Napoli, Osimhen: "Con il calcio ho aiutato la mia famiglia. Su Skriniar..."
l'intervistaL'attaccante del Napoli si racconta in un'intervista rilasciata al format nigeriano "Flow with Korty": "Ero molto spaventato dopo lo scontro con Skriniar. Mi considero una leggenda, ma non per i gol o per i trofei vinti..."
A tutto Victor Osimhen. L'attaccante del Napoli si racconta in una lunga intervista al format nigeriano "Flow with Korty" parlando della sua storia, della sua esperienza in Italia e di alcuni episodi che lo hanno visto protagonista in Serie A. Uno tra tutti, il brutto infortunio rimediato nello scontro aereo con Skriniar, a novembre 2021. "La palla stava arrivando e volevo prenderla di testa. Il difensore mi ha colpito sullo zigomo e mi hanno operato. Ero molto spaventato, pensavo mi avessero sfregiato. È stato un infortunio quasi fatale, ma ringrazio Dio per essere ancora vivo".
"Dicevano che non avrei segnato neanche 4 gol"
Osimhen è arrivato a Napoli nel 2020 e finora ha collezionato 65 reti in 111 presenze con la maglia azzurra. "Quando sono arrivato a Napoli mi dicevano che non avrei segnato nemmeno quattro gol in Serie A, perché era un campionato troppo fisico per me. Ma io ho sempre risposto: 'conosci le mie abilità?'. Quando mi dicono una cosa del genere, anche se non so bene come fare, voglio essere sicuro di imparare a farla ed accolgo la sfida per dimostrare che sono in grado".
"Con i primi soldi ho regalato una casa a papà"
Osimhen con il calcio ha aiutato la sua famiglia. "Con i primi guadagni ho regalato una casa a mio padre. Portare il nome della mia famiglia sulle spalle ogni volta in campo mi inorgoglisce. Mi considero una leggenda, ma non per i gol o per i trofei vinti, solo perché con il calcio ho potuto aiutare la mia famiglia, è la più grande vittoria per me".