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Giraudo al Tar a marzo del 2024: l'ex ad della Juventus può smontare Giustizia Sportiva

il caso

Paolo Aghemo

Un potenziale terremoto potrebbe scuotere la Giustizia sportiva. Il 12 marzo 2024 il Tar tratterà davanti a una sezione specializzata in diritto comunitario la questione sollevata dall'ex ad della Juventus Antonio Giraudo che, attraverso gli avvocati Jean-Louis Dupont e Amedeo Rosboch, aveva chiesto in via pregiudiziale che il tribunale amministrativo  di Roma rimettesse alla Corte di Giustizia UE la questione di incompatibilità della legge 280/2003 rispetto ai principi del diritto comunitario

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La causa intentata da Giraudo ha come obiettivo quello di vedere riconosciuti “i gravissimi danni e pregiudizi subiti dal dottor Antonio Giraudo – come si leggeva nel comunicato diffuso dai legali - a causa delle disposizioni della legge 280/2003 (“Legge che disciplina la giustizia sportiva") la quale, nonostante il palese contrasto con i principi del diritto europeo, rimane tuttora vigente nel nostro ordinamento. Una legge che conferisce un monopolio disciplinare alle federazioni sportive – continuava il comunicato - e impedisce al TAR o altro Giudice di annullare o riformare le decisioni delle federazioni, violando così il principio generale di diritto UE della "tutela giurisdizionale effettiva". Poco meno di due anni fa la Corte europea dei diritti dell’uomo aveva considerato ammissibile il ricorso che l’ex dirigente della Juventus aveva presentato nel marzo del 2020, dato da non sottovalutare perché circa il 90 per cento delle richieste vengono respinte dalla CEDU. Ora c'è una data quella del 12 marzo 2024 appunto  nella quale il Tar discuterà la questione. Un fatto che apparentemente va dalla parte di Giraudo, il quale va ricordato è stato radiato (dunque fine pena mai, sportivamente parlando) dalla Figc dal giugno del 2011. Il punto di grande interesse non riguarda solo la vicenda Giraudo e la vicenda Calciopoli, ma tutta la questione del “giusto processo”, potremmo definirlo così, relativa alla Giustizia sportiva, che ovviamente riguarda anche altri fatti più recenti e che verranno trattati dalla stessa sezione del TAR.