Napoli, vertice con Garcia: Conte e Tudor i possibili sostituti per la panchina

napoli
Massimo Ugolini

Massimo Ugolini

©Ansa

Dopo la scofitta contro la Fiorentina al Maradona, il Napoli sta valutando la posizione di Rudi Garcia: è quanto emerge dal vertice svolto lunedì 9 ottobre tra Aurelio De Laurentiis, i dirigenti del club e l'allenatore. La proprietà non ha manifestato apertamente la volontà di interrompere il rapporto di lavoro, ma la riflessione è aperta e condizionata anche dai possibili sostituti: Antonio Conte è un vecchio pallino del presidente, in secondo piano c'è Igor Tudor

NAPOLI-FIORENTINA 1-3: GLI HIGHLIGHTS

Non c’è pace per Rudi Garcia, di nuovo finito in discussione dopo la sconfitta con la Fiorentina. La posizione dell'allenatore è al vaglio del presidente De Laurentiis, preoccupato dall'andamento della squadra in campionato e al momento fuori dalle prime posizioni che garantirebbero la conferma in Champions, traguardo imprescindibile per il club. Una riflessione che il presidente ha esternato all'allenatore durante il vertice che si è tenuto in un albergo di Napoli, il giorno dopo il ko con la squadra di Italiano.

I temi affrontati durante l'incontro

La prestazione deludente, la perdita di certezze, la gestione dei cambi, la mancanza evidente di empatia tra il gruppo e l’allenatore, sfociata nelle reazioni scomposte di alcuni giocatori, gli aspetti che sono stati approfonditi durante la riunione alla presenza anche del direttore sportivo Meluso e del responsabile dell'area scouting Michel. Mai come in questo momento la posizione di Garcia è in forte dubbio.

I possibili sostituti di Garcia

La proprietà non ha manifestato apertamente la volontà di interrompere il rapporto di lavoro, ma la riflessione è aperta e condizionata anche dai possibili sostituti. Al momento l'unico profilo spendibile è quello di Antonio Conte, vecchio pallino del presidente. L'unico per il quale De Laurentiis  sarebbe disposto ad un grande sacrificio economico. In secondo piano Igor Tudor, ma l'impressione è che solo il via libera da parte di Conte farebbe uscire il club dall'empasse. Cioè dalla necessità di dare una svolta ma allo stesso tempo di imprimerla con la persona giusta.