyball", applicato sul calciomercato sulla scia di quanto avviene già nel baseball. "In tanti parlano di sinergie di portafoglio - ha spiegato Cardinale -, ma in RedBird stiamo davvero vedendo questo aspetto prendere forma. Abbiamo un'attività di analisi dei dati nello sport che affonda le sue radici nel baseball e che ora stiamo applicando al calcio europeo. Questa connessione quindi è profonda e sta decisamente accelerando".

"Vogliamo investire di più sull'informazione"

Approfondendo poi alcuni tecnicismi, Cardinale ha parlato dei costi aziendali e ha anche precisato che c'è un settore sul quale le sue aziende vogliono investire ulteriormente: "C'è sempre chi è disposto a pagare il prezzo di vendita, ma questo può essere un gioco pericoloso in quanto le persone si buttano, confidando nel fatto che le cose continuino a salire. Ma qualunque studente di storia economica sa che tutto ciò non è sostenibile, o almeno non con il ritmo e la traiettoria attuali. Non credo che a lungo termine lo sport sia sopravvalutato, ma penso lo sia rispetto al momento attuale. Uno dei nostri obiettivi è fare di più nel settore dell'informazione. Quando si guarda alle notizie, ci sono due estremi: le notizie digitali e i grandi operatori. Entrambi sono in difficoltà in termini di traiettoria di accelerazione dei profitti e del flusso di cassa. I media digitali devono essere consolidati e i grandi devono innovare. Quindi stiamo valutando, cercando di capire questo panorama, e al mondo ci sono poche persone che possono orientarsi meglio su questa cosa rispetto al nostro partner Jeff Zucker".